Blackout in Spagna il 28 aprile e misure per la conservazione degli alimenti durante l’emergenza
Un notevole blackout ha interessato il territorio spagnolo in data 28 aprile 2024, generando una vasta attenzione mediatica e una forte preoccupazione tra la popolazione. L’interruzione dell’approvvigionamento elettrico, verificatasi intorno alle 12.30, ha messo in evidenza la necessità di adottare misure adeguate per garantire la conservazione degli alimenti all’interno di frigoriferi e congelatori.
Reazioni immediate e comportamenti della popolazione
In risposta all’emergenza, numerosi cittadini hanno affollato i punti vendita, optando per l’acquisto di prodotti alimentari essenziali quali uova, pasta, conserve di pomodoro, pane e acqua. Tale comportamento denota l’istintiva ricerca di sicurezza e continuità nell’approvvigionamento, riflettendo un’attenzione crescente verso le emergenze che coinvolgono le condizioni di conservazione di prodotti deperibili.
Linee guida per la conservazione degli alimenti
Tra le preoccupazioni maggiori si annovera la durata del mantenimento della temperatura adeguata degli alimenti. Le informazioni diffuse, anche mediante il supporto delle valutazioni dell’agenzia statunitense per la sicurezza degli alimenti, attestano che i prodotti in frigorifero possano conservare correttamente le proprie caratteristiche fino a 4 ore senza elettricità. Nel caso del congelatore, la durata può estendersi fino a 48 ore se l’elettrodomestico è completamente riempito; tuttavia, in condizioni di carenza, tale periodo si riduce a 24 ore.
Per evitare deterioramenti, è raccomandato di non aprire le apparecchiature refrigeranti, salvo quando strettamente necessario per recuperare alimenti o bevande. Le indicazioni fornite dall’agenzia prevedono lo smaltimento immediato di carne, pesce, uova e relativi confezionamenti, nonché di salsicce, pizze e insalate pronte. Ulteriori alimenti, tra cui salse, ripieni, latte, creme, yogurt, formaggi molli, frutta e verdura tagliata, succhi e prodotti a base di panna, oltre a dolci contraddistinti dalla presenza di panna, sono soggetti a rischi maggiori. Di contro, la conservazione si rivela più stabile per la frutta e la verdura intera, succhi non aperti, frutta secca, noci, prodotti da forno come crostate, pane, muffin, torte prive di panna e ulteriori prodotti caseari lavorati, compresi burro, margarina ed erbe fresche.

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