Nel corso della giornata dell’11 maggio 2025, il Papa Leone XIV si è affacciato dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro per offrire il Regina Caeli, una preghiera mariana tipica del periodo pasquale. In questa ricorrenza, che ha radunato una folla di oltre 150mila fedeli in piazza, il Pontefice ha condiviso il suo discorso inaugurale, segnando il primo servizio del suo pontificato quando era già eletto successore di Papa Francesco l’8 maggio dello stesso anno.
Un momento di preghiera e riflessione
Alle ore 12, nel cuore di una giornata ricca di significati simbolici, il Santo Padre ha iniziato con le parole “Cari fratelli e sorelle, buona domenica”, dando vita a un intervento in cui ha sottolineato il dono divino rappresentato dall’inizio del servizio come Vescovo di Roma. In questo momento, la celebrazione della domenica del Buon Pastore e della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebra da oltre sei decenni, ha arricchito ulteriormente la solennità dell’evento. I fedeli hanno assistito ad una lettura del Vangelo di Giovanni, che evoca l’immagine di Gesù come Pastore vero, a capo delle sue pecore, al punto da donare la vita per loro.
Il richiamo alla gioventù
Il discorso del Papa Leone XIV ha posto particolare enfasi sull’importanza dei giovani, un tema caro al suo predecessore. Con voce serena, il Pontefice ha rievocato il messaggio di Papa Francesco, invitando alla solidarietà e all’accompagnamento dei giovani nel cammino della fede. Ha infatti sostenuto che il sostegno reciproco, basato su stati e carismi diversi, costituisce la chiave per camminare uniti nell’amore e nella verità. Il Santo Padre ha altresì ricordato l’esempio di vita della Vergine Maria, simbolo di risposta alla chiamata divina, affinché la sua presenza possa essere fonte di ispirazione per ogni credente.
Un invito alla speranza senza timori
Durante il suo messaggio, il Pontefice ha rivolto un chiaro invito ai giovani, esortandoli a non cedere alla paura, un’incitazione che riecheggia le parole di Papa Giovanni Paolo II. Questo appello, privo di timori, risuona come un richiamo alla fiducia e alla speranza, contenuta in ogni forma di impegno quotidiano per un futuro migliore. In tale contesto, il Santo Padre ha fatto anche un commosso omaggio alle mamme, celebrare il contributo fondamentale che esse rappresentano in ogni famiglia.
Riflessioni sulla pace mondiale
Parte centrale dell’intervento di oggi è stata la condanna delle guerre e l’appello alla pace. Il Pontefice ha affrontato il contesto internazionale, segnato da crisi e tensioni, richiamando l’attenzione sul ricordo della fine della seconda guerra mondiale, celebrata l’8 maggio. Con tono deciso, Papa Leone XIV ha incalzato i leader mondiali con l’invito a porre fine ogni conflitto, ribadendo il suo imperativo: “Non abbiate paura”. In particolare, ha sollecitato avanzate misure di diplomatico impegno per ottenere una pace giusta per l’Ucraina, il cessare delle ostilità nella striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani.
Il Pontefice, citando più volte la necessità di un cessate il fuoco, ha evidenziato come la pace rimanga una priorità assoluta in un periodo in cui emergono quotidianamente notizie di tensioni internazionali. In questo clima di incertezza e instabilità, l’invocazione per una soluzione pacifica e condivisa assume un valore incontenibile e vitale.
Il discorso, arricchito da ricordi storici e da riferimenti alla continuità dei valori tramandati dai predecessori, ha trovato spazio anche nella celebrazione del Giubileo delle bande musicali, evento che ha contribuito a rinvigorire il legame tra fede e tradizione. Attraverso le sue parole, il Santo Padre ha saputo toccare le corde del cuore dei presenti, instaurando un clima di speranza e di rinascita spirituale, esortando ciascuno a contribuire attivamente alla costruzione di un mondo fondato sulla giustizia, sull’amore e sulla pace.