Donald Trump a Roma per i funerali di Papa Francesco, possibili incontri brevi con leader mondiali
È previsto per questa sera l’arrivo a Roma di Donald Trump, con un atterraggio stimato intorno alle 23 presso l’aeroporto di Fiumicino. La sua presenza è motivata dalla partecipazione ai funerali di Papa Francesco, fissati per sabato 26 aprile alle ore 10. Accanto all’ex presidente degli Stati Uniti sarà presente la first lady Melania Trump, a testimonianza dell’importanza dell’evento. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nello Studio Ovale il venerdì precedente, Trump ha risposto a interrogativi riguardanti possibili incontri con altri leader mondiali presenti nella capitale italiana, senza tuttavia fornire particolari dettagli. Ha manifestato l’intenzione di dialogare con tutti i capi di Stato presenti, sottolineando la rilevanza di affrontare questioni commerciali, data la presenza di numerosi interlocutori interessati a tali tematiche.
Partecipazione internazionale e questioni di rilievo
Tra le personalità di spicco attese ai funerali si annoverano la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo ambisce a un confronto diretto con Trump in merito all’attuale conflitto in Ucraina. Dagli Stati Uniti arriverà anche una delegazione del Congresso, oltre all’ex presidente Joe Biden, il quale avrebbe dovuto incontrare il Pontefice già a gennaio, ma fu costretto a rinviare il viaggio a causa degli incendi in California. Non sono invece attese le presenze degli ex presidenti George W. Bush e Barack Obama.
Prospettive di incontri bilaterali
Fonti attendibili segnalano che Trump lascerà Roma poco dopo la cerimonia, presumibilmente nella tarda mattinata, rendendo improbabili incontri prolungati o approfonditi con altri leader. Le interazioni si limiteranno verosimilmente a brevi saluti o strette di mano con alcuni dei circa cinquanta capi di Stato e di governo presenti. In particolare, non è previsto alcun vertice formale con Ursula von der Leyen in relazione alla questione dei dazi, tema di grande attualità. Dalla sede di Bruxelles era stato comunicato che un eventuale incontro era ancora in fase di valutazione, senza alcuna conferma definitiva.
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, intervenuto dal Cairo, ha evidenziato la complessità di organizzare un bilaterale in tempi così ristretti, definendo più realistico un confronto più articolato e pianificato tra Europa e Stati Uniti in un momento successivo. Ha inoltre sottolineato che eventuali scambi durante la cerimonia potrebbero limitarsi a incontri casuali, senza la possibilità di un vertice strutturato.
Tensioni e possibili interazioni tra Trump e Zelensky
Un confronto prolungato tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky appare altrettanto improbabile. Il presidente americano ha recentemente espresso dure critiche nei confronti del leader ucraino, accusandolo di aver rilasciato “dichiarazioni incendiarie” in relazione al rifiuto di riconoscere la sovranità russa sulla Crimea, secondo il piano di pace proposto dagli Stati Uniti. Nonostante la richiesta formale di Zelensky per un incontro con Trump, l’amministrazione statunitense non ha mai manifestato apertura a un dialogo strutturato.
Il protocollo vaticano prevede che i due non siedano vicini durante la cerimonia, e la loro presenza a Roma rappresenterà la prima occasione di incrocio dopo il confronto acceso avvenuto alla Casa Bianca lo scorso 28 febbraio. L’attenzione sarà dunque rivolta a eventuali gesti di cortesia, come una stretta di mano, che potrebbero rappresentare un momento di distensione, seppur limitato, tra i due leader.

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