Negli ultimi anni è esploso un fenomeno sociale e culturale denominato “maranza”, nato soprattutto nelle periferie milanesi e diffusosi rapidamente grazie ai social network. Si tratta di un gruppo di giovani che si riconoscono in uno stile vistoso, caratterizzato da abbigliamento griffato (spesso contraffatto), pose provocatorie e un gergo fatto di slang tipico. Dietro questa superficie, però, si cela molto di più: un’espressione di disagio e una profonda crisi d’identità che coinvolge una fetta significativa della gioventù italiana.
Perché il fenomeno è esploso? Il ruolo dei social e del contesto economico
L’ascesa dei maranza non è casuale, ma si inserisce in un contesto di profondi cambiamenti sociali ed economici. Piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube hanno amplificato modelli di successo basati su lusso, soldi facili, criptovalute e uno stile di vita sfarzoso. Questi contenuti alimentano aspettative spesso irraggiungibili, rafforzando l’idea che il valore personale si misuri attraverso l’ostentazione di ricchezza e potere.
A questo si aggiunge una quotidianità segnata da precarietà lavorativa, difficoltà educative e fragilità famigliari, elementi che complicano la costruzione di un’identità stabile e sicura. In questo scenario, molti giovani si rifanno allo stile maranza — fatto di abiti vistosi, un linguaggio ricco di slang e atteggiamenti sfacciati — come forma di risposta: un modo per affermarsi, attirare attenzione e rivendicare un proprio spazio nel mondo.
Le sfide concrete: dispersione scolastica, conflitti e pregiudizi
Il fenomeno maranza, però, non riguarda solo l’estetica, ma porta con sé alcune problematiche sociali che meritano attenzione:
- Dispersione scolastica e disimpegno: Alcuni educatori rilevano un aumento di comportamenti di sfida e disinteresse scolastico legati all’identificazione con lo stile maranza, che può portare all’abbandono precoce della scuola.
- Marginalità e conflitti: In alcune aree urbane, questo stile è associato a gruppi che si muovono tra identità culturale e microcriminalità, generando tensioni con comunità e istituzioni.
- Pregiudizi e isolamento: Il giudizio frettoloso di molti adulti alimenta uno scontro generazionale, spingendo i giovani a rifugiarsi ancora di più nell’identità maranza come maschera di difesa.
Perché è importante parlarne e cosa rischiamo
Il rischio più grande è quello di sottovalutare o ridurre il tutto ad una semplice moda passeggera o ad un problema di ordine pubblico. Dietro l’identità dei maranza si nasconde un disagio profondo che, se ignorato, può degenerare in forme più gravi di esclusione sociale, aumentare il rischio di violenza e compromettere le opportunità per intere generazioni.
Per affrontare questa situazione serve un approccio diverso dalla repressione, basato su strumenti che favoriscano il dialogo e la crescita personale, come:
- Creare spazi di espressione sicuri dove i giovani possano esplorare e affermare la propria identità senza timore di giudizi o pregiudizi.
- Promuovere una rappresentazione mediatica più autentica e sfumata, che vada oltre gli stereotipi e racconti la complessità del contesto.
- Riformare la scuola rendendola più inclusiva e capace di accogliere la diversità culturale e linguistica dei giovani.
- Favorire un dialogo intergenerazionale aperto e rispettoso, per costruire relazioni basate sulla fiducia e sulla comprensione reciproca.