Un imponente afflusso di fedeli, stimato in circa 250mila persone dal 23 aprile, ha reso omaggio al Santo Padre in occasione delle sue esequie, che si svolgono oggi, sabato 26 aprile, a partire dalle ore 10.00. Il sagrato della Basilica di San Pietro costituisce il suggestivo scenario in cui si celebra la liturgia funebre, mentre il feretro del Pontefice ha vegliato nella basilica per tutta la notte precedente.
La cerimonia esequiale
Le esequie, come stabilito nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis promulgato un anno fa, si svolgono secondo un protocollo semplificato rispetto a quello adottato per i predecessori di Papa Francesco. La solenne celebrazione eucaristica è presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. Con la celebrazione odierna, prendono avvio i Novendiali, ovvero nove giorni di messe in suffragio presso la Basilica di San Pietro.
Il corteo funebre e il percorso
Al termine della funzione, il feretro verrà ricondotto all’interno della basilica e successivamente, attraverso la Porta del Perugino, avrà inizio il corteo funebre diretto verso la Basilica di Santa Maria Maggiore. Secondo quanto riferito dal portavoce vaticano Matteo Bruni, il trasferimento si svolgerà a passo d’uomo, consentendo ai fedeli di rendere omaggio lungo il percorso, sebbene il pubblico potrà assistere esclusivamente dietro le transenne predisposte. Il trasporto avverrà mediante un carro funebre che permetterà la visione della bara, mentre il corteo sarà composto da poche auto con a bordo alcuni parenti e cardinali.
Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha illustrato il tragitto: il corteo attraverserà la galleria Pasi, il ponte, corso Vittorio, piazza Venezia, i Fori Imperiali, proseguirà per via Labicana e infine imboccherà via Merulana fino a Santa Maria Maggiore. La tumulazione, prevista intorno alle 13, si svolgerà in forma privata e non sarà accessibile al pubblico.
La sepoltura a Santa Maria Maggiore
Nel proprio testamento, redatto il 29 giugno 2022 e reso pubblico dalla Sala Stampa della Santa Sede, Papa Francesco ha espresso la volontà di essere sepolto nella navata laterale della Basilica di Santa Maria Maggiore, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Il loculo, come richiesto dal Pontefice, sarà semplice, privo di ornamenti particolari e recante la sola iscrizione: Franciscus. Sul marmo sarà riprodotta la croce pettorale del Papa. Prima dell’ingresso nella basilica, un gruppo di poveri accoglierà il feretro. A partire da domenica 27 aprile, dalle ore 7 del mattino, sarà consentito ai fedeli visitare la tomba.
La presenza delle delegazioni internazionali
Oltre 160 delegazioni internazionali sono presenti alle esequie. Per l’Italia partecipano, tra gli altri, il presidente Sergio Mattarella con la figlia Laura, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, il vicepremier Antonio Tajani e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. L’ordine di disposizione delle delegazioni, come illustrato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, prevede la rappresentanza del Paese d’origine del Papa – l’Argentina – in posizione preminente, seguita dall’Italia e dai sovrani regnanti, disposti in ordine alfabetico secondo la lingua francese, e successivamente dai capi di Stato.
Tra le personalità giunte a Roma figurano il presidente statunitense Donald Trump con la consorte Melania, il primo ministro ungherese Viktor Orban e il presidente francese Emmanuel Macron accompagnato dalla moglie Brigitte.
La copertura mediatica della cerimonia
La celebrazione delle esequie e il successivo trasferimento del feretro saranno trasmessi in diretta da Radio Vaticana Vatican News in quindici lingue, tra cui quattro lingue dei segni. Le riprese, sia aeree sia terrestri, saranno curate dal Centro Televisivo Vaticano – Vatican Media, garantendo una copertura capillare dell’evento in tutte le sue fasi.