L’idea di riscoprire il concetto autentico di bellezza si sta facendo strada al di là degli stereotipi e delle pressioni imposte da influencer e Vip. Il progetto “Laboratorio di bellezza”, promosso nel 2024 dalla Società italiana di medicina estetica (Sime), ha portato un messaggio nuovo e liberatorio alle giovani generazioni, spingendo a superare i modelli conformisti e a valorizzare un’idea di bellezza che integra aspetti interni ed esterni.
Un approccio educativo innovativo
La Sime ha rivolto il progetto agli studenti di scuole medie e superiori della Calabria, in particolare nelle città di Catanzaro e Reggio Calabria. A seguito di un percorso educativo nei quali sono state coinvolte le classi di seconda media presso l’Istituto comprensivo di Taverna e quelle di terza liceo in un istituto di Cittanova, si è evidenziato come l’iniziativa abbia avuto un profondo impatto sui ragazzi. Il percorso è stato concepito per offrire una visione di bellezza libera dagli standard artificiosi, che spesso impongono modelli irraggiungibili.
Il messaggio centrale ha invitato i giovani ad abbracciare un concetto di bellezza che non si limita all’apparenza fisica, ma che si estende all’aspetto interiore, culturale, emotivo e spirituale. I partecipanti hanno esplorato qualità fondamentali come il garbo, l’eleganza, la grazia, la solidarietà, l’amicizia e la libertà, concetti espressi attraverso semplici ma incisivi messaggi: “La bruttezza non esiste, siete tutti belli così come siete”. Questo invito a valorizzarsi e a rifiutare i modelli imposti ha saputo raggiungere ogni ragazzo con grande sincerità.
Metodi interattivi e riscontri significativi
Il percorso ha adottato tecniche comunicative coinvolgenti come il Metaplan e la Simulata, mettendo i ragazzi al centro dell’esperienza. Durante le sessioni, gli studenti hanno avuto l’opportunità di visionare video, rispondere a quesiti e condividere i propri pensieri, sperimentando un apprendimento attivo e partecipativo. Le insegnanti hanno notato, in particolare tra i più giovani, una partecipazione entusiasta espressa attraverso disegni, testi e feedback personali.
Rosanna Catizzone, segretario generale della Sime, ha sottolineato come la testimonianza raccolta, anche a distanza di un anno, dimostri l’efficacia dell’approccio: i ragazzi ricordavano ancora le parole ricevute e avevano interiorizzato i concetti proposti. Questa continuità nel ricordo e nella crescita personale è la prova di un metodo educativo che promuove il dialogo sincero e privo di giudizi.
Verso nuove proposte per il benessere
In parallelo alle attività già svolte, la Sime si sta preparando a lanciare uno studio pilota per un progetto di prevenzione e benessere rivolto ai giovanissimi. L’iniziativa, promossa anche dalla consigliera Nadia Fraone, mira a collaborare con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per diffondere un concetto di medicina estetica improntato alla salute, alla prevenzione e al benessere psicofisico. L’obiettivo è informare in modo corretto gli studenti, offrendo strumenti scientifici e contrastando i pregiudizi legati ad una concezione distorta dell’immagine corporea.
Emanuele Bartoletti, presidente della società scientifica, ha evidenziato come il progetto serva a ribadire l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni valori quali la cultura, il rispetto e l’empatia. I concetti proposti puntano a far comprendere che la vera bellezza nasce dalla libertà di essere se stessi, un atto che va ben al di là dell’estetica superficiale e del confronto continuo. Il progetto, attraverso il sostegno delle tecniche di comunicazione interattiva e l’impegno di educatori e professionisti, si propone di garantire un messaggio chiaro e costruttivo ai giovani, ormai sempre più esposti a modelli fuorvianti diffusi sui social media.
Gli organizzatori confidano nella riuscita dell’iniziativa, ritenendola un valido strumento per contrastare le trasformazioni estetiche eccessive, spesso encourage da professionisti privi dell’autenticità della vera medicina estetica. Fornendo un approccio equilibrato e informativo, l’intervento si propone di educare e sensibilizzare, affinché ogni studente possa sviluppare una visione sana e consapevole del proprio benessere complessivo.