La presenza dei canali digitali sta rivoluzionando il modo in cui italiani e lettori di tutto il mondo scoprono nuovi titoli e autori, integrando in maniera complementare il tradizionale canale fisico. L’eCommerce assume infatti un ruolo fondamentale nell’avvicinare la cultura e facilitare l’accesso al mondo dei libri, soprattutto per chi vive in aree dove le librerie sono poche o difficilmente raggiungibili.
Una trasformazione delle abitudini di lettura
I dati raccolti evidenziano che la maggioranza degli utenti italiani, sia nel territorio nazionale che all’estero, riconosce come i negozi online abbiano contribuito a rendere la lettura più accessibile. Otto lettori su dieci sostengono che il web favorisca il contatto con il libro, in particolare nelle zone dove le librerie fisiche sono scarse. Nei mercati esteri il 71,8% del campione ha comprato almeno un titolo in italiano online, mentre in Italia gli acquisti tradizionali e digitali coesistono armoniosamente, con il 65% degli acquirenti offline che consulta risorse online prima dell’acquisto.
Strumenti digitali e scoperta dei nuovi titoli
Per la parte della popolazione che riscontra problematiche nell’accesso ai punti vendita, i motori di ricerca si confermano il principale strumento per individuare nuove proposte letterarie, evidenziandosi in ben il 37,2% dei casi. Segue l’influenza propagata dai consigli di amici e conoscenti, supportata anche dalle vetrine dei punti vendita e dai contenuti pubblicati sui social network e sui portali di eCommerce. Questi risultati emergono da uno studio approfondito, realizzato dal Consorzio per il Commercio Digitale Italiano, che ha registrato cambiamenti rispetto alle precedenti indagini effettuate in Italia e ora include un campione di 1.000 italiani residenti all’estero.
L’analisi, presentata alla Sala Lisbona del Centro Congressi durante il Salone Internazionale del Libro di Torino, mette in luce l’importanza strategica del digitale nel diffondere la cultura. Secondo Roberto Liscia, Presidente del Consorzio, l’eCommerce non intende sostituire le librerie fisiche, ma affiancarle nel creare un ecosistema in cui la conoscenza e la cultura possano fluire liberamente, soprattutto in aree rurali o in Paesi esteri in cui l’accesso ai titoli in lingua italiana è limitato.
Sinergie tra fisico e digitale
Il passaggio tra canali digitali e fisici si rivela essere cruciale per rispondere alle esigenze mutevoli dei lettori. L’uso della multicanalità consente non solo di scegliere il formato preferito, che si tratti di libri a stampa, di versioni digitali o di audiolibri, ma anche di orientare meglio le strategie di comunicazione e di logistica all’interno della filiera editoriale. In questo contesto, la presenza crescente dei social network, con particolare riferimento a piattaforme come Tik Tok e Instagram, gioca un ruolo rilevante nel favorire il riconoscimento di emergenti tendenze narrative e di nuovi generi letterari, rafforzando in parallelo lo sviluppo del commercio digitale.
Giovanni Peresson, direttore del Centro Studi AIE, ha sottolineato come il crescente impiego dei canali digitali modifichi le modalità di informazione e acquisto dei lettori, portando a una ridefinizione delle categorie socio-demografiche tradizionali. Tale trasformazione spinge la filiera editoriale a riconsiderare i profili professionali richiesti, investendo sia nelle tecniche di comunicazione digitale sia nelle competenze logistiche necessarie per un’evoluzione rapida del mercato.
La cultura Made in Italy all’estero
L’indagine include anche una dettagliata analisi delle abitudini dei italiani all’estero. I dati mostrano che quasi il 72% degli italiani residenti al di fuori del paese ha acquistato un libro in italiano negli ultimi dodici mesi, privilegiando in gran parte il canale online. Questo accorgimento digitale permette di mantenere vivi i legami con la cultura nazionale, nonostante le difficoltà di accesso ai titoli nella lingua madre in determinati Paesi. L’ascesa dell’eCommerce si conferma dunque cruciale per consentire a un pubblico vasto di rimanere aggiornato e vicino alle proprie radici culturali.
In particolare, il 70,7% degli intervistati ritiene che il digitale influenzi significativamente le proprie scelte di lettura, con quasi l’80% degli italiani all’estero che attribuisce un ruolo imprescindibile alle librerie online nel garantire l’accessibilità della letteratura italiana. Al contempo, l’integrazione tra i vari canali di vendita si rivela strategica nel colmare le lacune di accesso alle librerie fisiche, soprattutto nelle isole e nei centri minori, dove la difficoltà di raggiungere un negozio specializzato si fa sentire in maniera accentuata.
Il panorama editoriale attuale evidenzia come questo sistema ibrido crei nuove possibilità di incontro e scambio per i lettori, dando vita a community che, grazie al digitale, si ritrovano nella realtà durante eventi, festival e attività letterarie. La complementarietà tra fisico e digitale favorisce la crescita di opportunità professionali nel settore, offrendo nuove sfide e spunti per chi è in grado di adattarsi ai cambiamenti.
