Marinella Perrini, responsabile media relations dell’Inps, ha illustrato le potenzialità offerte dall’integrazione tra intelligenza artificiale e pensiero umano in un intervento al Net Forum di Capri. In tale occasione, ha evidenziato come la fusione fra queste due dimensioni non solo rivoluzioni la qualità dei servizi pubblici, ma favorisca anche un’innovazione nella formazione dei lavoratori, rendendola più aderente alle dinamiche del mercato attuale.
Una strategia guidata dall’esperienza
Durante la manifestazione, Perrini ha ripercorso il percorso evolutivo dell’Inps nel campo delle tecnologie digitali, in particolare grazie al sostegno economico e strategico derivato dal Pnrr. Nel corso dell’intervento, è emerso come questa esperienza rappresenti un solido punto di partenza per la trasformazione tecnologica all’interno del welfare. L’istituto, infatti, ha saputo trarre vantaggio dai fondi e dalle opportunità offerti, guidando lo sviluppo di numerosi servizi digitali e consolidando un approccio innovativo in ambito pubblico.
Il dialogo tra intelligenza artificiale e capacità cognitive umane, afferma Perrini, non costituisce un semplice strumento per l’ottimizzazione di specifici processi, ma si configura come una leva fondamentale per l’evoluzione dell’intera società. Tale visione si traduce in una rinnovata prospettiva sull’erogazione dei servizi sociali, dove la tecnologia assume il ruolo di catalizzatore per una risposta più efficace e capillare alle esigenze degli utenti.
Innovazione e welfare: un binomio vincente
La relatrice ha illustrato come l’obiettivo dell’Inps vada ben oltre la mera implementazione di soluzioni tecnologiche. Il focus è sullo sviluppo di un modello di welfare orientato al futuro, inteso come sistema dinamico, capace di adattarsi ai cambiamenti e di rispondere in maniera proattiva alle necessità emergenti. L’ausilio dell’intelligenza artificiale permette, infatti, di raccogliere e analizzare dati in tempo reale, consentendo decisioni informate e una gestione più efficace delle risorse.
Questa strategia innovativa, enfatizzata da Perrini, si traduce in una serie di benefici che si riflettono non solo su scala istituzionale ma anche sul territorio. L’adozione di tecnologie avanzate, infatti, è destinata a generare effetti positivi in numerosi settori della vita pubblica, migliorando sia l’efficienza dei servizi che la qualità della vita dei cittadini. La trasformazione digitale, in questo contesto, si configura come un elemento abilitante per un welfare moderno e al passo con i tempi.
Un percorso di sviluppo condiviso
Nel corso del suo intervento, Marinella Perrini ha sottolineato anche l’importanza della collaborazione e della visione condivisa. L’Inps si propone di diventare un modello capace di far convergere le competenze tecnologiche a quelle umane, nel rispetto delle istanze di una società che richiede innovazione e rapidità nelle risposte. Questo approccio, definito generativo, mira a comprendere e interpretare le variabili di un contesto in continuo mutamento, garantendo servizi sempre più performanti e personalizzati ai cittadini.
L’azione dell’istituto, basata su linee guida chiare e una forte propensione al cambiamento, appare come una risposta concreta alle sfide poste dall’evoluzione tecnologica. L’utilizzo mirato dell’intelligenza artificiale rappresenta così un tassello importante nel rinnovamento del sistema di welfare, contribuendo in maniera decisiva a una gestione più inclusiva ed efficiente delle risorse pubbliche. La visione strategica adottata, che coniuga tradizione e innovazione, offre uno sguardo lungimirante su come le dinamiche del servizio pubblico possano evolversi per meglio soddisfare le richieste di una società in trasformazione.
Attraverso questa sinergia tra tecnologie avanzate e competenze umane, l’Inps si pone come protagonista di un cambiamento che interessa ogni aspetto della vita sociale. L’approccio delineato, supportato da solide esperienze e risorse adeguate, incoraggia un modello di welfare capace di anticipare e rispondere alle sfide del presente e del futuro, dimostrando che l’innovazione, se ben indirizzata, può rappresentare un significativo motore di progresso e benessere per l’intera comunità.