Saudi-Italian Business Forum: Vision 2030 e strategie per la collaborazione economica
Nel corso dei lavori del Saudi-Italian Business Forum tenutosi nella sede di Assolombarda a Milano, si è evidenziato come l’Arabia Saudita rappresenti un partner strategico per le imprese, con implicazioni rilevanti sia nel breve che nel medio termine, in particolare nell’arco dei prossimi 10-15 anni. Tale considerazione, espressa con apparente convinzione, sottolinea l'urgente necessità per le aziende di proporsi in prima linea in questo mercato.
Visione e opportunità
Durante l'evento, il signor Pietro Paolo Rampino, presidente della Joint Italian Arab Chamber of Commerce, ha ribadito la centralità della Vision 2030 come strumento da interiorizzare al fine di sfruttare in modo concreto le opportunità in arrivo. Esortando le imprese ad abbandonare un approccio reattivo in favore di una partecipazione attiva, Rampino ha evidenziato come investimenti in termini di tempo e risorse, oltre al consolidamento delle relazioni con i collaboratori locali, rappresentino la chiave per ottenere notevoli ritorni in un mercato in rapida evoluzione.
Un mercato in evoluzione
Il presidente ha ulteriormente sottolineato l'erronea percezione di concentrarsi in via esclusiva sui settori tradizionalmente ritenuti “pesanti” nella cooperazione commerciale tra Italia e Arabia Saudita. Ha richiamato l'attenzione sull'ampiezza delle possibilità offerte, auspicando una lettura attenta dei segnali derivanti da un'incessante attività saudita sul territorio italiano e da continue iniziative di confronto e scambio di informazioni.
Nel contesto di un commercio che ha raggiunto cifre considerevoli, con oltre 12 miliardi di interscambio annuo e un export italiano in costante crescita, il mandatario ha rimarcato come il ruolo dell’Italia possa configurarsi in termini di contributo significativo allo sviluppo economico del mercato saudita, dando prova di una visione lungimirante e incisiva.
Stabilità e rinnovamento
Osservando il panorama mediorientale, il presidente Rampino ha messo in luce la stabilità politica ed economica che contraddistingue l’Arabia Saudita, distinguendola per la capacità di incarnare progetti a lungo termine e disporre di una leadership costante. In questo scenario, il principe Mohammed bin Salman è stato descritto come un dirigente di comprovata intelligenza, capace di guidare il Paese verso una prospettiva di modernizzazione e prosperità.
Nel suo intervento, Rampino ha altresì criticato una tendenza a politicizzare eccessivamente la relazione con Riad, ritenendo che l'attuale configurazione del Paese, contraddistinta da un clamoroso rinnovamento, meriti di essere valutata in maniera obiettiva e coerente con le reali dinamiche in atto. Ha inoltre evidenziato come passate politiche di scambio non debbano essere dimenticate, rafforzando l'idea che ogni strategia debba essere orientata al benessere nazionale.

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