Olav Kooij ha trovato il modo per liberarsi durante la dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025, coronandosi vincitore in una prova di 172 chilometri che ha collegato Modena a Viadana. L’attaccante olandese del Team Visma-Lease a Bike ha raggiunto il traguardo prima degli altri concorrenti, superando il belga Casper van Uden del Team Picnic PostNl e il britannico Ben Turner della squadra Ineos Grenadiers.
Una volata intensa per i velocisti
Durante la fase conclusiva della gara, la velocità si è rivelata l’elemento decisivo. La prova, con il suo tratto finale in un rettilineo lungo e impegnativo, ha favorito chi poteva contare su un solo alleato per inseguire la volata. I protagonisti hanno mostrato una notevole determinazione, e l’azione si è svolta con una precisione tattica che ha tenuto incollati gli spettatori al loro schermo. I momenti finali sono stati caratterizzati da una serie di azioni coordinate: a 3000 metri dal traguardo, i corridori si sono spostati in zona di sicurezza, con Wout Van Aert impegnato nel recuperare il compagno inizialmente in difficoltà, Kooij.
Successivamente, quando mancavano 2000 metri, il Team Visma ha preso il controllo della corsa grazie a un gruppo guidato da Edoardo Affini, affiancando un Van Aert particolarmente attento al posizionamento del velocista della squadra. La strategia si è completata con una caduta, fortunatamente priva di conseguenze serie, che ha portato il gruppo a marcare ulteriormente il ritmo verso il traguardo.
Tattica e collaborazione in pista
La partecipazione di Isaac Del Toro, leader della classifica generale, ha introdotto una nota di grande importanza all’evento. Pur facendo parte della squadra che ostenta la maglia rosa, il corridore messicano ha ottenuto un vantaggio cruciale su compagni e avversari. Durante la tappa, Del Toro ha beneficiato di un abbuono di tempo significativo, strappato in uno sprint a Km Red Bull nel cuore della prova, precisamente nel paese di Don Camillo.
Il leader ha lasciato il segno orchestrando una volata tattica durante il tratto di Brescello, quando si trovavano a 32 chilometri dal traguardo. In tale fase, il tactico manovrare della corsa ha visto la partecipazione di Pierobon in fuga e del tedesco Heiduk, il quale aveva smesso di seguire la corsa per ordine del capitano Egan Bernal della squadra Ineos Grenadiers. Grazie a queste mosse, Del Toro ha accreditato un vantaggio di 33 secondi sul concorrente spagnolo, mentre si segnala una distanza di 1 minuto e 9 secondi su Tiberi, 1 minuto e 11 secondi su Simon Yates e 1 minuto e 26 secondi su Primuz Roglic.
Un finale ad alta tensione
Nell’ultima fase della gara, la squadra della maglia rosa ha affidato la guida al giovane Filippo Baroncini, che ha saputo mantenere la rotta per l’UAE fino all’arrivo. La prestazione di Del Toro, che inizialmente appariva in retrovie, ha rapidamente preso forma grazie al lavoro coordinato dei compagni, con una svolta decisiva che ha visto i corridori entrare nelle posizioni di sicurezza.
Il treno della Visma, con Van Aert al timone, è poi intervenuto nei momenti finali, gestendo il ritmo della corsa nel tratto ultimo. Dopo aver lasciato momentaneamente Van Aert per seguire il compagno durante lo sprint a favore del Team Picnic, Kooij ha dimostrato una notevole tenacia. Dopo aver resistito a ripetute sfide, in particolare contro Kaden Groves dell’Alpecin-Deceuninck, ha infine conquistato la vittoria in solitaria.
L’abilità tattica, la collaborazione in pista e la tenacia dei corridori hanno reso questa tappa un esempio perfetto di determinazione e strategia, confermandosi come una prova emozionante e ricca di colpi di scena nel panorama del Giro d’Italia 2025.