Custodia ambientale, segregazione totale e misure anti-spionaggio al Conclave Vaticano
Le misure adottate per la custodia dell’ambiente del Conclave vengono applicate in maniera estremamente rigorosa. I cardinali in procinto di eleggere il nuovo Papa sono sottoposti a una segregazione totale, dove l’impiego di cellulari, computer, televisori e persino la lettura di quotidiani è completamente proibito. Le stanze relative alla sede, nota come Sistina, vengono mantenute con finestre rigorosamente chiuse, in ossequio alle direttive della Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, la quale prevede la scomunica latae sententiae in caso di violazione.
Controlli e restrizioni ambientali
Prima del loro ingresso nella Cappella Sistina, ogni dispositivo portatile viene accuratamente sequestrato. In modo altrettanto rigoroso, le aree da occupare sono sottoposte a bonifiche ambientali e controlli minuziosi per escludere la presenza di microspie, strumenti di trasmissione o di intercettazione. All’interno di tali ambienti, anche nella zona cucina e nelle aree comuni, sono installati dispositivi anti-spionaggio.
Il personale addetto, incaricato di sostenere il regolare svolgimento delle attività, è obbligato a sottoscrivere un giuramento di segretezza che impone il divieto assoluto di comunicazioni riguardanti le operazioni elettorali, evitando persino scambi verbali non strettamente necessari.
Modalità operative durante il Conclave
I cardinali elettori sono ospitati presso Casa Santa Marta, residenza in Vaticano, in prossimità della Sistina, luogo che, durante il pontificato, accoglieva Papa Francesco. In questo contesto, ogni contatto esterno è rigorosamente vietato, estendendo tale divieto al personale di cucina e di servizio, incaricato della preparazione dei pasti destinati agli elettori.
Le trasferte giornaliere verso la Cappella avvengono mediante un autobus che percorre un tragitto completamente isolato, garantendo così l’inviolabilità del percorso. Durante le votazioni, che si svolgono in silenzio e secondo un antico protocollo cerimoniale, le schede vengono immediatamente distrutte, così come qualsiasi documento o appunto, per assicurare che non rimanga alcuna traccia delle operazioni svolte.

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