Papa Francesco omaggiato a Roma, ricordo commosso della visita all’Istituto Serafico
Una moltitudine imponente ha affollato il Vaticano e le vie di Roma per rendere omaggio a papa Francesco, un evento carico di emozione e di significati profondi. Tale partecipazione ha rappresentato un’evidente testimonianza del legame instaurato dal pontefice con l’intera umanità, sia con i credenti sia con coloro che non professano alcuna fede, intercettando le domande esistenziali che attraversano la condizione umana. Il saluto tributato a papa Francesco ha espresso il riconoscimento nei confronti di un uomo percepito come figura paterna, guida spirituale e leader capace di dare voce agli ultimi, ai più fragili, agli innocenti segnati dalle sofferenze della storia.
Il legame con l’Istituto Serafico
Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico, struttura sanitaria dedicata alla riabilitazione e alla cura di giovani con disabilità di grave entità, ha manifestato la propria commozione in un’intervista rilasciata all’Adnkronos, ricordando con particolare intensità la visita compiuta da papa Francesco ad Assisi all’inizio del suo pontificato. Il pontefice ha delineato un percorso improntato alla fraternità e all’amicizia sociale, fondato sul rispetto incondizionato del valore intrinseco di ogni individuo, indipendentemente dalle sue condizioni o limitazioni. Tale principio costituisce, secondo Di Maolo, il fondamento imprescindibile della convivenza sociale.
Il rapporto tra papa Francesco e l’Istituto Serafico ha avuto origine proprio in quel contesto, quando il pontefice scelse di incontrare i bambini e i ragazzi della struttura durante la sua prima visita ad Assisi, in un gesto simbolico che ha spiegato al mondo la sua decisione di adottare il nome di San Francesco. Attraverso il Serafico, inoltre, si è voluto sottolineare l’urgenza di un rinnovamento economico, un sistema che sia inclusivo, umano e orientato al servizio della vita, come dimostrato anche dall’iniziativa che ha coinvolto giovani economisti chiamati a ripensare le dinamiche economiche attuali.
Un ricordo indelebile
Nei giorni successivi all’evento, Di Maolo ha condiviso un ricordo particolarmente vivido: la storica visita di papa Francesco al Serafico. Il pontefice si è dedicato con estrema attenzione ai ragazzi, interagendo con loro senza fretta, lasciandosi toccare dalla loro presenza e manifestando un’emozione autentica. Si chinava sui più piccoli e su coloro che si trovavano in carrozzina, esprimendo a più riprese la propria commozione. Era evidente come ogni incontro con quei giovani toccasse profondamente il suo animo, riconoscendo in essi la presenza del Cristo sofferente.
Nel discorso spontaneo pronunciato al termine di quella toccante processione, papa Francesco ha spiegato che in quei ragazzi si manifesta la carne sofferente dell’umanità, insegnando con i suoi gesti e le sue parole che la relazione autentica e la fraternità nascono dal riconoscimento dell’altro e dal rispetto del valore intrinseco della vita umana.

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