Il recente studio evidenzia come il digitale stia cambiando le modalità di accesso ai libri, specialmente per chi incontra ostacoli dovuti a difficoltà visive, motorie o di apprendimento. Le app di eCommerce, insieme ad altri strumenti tecnologici, risultano fondamentali per ampliare l’accesso alla lettura, rendendola più inclusiva. In circa il 74% degli italiani viene riconosciuto il valore delle soluzioni digitali per favorire l’inclusione.
Accessibilità e vicinanza alla lettura
I dati mostrano che l’utilizzo degli shop online contribuisce ad avvicinare la lettura a coloro che vivono in zone con scarso accesso alle librerie. Quasi 8 lettori su 10 ritengono che il digitale possa superare le barriere geografiche. Tale opinione si rafforza con l’aumentare dell’età, raggiungendo percentuali oltre l’85% tra chi ha più di 55 anni e l’87,5% per chi supera i 64 anni.
Un ulteriore aspetto riguarda il ruolo integrativo dei negozi online, considerati da 2 lettori su 3 come un complemento essenziale alle librerie tradizionali. Anche in questo caso, la percezione di sinergia tra i due canali si accentua con l’età, raggiungendo il 72,7% tra gli over 64.
Il comportamento d’acquisto tra i giovani
La fascia d’età under 25 emerge come la più dinamica nell’acquisto di libri, sia offline che online. Il 65,9% dei giovani ha effettuato almeno un acquisto nell’ultimo anno, superando leggermente le percentuali registrate nelle fasce 35-44 e 25-34, rispettivamente con il 64,1% e il 62,8%. Inoltre, i lettori più giovani percepiscono il digitale come un alleato nel rendere la lettura più accessibile, evidenziando un incremento della propria attività, sia nella lettura sia nella scrittura, rispetto alla media generale del campione.
Una percentuale significativa di utenti della fascia 25-34 ritiene che gli shop online non solo facilitino l’accesso ai libri, ma incentivino anche una maggiore produzione di contenuti scritti, supportando l’emergere di nuove voci letterarie.
Scoperta e diversificazione dei generi
L’indagine rivela che, mentre generi come gialli, narrativa italiana e fumetti rappresentano le preferenze più comuni tra i lettori, coloro che acquistano online spesso si interessano a titoli di nicchia. Il segmento indicato come “Altro” comprende saggi, libri di natura religiosa, filosofica, di crescita personale, formazione e viaggi, che insieme raggiungono il 17,2%. Successivamente, i generi di gialli e thriller si confermano tra i più apprezzati, mentre la letteratura italiana e quella straniera occupano posizioni di rilievo.
Per gli italiani residenti all’estero, i negozi online giocano un ruolo essenziale nel promuovere il made in Italy: la narrativa italiana registra un incremento di interesse ben oltre quello osservato in patria.
Il digitale come stimolo per scrittura ed emergenti
Un ulteriore aspetto messo in luce dall’analisi riguarda il ruolo del digitale nella crescita delle produzioni letterarie. Il 63,2% dei lettori sostiene che le piattaforme online siano una vetrina fondamentale per gli autori emergenti, mentre il 42,4% degli intervistati ritiene che l’ecosistema digitale favorisca avvicinamenti al mondo editoriale e stimoli la scrittura. Questo indica chiaramente come l’evoluzione del mercato, sempre più orientato verso una fruizione multicanale, promuova la nascita di nuove proposte letterarie.
Tre profili distinti di lettori
L’approfondita segmentazione dei partecipanti ha permesso di individuare tre profili di lettori. Il primo gruppo, denominato “lettore spontaneo”, rappresenta il 57,9% del campione ed è costituito da utenti che acquistano meno di quattro libri all’anno. Questi lettori, prevalentemente situati in aree con scarso accesso alle librerie, si affidano principalmente al passaparola di amici e parenti e all’uso di motori di ricerca. Di conseguenza, gli acquisti avvengono soprattutto offline.
Il secondo gruppo, definito “lettore funzionale” e comprendente il 25,2% del campione, si caratterizza per un approccio pragmatico e digitalizzato. Questi lettori utilizzano le piattaforme di eCommerce e i motori di ricerca come strumenti principali per la scelta e l’acquisto dei libri, con una netta preferenza per il canale online.
Il terzo segmento, costituito dal 16,8% dei lettori e noto come “lettore esperienziale”, si distingue per un consumo superiore a undici libri all’anno e per la sua propensione ad un approccio multicanale. Prediligono gli incontri diretti con gli autori e si avvalgono di strumenti digitali avanzati, come chatbot e suggerimenti provenienti dai social, rendendo l’esperienza di acquisto fluida su entrambi i canali.