La città svizzera di Basilea si è trasformata nella cornice ideale per ospitare il gran finale dell’Eurovision Song Contest 2025, segnando una serata ricca di emozioni e sorprese. In questa serata indimenticabile, l’atmosfera era resa ancor più vibrante dalla partecipazione di un pubblico entusiasta, con l’intera arena St. Jakobshalle gremita fino all’ultimo posto, grazie a una vendita dei biglietti esaurita in meno di due ore.
Una serata spettacolare
Il concerto inaugurale ha visto sul palco il ritorno del trionfatore dell’edizione precedente, Nemo, che ha incantato il pubblico esibendosi con il brano “The code”. Un momento di grande impatto emotivo che ha aperto le danze per la competizione, offrendo uno spaccato delle solide performance che i 26 Paesi in gara erano pronti a mettere in campo per la conquista del rinomato microfono di cristallo.
La manifestazione ha visto la partecipazione di artisti che hanno portato in scena il proprio orgoglio nazionale sfilando con le bandiere dei rispettivi Paesi. Un esempio di particolare interesse è rappresentato dall’esibizione di Gabry Ponte, in rappresentanza di San Marino, che ha scelto di indossare i colori vivaci della bandiera italiana: pantaloni rossi, maglia bianca e giacca verde, un gesto simbolico che ha suscitato grande attenzione tra il pubblico.
Il percorso dei concorrenti
La gara ha visto iniziare la competizione la Norvegia con l’esibizione di Kyle Alessandro che ha presentato il brano “Lighter”. Dopo l’apertura, il palcoscenico ha ospitato una serie di performance caratterizzate da stili musicali e atmosfere variegate. Tra le esibizioni, spiccano quelle della Lussemburgo con Laura Thorn e il tema “La Poupée Monte Le Son”, seguita dall’Estonia che ha proposto il pezzo “Espresso Macchiato” interpretato da Tommy Cash.
Proseguendo lungo il percorso della competizione, Israele ha presentato Yuval Raphael con “New Day Will Rise”, mentre la Lituania ha emozionato il pubblico con Katarsis e il suo pezzo “Tavo Akys”. L’Spagna ha saputo lasciare il segno con Melody e “Esa Diva”, seguita dall’Ucraina con Ziferblat e il brano “Bird of Pray”.
Altri momenti significativi sono stati offerti dalle esibizioni del Regno Unito con Remember Monday e il brano “What The Hell Just Happened?”, dell’Austria con JJ e “Wasted Love”, e dell’Islanda con VÆB e “Róa”. La Lettonia si è distinta con Tautumeitas e “Bur Man Laimi”, mentre i Paesi Bassi hanno regalato al pubblico Claude con il brano “C’est La Vie” e la Finlandia con Erika Vikman e “Ich komme”.
La sfida continua
Nel corso della serata, l’ordine di esibizione ha proseguito con numerosi concorrenti che hanno saputo mettere in luce la loro originalità: dopo la performance della Finlandia, la lista ha annunciato l’esibizione dell’Italia con Lucio Corsi e il brano “Volevo Essere Un Duro”, seguita dalla Polonia e Justyna Steczkowska con “Gaja”. Le performance dell’Germania con Abor & Tynna e il brano “Baller” e della Grecia con Klavdia e “Asteromáta” hanno ulteriormente arricchito la competizione.
La serata ha continuato ad alternare momenti di intensa musicalità, come l’esibizione dell’Armenia con Parg e “Survivor”, del Svizzera con Zoë Më e il brano “Voyage”, e di Malta con Miriana Conte e “Serving”. Inoltre, il palcoscenico ha accolto il rappresentante del Portogallo, Napa, con “Deslocado”, e il concorrente della Danimarca Sissal e il suo pezzo “Hallucination”. La partecipazione di Svezia, con Kaj e il brano “Bara Bada Bastu”, ha offerto un ulteriore spaccato di innovazione artistica.
Le esibizioni sono proseguite con quelle della Francia e Louane che hanno interpretato “maman”, seguite dal contributo di San Marino con Gabry Ponte e il brano “Tutta L’Italia”. A chiudere la competizione è stata l’esibizione dell’Albania con Shkodra Elektronike e il pezzo “Zjerm”, un climax in grado di lasciare il pubblico con la voglia di ascoltare ancora.
Contesto di tensione
Nonostante l’eleganza e la spettacolarità delle performance, la serata non è stata esente da episodi di tensione. Nei pressi del centro di Basilea si sono verificati brevi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Questi scontri sono avvenuti poco prima dell’esibizione di Yuval Raphael, artista in rappresentanza di Israele, che ha portato sul palco il brano “New Day Will Rise”. Le proteste, che hanno visto la partecipazione di diverse centinaia di persone, sono state incentivate dalla contestazione della presenza di Israele all’evento musicale.
La manifestazione, pur rimanendo un palcoscenico di espressione artistica internazionale, ha messo in luce anche alcune tensioni legate a questioni politiche. Questi episodi hanno aggiunto un ulteriore strato di complessità a una serata già ricca di contenuti e spettacolo.
L’Eurovision Song Contest 2025 si è presentato come un mosaico di culture e stili musicali, unendo il meglio del panorama artistico dei Paesi partecipanti in una serata dove la passione per la musica si è sposata con la spettacolarità degli eventi dal vivo, lasciando il pubblico deliziato e col fiato sospeso, fino all’ultimo istante.