Giovanni De Sandre, l’ingegnere che ha segnato la storia dell’informatica con la Olivetti Programma 101
La scomparsa di Giovanni De Sandre rappresenta la perdita di una delle figure più significative nell’evoluzione tecnologica italiana e internazionale. L’ingegnere, che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo della Olivetti Programma 101 – universalmente riconosciuta come il primo personal computer della storia – si è spento all’età di 89 anni. La cerimonia funebre, come comunicato dall’Adnkronos, si terrà mercoledì 23 aprile alle ore 11 presso la chiesa di San Paolo Apostolo, situata in piazza Don Camagni 1 a Brugherio, nel territorio della provincia di Monza e della Brianza.
Un percorso accademico e professionale d’eccellenza
Giovanni De Sandre nacque il 5 ottobre 1935 a Sacile, in provincia di Pordenone. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Milano nel 1959, l’anno successivo fece il suo ingresso in Olivetti. Qui, venne selezionato per entrare a far parte del gruppo di lavoro guidato dall’ingegner Pier Giorgio Perotto (1930-2002), incaricato di realizzare un progetto destinato a rivoluzionare il settore: la Programma 101. Il team, oltre a De Sandre e Perotto, era composto da Giuliano Gaiti, Gastone Garziera e Giancarlo Toppi.
La nascita della Programma 101 e il contesto internazionale
Nel 1962, appena assunto, De Sandre si distinse per aver sviluppato la componente elettronica del primo computer italiano. In un periodo in cui la General Electric, dopo aver acquisito la sezione elettronica della Olivetti, si mostrava contraria all’idea di un computer italiano, il progetto rischiava di essere abbandonato. Per aggirare l’ostacolo, la Programma 101 venne ufficialmente classificata come “macchina calcolatrice”, poiché la divisione calcolatori non era inclusa nell’accordo con la General Electric. Questa strategia permise di portare avanti e perfezionare l’innovazione.
La Olivetti Programma 101 fu presentata al pubblico nell’ottobre 1965, in occasione del Bema (Business Equipment Manufacturers Association) di New York. Si trattava del primo computer da tavolo ideato dalla casa di Ivrea, un prodotto che avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia della tecnologia.
Innovazione tecnica e contributo personale
La Programma 101 si distingueva per una soluzione tecnica d’avanguardia: non utilizzava processori né circuiti stampati, ma era basata su transistor, diodi e condensatori organizzati in micro-unità funzionali, una tecnologia brevettata appositamente per questa macchina. Giovanni De Sandre fu protagonista di questa rivoluzione, lavorando con dedizione e competenza all’interno del settore Ricerca e Sviluppo di Olivetti, tra le sedi di Pregnana, Ivrea e Milano.
Figura di grande riservatezza, ma di importanza cruciale, De Sandre ha contribuito in modo fondamentale a consolidare la reputazione di eccellenza tecnologica e innovazione che ha reso il nome Olivetti celebre a livello mondiale.
Un riconoscimento tardivo ma significativo
Nel 2015, in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita della P101, Giovanni De Sandre fu ricevuto, insieme a Gastone Garziera – altro membro del team originario – e a Massimo Banzi, dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. Questo incontro rappresentò un tributo ufficiale al contributo straordinario di De Sandre e dei suoi colleghi, che con la loro opera hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’informatica.
La memoria di Giovanni De Sandre rimarrà legata indissolubilmente a una delle più grandi conquiste tecnologiche italiane, simbolo di ingegno, determinazione e visione.

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