La barca a vela Ad Astra della Lega Navale di Castellammare del Golfo assume oggi un nuovo significato, poiché porta il nome di Giorgio Boris Giuliano, capo della squadra mobile, vittima della mafia a Palermo il 21 luglio 1979. Questa iscrizione omaggia la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla giustizia e alla legalità, diventando simbolo di coraggio e impegno. La cerimonia di presentazione ha visto la partecipazione della famiglia, rappresentata da Ines Maria Leotta, moglie, e dalle figli, Emanuela e Selima.
Una storia di redenzione e legalità
L’evento, ricco di significato simbolico, è stato accompagnato dalla presenza di circa 200 studenti degli istituti comprensivi Pascoli-Pirandello e Giuseppe Pitrè di Castellammare del Golfo e di Bagolino ad Alcamo. Questi giovani hanno accolto con entusiasmo l’atto commemorativo, osservando con ammirazione l’evoluzione della barca da un passato tormentato a un presente di speranza e legalità. Il cambiamento repentino di un’imbarcazione un tempo sottratta alla legalità, ora simbolo di resistenza contro il crimine, è un messaggio forte rivolto alle nuove generazioni.
La barca, che fu confiscata nel 2019 alla criminalità organizzata a seguito del traffico di migranti, è ora parte integrante della flotta della legalità, composta da 25 imbarcazioni intitolate a vittime delle attività criminali. Questo passaggio rappresenta un’azione concreta contro la violenza e l’illegalità, trasformando un mezzo utilizzato per scopi negativi in uno strumento di educazione e memoria storica. L’iniziativa dimostra come il mare possa diventare un campo di battaglia per valori autentici e duraturi.
Un percorso che unisce passato e futuro
L’evento, organizzato dalla sezione di Castellammare del Golfo della Lega Navale nell’ambito del progetto Mare di legalità, ha visto a bordo degli alunni dell’indirizzo Trasporti e Logistica (ex Nautico) dell’istituto comprensivo Piersanti Mattarella di Castellammare del Golfo. Questi studenti, partendo dal porto locale, si sono diretti a Palermo per partecipare alla regata della legalità, evento celebrativo legato alla strage di Capaci. Il viaggio in mare, intrapreso con spirito di appartenenza e rispetto per le regole, ha unito in maniera tangibile le lezioni del passato alle sfide del presente.
La partecipazione di figure istituzionali ha ulteriormente arricchito la manifestazione. Sono intervenuti la presidente del tribunale di Trapani, Alessandra Camassa, il presidente dell’Anm Trapani, Giancarlo Caruso, il questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore, il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto, e l’ammiraglio Luciano Magnanelli, vice presidente della Lega Navale nazionale. Questi interventi hanno evidenziato l’importanza di mantenere vivi i valori della legalità e della cultura del mare, promuovendo iniziative volte a ispirare i giovani ad abbracciare tali principi.
Durante il corteo commemorativo, Selima Giuliano ha voluto ricordare il proprio genitore esprimendo gratitudine per ciò che egli aveva trasmesso: “Mio padre era un grande sportivo, innamorato del mare e della Sicilia. Sicuramente avrebbe apprezzato questa manifestazione dedicata a noi giovani. Ha lavorato con dedizione per 16 anni a Palermo, portando con sé l’orgoglio di essere siciliani, un sentimento che, nonostante le difficoltà, non dobbiamo mai dimenticare”.
Il messaggio della Lega Navale
L’ammiraglio Luciano Magnanelli ha sottolineato l’impegno costante della Lega Navale nella diffusione della cultura del mare e nell’avvicinamento della gioventù a valori quali solidarietà, accoglienza, inclusione e rispetto delle regole. Ha evidenziato come, attraverso il progetto Mare di legalità, Ad Astra intraprenda ora una nuova navigazione, onorando il coraggioso esempio di Boris Giuliano e trasmettendo il suo messaggio ai più giovani. Questo percorso non solo insegue la memoria storica, ma si propone come faro che guida le future generazioni verso un impegno civile e responsabile.