La scomparsa di Papa Francesco: avvio delle procedure vaticane e preparativi per il Conclave
La Congregazione dei cardinali si è riunita nella giornata di martedì 22 aprile per affrontare le delicate questioni legate alla scomparsa di Papa Francesco, deceduto all’età di 88 anni nella sua residenza di Santa Marta il giorno precedente, lunedì 21 aprile. Questo evento segna l’inizio di una fase cruciale per la Chiesa cattolica, che culminerà con la scelta del nuovo Pontefice. La riunione, convocata nell’Aula del Sinodo a partire dalle ore 9:00, rappresenta la prima di una serie di congregazioni generali che scandiranno i prossimi giorni in Vaticano.
Secondo quanto stabilito dalla Costituzione Apostolica, le esequie papali dovrebbero essere celebrate tra il quarto e il sesto giorno successivo alla morte, ovvero tra venerdì e domenica della settimana corrente. Tuttavia, la decisione definitiva sulla data e sulle modalità delle celebrazioni spetta ai cardinali, che stanno valutando ogni dettaglio con la massima attenzione. Tra le questioni affrontate figura anche l’organizzazione dell’esposizione della salma di Papa Francesco, che sarà trasferita a San Pietro a partire da domani e rimarrà visibile ai fedeli fino a venerdì sera, consentendo così un ultimo saluto da parte della folla raccolta in preghiera.
Le volontà testamentarie di Papa Francesco e la sepoltura
Nel corso della serata di lunedì, sono stati apposti i sigilli sia all’appartamento di Santa Marta sia al terzo piano del Palazzo Apostolico vaticano, utilizzato dal Pontefice principalmente per la recita dell’Angelus. Il testamento di Bergoglio, redatto il 29 giugno 2022, contiene precise disposizioni in merito alla sepoltura: il Papa ha espresso il desiderio di essere tumulato nella Basilica di S. Maria Maggiore. In particolare, ha richiesto che la tomba sia predisposta nel loculo della navata laterale, tra la Cappella Paolina (nota anche come Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della stessa Basilica Papale. Il sepolcro dovrà essere realizzato nella terra, in modo semplice, privo di ornamenti particolari e recante un’unica iscrizione: Franciscus.
La morte di Papa Francesco è avvenuta in seguito a un ictus e a un collasso cardiocircolatorio, mentre si stava ancora riprendendo da una polmonite bilaterale che aveva richiesto un ricovero ospedaliero di cinque settimane. La notizia della sua scomparsa ha suscitato una vasta eco internazionale, con omaggi provenienti da ogni parte del mondo. Bergoglio era salito al soglio pontificio nel 2013, dopo le dimissioni del teologo tedesco Benedetto XVI.
Funerali solenni e partecipazione internazionale
I funerali di Papa Francesco si svolgeranno nella Basilica di San Pietro e si prevede la presenza di numerosi capi di Stato e membri delle famiglie reali. Tra le personalità che hanno già annunciato la propria partecipazione figura Donald Trump, che è stato il primo a rendere nota la sua presenza alle esequie. L’evento si preannuncia come uno dei momenti più solenni e partecipati della storia recente del Vaticano, con una vasta rappresentanza internazionale a rendere omaggio al Pontefice scomparso.
Nel frattempo, il Consiglio dei ministri si è riunito per proclamare il lutto nazionale, sottolineando la portata storica della perdita e il profondo impatto che la figura di Papa Francesco ha avuto non solo sulla comunità cattolica, ma sull’intera società globale.
Verso il Conclave: tempi e candidati
La procedura per l’elezione del nuovo Pontefice, secondo il testo liturgico, prevede che il Conclave abbia luogo tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, quindi tra il 5 e il 10 maggio. I cardinali con meno di 80 anni si ritireranno nella Cappella Sistina, che verrà sigillata per garantire la segretezza delle votazioni. Durante questo periodo, i cardinali non potranno avere alcun contatto con l’esterno e seguiranno un rituale rigoroso fino all’attesa fumata bianca che annuncerà l’elezione del nuovo Papa.
Tra i possibili successori, sono quindici i nomi maggiormente considerati dagli osservatori. In particolare, tra i candidati più discussi figurano gli italiani Parolin, Zuppi e Pizzaballa, il filippino Tagle e il congolese Ambongo Besungu. Sebbene la lista non sia esaustiva, questi nomi rappresentano i principali punti di riferimento in vista del prossimo Conclave, che si preannuncia particolarmente significativo per il futuro della Chiesa cattolica.

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