Durante il recente Eiis Summit 2025 a Roma, il presidente della Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, Vincenzo Tapella, ha illustrato con chiarezza la filiera dell’olio di palma importato in Italia. Secondo le sue affermazioni, ben il 95% dell’olio di palma importato rispetta le stringenti certificazioni RSPO, obiettivo che garantisce il rispetto di criteri ambientali e sociali in ogni fase dalla produzione al consumatore.
Un percorso tracciabile e sostenibile
Tapella ha dettagliato il lungo percorso che l’olio compie prima di raggiungere le tavole italiane. Secondo il presidente, le materie prime provengono da piantagioni controllate, passando per mulini e impianti di raffineria, fino alla fase di trasporto navale e successiva conservazione in Italia. Questa impeccabile tracciabilità assicura che il prodotto finale sia conforme agli standard richiesti e possa essere gustato senza timori per la sostenibilità ambientale.
Il presidente ha inoltre sottolineato come la certificazione RSPO sia sinonimo di qualità e sicurezza, sia dal punto di vista ecologico che di responsabilità sociale. Grazie alla trasparenza del processo produttivo, ogni passaggio viene monitorato e validato, rendendo l’olio di palma un prodotto affidabile per i consumatori e per l’industria.
Applicazioni multiple e versatilità del prodotto
Oltre alle eccellenti qualità nutrizionali e ambientali, l’olio di palma si distingue per la sua ampia gamma di utilizzi. Tapella ha evidenziato la sua versatilità, precisando che il prodotto non si limita ad ambiti alimentari ma trova impiego anche nel settore chimico, del feed e nella cosmesi. Questa molteplicità di applicazioni evidenzia il valore aggiunto dell’olio di palma, messo in risalto durante il congresso come una risorsa strategica e multifunzionale.
L’olio si presta anche ad essere estratto senza l’utilizzo di solventi e può essere frazionato in maniera fisica per ottenere diverse tipologie di prodotto. Tra le applicazioni, si annoverano quelle adatte alla frittura, alla produzione di margarina e all’impiego nella pasticceria, garantendo così varie soluzioni per soddisfare le esigenze di diversi settori industriali.
Una comunicazione mirata alla sostenibilità
Il relatore ha riconosciuto che in passato l’olio di palma è stato spesso esposto a notizie distorte e a informazioni imprecise, dannose per la sua reputazione. È stato evidenziato come le campagne di comunicazione abbiano lavorato intensamente per trasmettere in maniera chiara le qualità del prodotto, focalizzandosi sulla sua sostenibilità ambientale e sociale.
Per rendere il messaggio più efficace, le iniziative informative si sono basate su dati tecnico-scientifici affidabili e sono state realizzate in collaborazione con istituzioni di ricerca e partner di spicco. Tra questi, è stato citato il contributo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, istituzione che svolge ricerche approfondite sul comportamento del consumatore. Questa sinergia con esperti e organizzazioni non governative, insieme alla collaborazione con la grande distribuzione, ha permesso di diffondere il messaggio di un prodotto sicuro e sostenibile.
Il percorso comunicativo ha cercato di raggiungere il consumatore finale in modo chiaro e trasparente, affinché possa apprezzare le qualità di un olio che non solo incontra, ma supera gli standard di qualità richiesti a livello internazionale. La capacità di informare il pubblico in maniera accurata si è dimostrata fondamentale per contrastare le informazioni errate e rafforzare la fiducia nei confronti del prodotto.
Un settore che guarda al futuro
Il discorso di Tapella ha inoltre puntato l’attenzione sul ruolo strategico che l’olio di palma sostenibile assume in un contesto globale sempre più orientato alla responsabilità ambientale. L’importanza del controllo lungo tutta la filiera produttiva evidenzia come il settore stia investendo significative risorse nella trasparenza e nell’innovazione, promuovendo un modello di business orientato alla sostenibilità.
Con una produzione che si caratterizza per un’alta resa e per la possibilità di estrazione senza l’uso di solventi, il mercato dell’olio di palma si conferma un esempio di efficienza produttiva, capace di offrire soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente. Tale impegno non solo favorisce la qualità del prodotto, ma costituisce un elemento imprescindibile per il suo successo a livello globale.
Infine, il dibattito ha sottolineato il valore di una comunicazione accurata e supportata da dati certi, che permette di dissipare i pregiudizi storici e di valorizzare le potenzialità dell’olio di palma. Questa visione integrata tra produzione, tracciabilità e sostenibilità rappresenta un modello esemplare di come il settore possa evolversi in armonia con le esigenze ambientali e sociali del nostro tempo.