Nel mondo della letteratura, poche figure emergono con la forza e la varietà narrativa di J.R.R. Tolkien. Un programma speciale su Rai 5 intitola “Sciarada, il circolo delle parole” si dedica alla vita e all’opera di questo autore, esplorando le sue esperienze formative e artistiche. In onda sabato 17 maggio alle 17.55, l’appuntamento televisivo propone “J.R.R. Tolkien: il professore, l’anello e il tesoro” firmato da Simon Bakés.
Un viaggio attraverso il tempo
Il percorso proposto da Simon Bakés conduce gli spettatori a scoprire le tappe fondamentali dell’esistenza di Tolkien, autore che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della letteratura. Nato nel 1892 in Sudafrica da genitori inglesi, il futuro scrittore visse un periodo di cambiamenti fin dalla tenera età, trasferendosi a Sarehole nei pressi di Birmingham dopo la prematura scomparsa del padre nel 1896. Questo passaggio segna il primo di una serie di eventi che plasmeranno il carattere e l’immaginazione dell’autore.
Simon Bakés si impegna in una sorta di viaggio intellettuale, ripercorrendo le esperienze che hanno segnato la vita del celebre professore e scrittore. Vengono ricordati i suoi studi, il periodo della partecipazione alla Prima guerra mondiale e il successivo ingresso nell’Università di Oxford, dove insegnerà e si distinguerà per il suo approccio innovativo nel creare mondi fantastici.
Il percorso letterario
Tra le tappe cruciali di questo straordinario percorso vi è la nascita di opere che hanno catturato l’immaginazione di lettori di ogni età. Nel 1937, l’uscita de Lo Hobbit segna un momento decisivo: un racconto concepito inizialmente per un pubblico giovane, che però si trasforma in un successo immediato e duraturo. La capacità di unire leggerezza e profondità narrativa ha reso quest’opera un classico senza tempo.
Con lavori intrapresi e lunghi anni di dedizione, Tolkien compie il salto verso la creazione di un nuovo universo letterario. Il lungo iter produttivo porta alla pubblicazione, tra il 1954 e il 1955, dei tre volumi de Il Signore degli anelli. Quest’epopea, estesa per oltre mille pagine, si distingue per la complessità e la ricchezza di dettagli, incantando lettori in ogni parte del globo.
Ricezione e interpretazioni
Il racconto epico, divenuto simbolo di resistenza e bellezza, permette diverse interpretazioni. Da un lato, alcuni gruppi, come quelli legati alla cultura degli hippies statunitensi, vi leggono un inno alla speranza e a un mondo privo di oscurità. Al contempo, alcune correnti politiche di estrema destra identificano nel testo una celebrazione dell’uomo bianco in contrasto con presunte minacce esterne. Tale duplice lettura è stata evidenziata dallo storico Hans Ulrich Jost, che sottolinea come l’opera di Tolkien si adatti a visioni contrapposte, dando spazio a interpretazioni politiche estremizzate.
L’eco di queste narrazioni viene ulteriormente amplificata nel corso degli anni. Negli anni ‘70, i giochi di ruolo, come Dungeons and Dragons, favorirono la diffusione universale della mitologia tolkieniana, rendendo il suo universo ancora più accessibile a nuove generazioni di appassionati. Successivamente, l’arrivo dei primi anni 2000 vide il grande successo della trasposizione cinematografica, realizzata sotto la regia di Peter Jackson, un evento che ha ulteriormente consolidato la reputazione dell’autore a livello mondiale.
La personalità dietro il mito
Oltre al genio creativo, il ritratto di Tolkien mostra un uomo che incarnava una forte passione per le piccole gioie della vita. Egli, infatti, si definiva come uno spirito affine agli hobbit: amante dei giardini, degli alberi e delle fattorie non domate dall’industrializzazione. La sua predilezione per il buon cibo tradizionale, l’amore per i funghi selvatici e il piacere di una vita ritmata da notti lunghe e mattine tranquille, rivelavano un lato umano che andava ben oltre la figura del rispettabile professore di Oxford.
Questa dimensione intima, espressa con la sua passione per i piaceri semplici e autentici, si contrappone all’immensa portata delle sue opere. Il contrasto tra un’epoca di guerre e trasformazioni e la ricerca di un rifugio nei piccoli dettagli quotidiani conferisce a Tolkien una personalità affascinante e complessa. Le sue parole hanno saputo trasmettere un messaggio di speranza e resilienza, capace di unire diversi punti di vista e di abbracciare una molteplicità di interpretazioni.
Il programma speciale si presenta quindi come un’occasione per riscoprire un autore che ha saputo creare un ponte tra mondi differenti, trascendendo il tempo e le ideologie. Attraverso una narrazione attenta e coinvolgente, Simon Bakés offre una visione che permetterà agli spettatori di apprezzare appieno la profondità e la ricchezza dell’universo letterario di J.R.R. Tolkien.