L’articolo provocatorio, firmato da Fabio Fabbretti, ha acceso il dibattito tra gli addetti ai lavori e il pubblico online. Con una critica tagliente, l’autore mette in luce il percorso controverso della conduttrice Ilary Blasi, focalizzandosi sui programmi considerati “originali”, ovvero quelle produzioni studiati specificamente per lei. L’autore sottolinea come la conduttrice abbia visto il proprio percorso televisivo segnato da una serie di esperimenti che hanno incontrato risultati deludenti.
Un percorso costellato di insuccessi
Fabbretti evidenzia che i format ideati appositamente per Ilary Blasi hanno avuto un destino incerto, culminando nel recente fallimento di The Couple. Il commentatore, con toni ironici, evidenzia come tale programma, che aveva rappresentato una promessa di ritorno per la conduttrice, abbia registrato ascolti tali da forzare una chiusura anticipata. L’analisi prende di mira non solo il singolo show, ma l’intera storia dei format originali, dando rilievo a una lunga lista di esperimenti che hanno finito per essere dimenticati.
Si ricordano, ad esempio, le esperienze dei programmi trasmessi in seguito al passaggio di Ilary Blasi da Italia 1 a Canale 5 nel 2016. La conduzione di eventi come il Grande Fratello Vip e L’Isola dei Famosi ha visto una flessione degli ascolti, nonostante tali format si fossero già consolidati nel palinsesto televisivo grazie ad altri conduttori. L’autore sottolinea come, in queste occasioni, la conduttrice non sia riuscita a mantenere l’appello iniziale, confermando una tendenza di calo costante dal suo ingresso nel nuovo network.
Sperimentazioni senza successo
Un’ulteriore critica è rivolta ai tentativi di rilancio tramite format originali. Nel 2018, lo show Balalaika, pensato per celebrare i Mondiali, veniva definito con l’aggettivo “tremendo”. Questo giudizio severo si accompagna ad una serie di altri insuccessi che hanno segnato il percorso della conduttrice. Proseguendo nel 2019, EuroGames ha offerto inizialmente un promettente 16% di share, solo per crollare alla fine fino a poco più dell’8%. La descrizione dell’evento, paragonato a un “Giochi Senza Frontiere ma anche senza pubblico”, ha ulteriormente rafforzato il sentimento di una sperimentazione mal riuscita.
Nel 2021, l’esperimento Star in the Star rappresentava un tentativo di emulare il noto Tale e Quale Show. Nonostante vengano apportati dei correttivi durante il suo decorso, il format non è riuscito a conquistare il pubblico, chiudendo il proprio ciclo dopo la quinta puntata con una media di un 11,2% di share. L’autore rivolge una critica netta sottolineando come ogni progetto nati per e con Ilary Blasi abbia alla fine finito per scomparire dall’attenzione degli spettatori.
Reazioni e controversie
I riflettori non si limitano solo ai giudizi critici dei media. Anche i social network hanno contribuito a creare una divisione netta tra chi ritiene che la gestione dei format sia stata scorretta e chi invece individua il problema nella conduzione stessa, giudicata fredda e poco coinvolgente. Il dibattito si arricchisce di opinioni contrastanti, mettendo in evidenza il clima di incertezza che circonda la figura della conduttrice.
Mentre il recente insuccesso di The Couple viene al centro dell’attenzione, la conduttrice non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Durante il tormento mediatico, il comportamento di Ilary Blasi – privo di disperazione e di commenti pubblici – ha attirato ulteriori commenti e osservazioni critiche da parte degli utenti del web, seppur in maniera meno stridente. Questo atteggiamento sobrio viene interpretato da alcuni come un segnale di resilienza e da altri come il risultato di un distacco troppo marcato dalla realtà televisiva attuale.
L’analisi di Fabio Fabbretti offre una visione senza filtri del percorso della conduttrice, mettendo in luce una serie di scelte che, a distanza degli anni, hanno alimentato una narrativa critica nei confronti dei suoi programmi originali. Ogni tentativo di innovazione, dalla migrazione tra canali alla sperimentazione di nuovi format, è stato accompagnato da un progressivo indebolimento del legame con il pubblico. Il tono dell’articolo rimane incisivo e diretto, sottolineando come ogni progetto ideato intorno al personaggio di Ilary Blasi abbia finito per rimanere irrimediabilmente segnato dall’insuccesso.