“Correre a Imola ha un sapore tutto speciale. Parlare della passione per questo circuito porta a ricordare i volti amici e familiari, il supporto di chi fa parte della propria comunità. Per me è importante mantenere la concentrazione, trattando ogni weekend come una nuova sfida, ha dichiarato il giovane pilota Andrea Kimi Antonelli, rappresentante della scuderia Mercedes in Formula 1.
Esperienze e confronti per migliorarsi
Durante un incontro presso la sede italiana di un noto fornitore di lubrificanti, Petronas Lubricants, Antonelli si è confrontato con i rappresentanti dell’Uiga, l’associazione italiana dei giornalisti automobilistici. Il pilota ha evidenziato il ruolo cruciale di questi fornitori, precisando che nei minuti conclusivi delle qualifiche ogni millesimo conta.
Nel corso della discussione, il giovane ha ammesso che ogni gara rappresenta un’opportunità per apprendere e perfezionare la tecnica. “Devo lavorare sul mantenimento della concentrazione lungo tutto il weekend”, ha confidato, sottolineando come, nonostante le prestazioni in qualifica, a volte i risultati in gara non rispecchino il potenziale mostrato in precedenza.
Il valore dell’esperienza e l’importanza del lavoro di squadra
Antonelli ha illustrato il suo approccio metodico: dopo ogni corsa analizza attentamente ogni dettaglio con il suo team. “Ogni settimana mi metto a esaminare i dati disponibili per comprendere dove poter migliorare”, ha spiegato il pilota, evidenziando così il valore del confronto e della condivisione all’interno del gruppo.
La pratica quotidiana e l’impegno nel lavoro consentono di ottenere un equilibrio perfetto tra sensibilità gestuale e razionalità. Il pilota ha ammesso che, a volte, è sorprendente guidare quasi d’istinto, come se si formasse una sinergia unica fra lui e la vettura. Questi momenti, in cui il pilota e la macchina sembrano fondersi in un’unica entità, sono per lui fonte di grande soddisfazione. Tuttavia, ha ribadito l’importanza di mantenere sempre la lucidità, soprattutto in un contesto complesso come quello della Formula 1 dove ogni comando ha la sua conseguenza.
Consigli per chi inizia e riflessioni personali
In una riflessione rivolta a un ipotetico giovane pilota alle prime armi, Antonelli ha sottolineato l’importanza di non farsi condizionare troppo dai giudizi altrui. “Non bisogna preoccuparsi eccessivamente del pensiero degli altri, specialmente di chi non ha una reale conoscenza del proprio percorso”, ha dichiarato. Ha condiviso come da bambino provasse sempre l’ansia di deludere – una sensazione che lo accompagnava e influenzava il suo approccio alla guida, temendo che un errore potesse compromettere la fiducia degli altri nei suoi confronti.
Con il tempo ha imparato a dare ascolto soltanto a chi veramente gli vuole bene, cresciuto così con la consapevolezza che il vero sostegno risiede nelle persone che condividono un rapporto autentico. Questo percorso di maturazione l’ha portato a comprendere che la fiducia in se stessi è fondamentale per affrontare ogni sfida, alternando momenti di istinto a scelte deliberate. Secondo lui, pilotare senza crederci completamente equivale a competere svantaggiati, come se si dovesse correre con un handicap costante.
L’incontro ha mostrato come il percorso di miglioramento costante non si limiti all’aspetto tecnico della guida, bensì abbracci anche una forte componente psicologica, indispensabile per affrontare la complessità del mondo della Formula 1. Ogni settimana viene vissuta come un laboratorio di esperienze, in cui sia gli aspetti tecnici che quelli emotivi giocano un ruolo fondamentale per affinare una performance sempre più elegante e decisa.