Italian Stroke Association invita prudenza nel confermare ictus come causa della morte di Papa Francesco
La Italian Stroke Association – Associazione Italiana Ictus (Isa-Aii), realtà scientifica multidisciplinare impegnata nella lotta contro l’ictus cerebrale e le malattie cerebrovascolari, ha espresso una posizione cauta riguardo alle recenti dichiarazioni ufficiali sulla causa del decesso di Papa Francesco. L’ente ha sottolineato come, in assenza di dati clinici e diagnostici dettagliati, non sia possibile formulare un giudizio definitivo sull’origine del decesso.
Le immagini diffuse dai media e le affermazioni del dottor Andrea Arcangeli, direttore della Direzione di Sanità e Igiene della Città del Vaticano, che ha indicato l’ictus cerebrale come causa della morte del Pontefice, hanno innescato un vivace dibattito pubblico. In tale contesto, Isa-Aii invita a un atteggiamento prudente nell’interpretazione delle informazioni disponibili, nel rispetto della memoria del Santo Padre e della sensibilità dei fedeli.
Informazioni scientifiche sulla patologia ictale
Nel rispetto del dolore collettivo, l’associazione ritiene necessario fornire un quadro informativo rigoroso e preciso sull’ictus, al fine di evitare la diffusione di dati inesatti o fuorvianti. L’ictus cerebrale è una condizione medica di estrema gravità, determinata da un danno vascolare a livello cerebrale, che si suddivide in due forme principali:
- Ictus ischemico: rappresenta circa l’80-85% dei casi ed è causato dall’occlusione di un vaso sanguigno, spesso dovuta a trombi o emboli;
- Ictus emorragico: costituisce il 15-20% dei casi ed è provocato dalla rottura di un’arteria cerebrale, con conseguente emorragia nel tessuto nervoso.
Manifestazioni cliniche e fattori di rischio
I sintomi dell’ictus si manifestano in modo improvviso e comprendono la perdita di forza o sensibilità in un arto o in un lato del corpo, difficoltà nel linguaggio sia nella produzione che nella comprensione, nonché asimmetria facciale, come la deviazione della bocca. Nei casi più gravi, soprattutto nell’ictus emorragico, può verificarsi un’alterazione dello stato di coscienza fino al coma.
I principali fattori predisponenti includono l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, la fibrillazione atriale e altre patologie cardiache. L’ictus colpisce prevalentemente soggetti anziani e fragili, spesso affetti da comorbilità multiple.
Importanza della diagnosi tempestiva
Per distinguere con certezza tra ictus ischemico ed emorragico è imprescindibile l’esecuzione di una tomografia computerizzata (Tac) cerebrale. Senza tale esame, secondo gli esperti di Isa-Aii, risulta impossibile differenziare le due forme patologiche.
In presenza di sintomi suggestivi di ictus, è pertanto fondamentale contattare immediatamente il numero di emergenza 112, al fine di garantire il trasporto presso il centro ictus più vicino, dove sarà possibile effettuare una diagnosi accurata e avviare tempestivamente il trattamento più adeguato.

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