Oggi, a Roma, centinaia di cittadini, famiglie e attivisti da tutta l’Italia si sono riuniti per partecipare alla manifestazione nazionale Scegliamo la Vita. L’evento rappresenta un forte segnale di rifiuto nei confronti dell’aborto, dell’eutanasia, del suicidio assistito e di ogni forma di manipolazione degli embrioni umani.
Un appello per la dignità umana
I portavoce dell’iniziativa, Gandolfini e Ruiu, hanno espresso la loro soddisfazione per il tempismo della manifestazione, che si tiene a pochi giorni dall’elezione di Papa Leone XIV. Essi hanno sottolineato la convinzione che il nuovo Pontefice saprà elevare la voce in difesa della dignità umana in ogni fase dell’esistenza. Un impegno che si è già concretizzato, come dimostrato dalla partecipazione del Vescovo alla Marcia per la Vita in Perù, il quale ha evidenziato l’urgenza di proteggere la vita in ogni suo momento.
Le autorità e gli attivisti hanno voluto ribadire l’importanza di difendere i valori fondamentali della vita e il rispetto del valore intrinseco di ogni essere umano, ponendo l’accento su una continuità di impegno che si estende anche alle politiche socio-sanitarie.
Richieste concrete al Governo
Tra le voci portanti dell’evento vi è quella di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, il quale ha annunciato l’intenzione di rivolgere una richiesta precisa a Governo e Parlamento. Durante il raduno, egli ha chiesto l’adozione di misure concrete, strutturali ed efficaci volte a supportare la natalità e la maternità, soprattutto nelle situazioni di fragilità o isolamento. L’obiettivo, secondo Brandi, è creare un fondo specifico in grado di garantire che nessuna donna debba affrontare la disperazione di interrompere una vita a causa della povertà, dell’emarginazione o della solitudine.
Inoltre, il rappresentante di Pro Vita & Famiglia ha evidenziato la necessità di opporsi fermamente a qualsiasi tentativo di legalizzare il suicidio medicalmente assistito, chiedendo una condanna netta di qualsiasi forma di regolamentazione di tale pratica sia in Parlamento che nelle amministrazioni regionali.
Una partecipazione ampia e variegata
La manifestazione, a cui hanno preso parte oltre 110 associazioni, si è aperta alle 14.30 con un corteo che ha attraversato le vie della Capitale. Il percorso è iniziato in piazza della Repubblica e ha portato i partecipanti fino a via dei Fori Imperiali, dove dal palco principale si sono susseguite diverse testimonianze. Tra questi interventi figurava quello di Emanuel Cosmin Stoica, attivista impegnato nella difesa dei diritti dei disabili e contro ogni spunto eugenetico, e quello di Livia Tossici-Bolt, la quale ha condiviso la sua esperienza a seguito della condanna ricevuta in Gran Bretagna per essersi fermata in silenzio davanti a un centro abortivo.
Un ulteriore intervento è venuto da Maurizio Marrone, assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia della Regione Piemonte, che ha illustrato il progetto del Fondo Vita Nascente. L’evento ha visto anche la partecipazione di un saluto in video, registrato da Eduardo Verastegui, attore, produttore e noto attivista pro vita, la cui presenza ha arricchito il manifesto del raduno.
L’iniziativa ha suscitato grande partecipazione e spirito di unione, segnando un momento di riflessione collettiva su temi etici e morali di grande attualità. Con un percorso che ha toccato le vie più simboliche di Roma, l’evento continua a essere un punto di riferimento per chi si impegna quotidianamente nella tutela della vita e nella promozione di valori che mirano a sostenere la dignità di ogni essere umano.