Diplomi contraffatti a Trani: inchiesta su cerimonie ufficiali, omertà e truffe
Nel corso di una dettagliata inchiesta, si evidenzia come diplomi e titoli accademici contraffatti siano stati accompagnati da vere e proprie cerimonie ufficiali di attestato rilascio, configurando un quadro di gravi irregolarità. Tale procedimento, oggetto dell’indagine condotta dalla Procura di Trani, ha coinvolto centinaia di individui, confermando una sistematica dinamica di frode accademica.
Approfondimenti della trasmissione
Durante l’ultima edizione de Lo Stato delle Cose, condotto da Massimo Giletti su Raitre, si è ripreso il percorso investigativo denominato “Zero titoli”. Tale servizio ha ripreso indagini precedenti condotte da Rebecca Pecori, in cui venivano analizzate le testimonianze direttamente raccolte sul territorio, coinvolgendo specificamente una coppia di Trani e due sorelle di origine calabrese.
Nel corso delle interviste, Lucia Catalano e Maria Saveria Modaffari hanno fornito dichiarazioni in cui le reciproche responsabilità sono state messe in discussione, affermando entrambe di non essere a conoscenza delle irregolarità relative ai titoli rilasciati. In un acceso scambio verbale, la stessa Maria Saveria Modaffari ha intimato a Giletti di prestare particolare attenzione, con una reazione che ha evidenziato la tensione del momento.
Richieste di chiarimenti e ulteriori accertamenti
Nella successiva fase delle riprese, la stessa interlocutrice è stata oggetto di ulteriori approfondimenti da parte di Rebecca Pecori, la quale ha cercato di acquisire ulteriori dichiarazioni durante una corsa in auto, a dimostrazione dell’intensità della vicenda. Nel corso del servizio, Giletti ha ricordato che si sta parlando di presunte attività fraudolente, menzionando in particolare il fatto che Lucia Catalano abbia beneficiato del rito abbreviato, con una condanna che ha incluso l’accusa di associazione a delinquere.
Il conduttore ha altresì sottolineato l’esistenza di un clima di silenzio e complicità riscontrabile sul territorio pugliese, evidenziando come le testimonianze locali suggeriscano una rete di omertà. Nel medesimo contesto, sono emersi riferimenti a un sito collegato all’indagine condotta su Savino Cianci, il quale, secondo alcune fonti locali, sarebbe stato teatro dello smaltimento illecito di rifiuti. In tale ambito, Giletti ha rivolto un appello urgente al comandante dei Carabinieri della Puglia affinché venga eseguita un’attenta ispezione nell’area compresa tra Cerignola, Foggia e Trani, alla luce di segnalazioni che evidenziano la presenza di anomalie documentate.
Prospettive e dichiarazioni sul territorio
L’ultimo servizio, condotto a Condufuri, ha messo in luce opinioni contrastanti tra gli abitanti del paese, con alcuni che preferiscono non esprimersi e altri che denunciano di essere stati vittime di truffe per cifre ingenti, attestandosi intorno ai 6mila euro. Le testimonianze raccolte confermano come la problematica sia ampiamente conosciuta sul territorio e sollevino interrogativi da parte degli stessi cittadini.
Nel corso delle riprese, Massimo Giletti ha ribadito l’impegno della trasmissione nel proseguire con l’inchiesta, mantenendo aperta la possibilità di ulteriori confronti con coloro che risultano coinvolti, evidenziando così la volontà di approfondire ulteriormente una vicenda complessa e di notevole rilevanza.

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