Un silenzio ufficiale ha avvolto le reazioni del governo israeliano alla scomparsa di Papa Francesco, evento che ha suscitato attenzione e riflessioni anche oltre i confini della Santa Sede. Solo Yair Lapid, leader dell’opposizione, ha espresso pubblicamente il suo cordoglio attraverso un messaggio su X, definendo il Pontefice come “un leader profondamente compassionevole”. Secondo Lapid, “la sua incessante dedizione nella lotta contro la povertà e le malattie ha contribuito a rendere il mondo un luogo migliore”. La sua dichiarazione si distingue in un contesto di assenza di interventi ufficiali da parte delle autorità di governo israeliane, che finora non hanno manifestato pubblicamente il loro rammarico.
L’unica figura istituzionale israeliana a manifestare un sentimento di cordoglio è stato il presidente Isaac Herzog, che lunedì ha espresso il suo dolore per la perdita del Papa. Tuttavia, né il primo ministro Benjamin Netanyahu né il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, lasciando spazio a un certo riserbo che ha alimentato discussioni e interpretazioni diverse. In questo quadro, un breve messaggio del ministero degli Esteri israeliano, pubblicato su Instagram, Facebook e X, con scritto “Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione”, è stato successivamente rimosso, generando scalpore e interrogativi sulla sua natura e sulle ragioni di tale cancellazione.
La controversia sul post e le reazioni ufficiali
La rimozione del messaggio, accompagnata da una dichiarazione che lo definiva “pubblicato per errore”, ha alimentato ulteriori polemiche. Fonti del ministero degli Esteri hanno precisato che si trattava di un incidente, sottolineando che “rispettano profondamente i sentimenti dei fedeli”. La vicenda ha evidenziato le tensioni e le complessità di un rapporto diplomatico che, seppur caratterizzato da rapporti ufficiali e protocolli, si confronta con le sensibilità di un evento di portata mondiale come la morte di un leader spirituale di così alto profilo.
L’ambasciata israeliana presso la Santa Sede ha confermato ad Adnkronos che Yaron Zeidman, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, ha manifestato l’intenzione di partecipare ai funerali di Papa Francesco in programma sabato nel Vaticano. Questa volontà di presenza ufficiale si inserisce in un quadro di rapporti diplomatici che, nonostante le tensioni, mantengono un certo livello di rispetto e di attenzione verso le occasioni di rilevanza internazionale e religiosa.
In conclusione, il silenzio e le poche dichiarazioni ufficiali del governo israeliano sulla scomparsa del Papa evidenziano le delicate dinamiche diplomatiche e culturali che caratterizzano i rapporti tra Israele e la Santa Sede. La presenza dell’ambasciatore israeliano ai funerali rappresenta un segnale di continuità e di rispetto istituzionale, anche in un contesto di opinioni pubbliche e politiche che si sono mostrate divise e spesso riservate nel commentare un evento di così grande portata spirituale e simbolica.