La filosofia del salto con l’asta secondo Mondo Duplantis: riflessioni, idoli e cameratismo alla vigilia dei Laureus Awards di Madrid
Il salto con l’asta, disciplina che si distingue per la sua natura profondamente individuale, è stato al centro delle riflessioni di Mondo Duplantis, attuale campione olimpico e pluricampione mondiale, durante una tavola rotonda organizzata in occasione dei Laureus Awards, evento che si svolgerà domani a Madrid. In questa cornice, Duplantis ha offerto una lettura personale e intensa della sua disciplina, sottolineando come la competizione, pur essendo rivolta verso l’esterno, si trasformi in una sfida interiore, in cui il vero avversario è se stessi. Secondo il campione svedese, ciò che rende unico il salto con l’asta è proprio questa dimensione: “qualsiasi cosa faccia la persona al mio fianco non ha realmente effetto sulle mie mosse o su come sarà necessariamente la mia prestazione, è solo una competizione dentro se stessi e crea forte cameratismo”.
Duplantis ha inoltre evidenziato come il rapporto con questa disciplina possa risultare “molto strano”, una caratteristica che, a suo avviso, rappresenta un elemento di attrazione per chi decide di praticarla. La sua analisi si è soffermata sulla natura quasi paradossale del salto con l’asta: uno sport individuale che, proprio per la sua solitudine, favorisce la nascita di un legame profondo tra gli atleti, un cameratismo che si alimenta nella condivisione di una sfida personale e collettiva al tempo stesso.
Il percorso di un campione: tra record, idoli e passione per lo sport
Alla vigilia della cerimonia dei Laureus Awards, dove figura tra i candidati più accreditati al titolo di Miglior sportivo, Mondo Duplantis ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera, ricordando i suoi idoli e le fonti di ispirazione che lo hanno accompagnato sin dall’infanzia. Il campione olimpico di Parigi e Tokyo, detentore di ben undici record mondiali, ha confessato di aver sempre nutrito una profonda ammirazione per il padre e per Sergei Bubka, figura leggendaria del salto con l’asta, che considera il “padre” della disciplina.
Duplantis ha raccontato che, da bambino, la sua passione per lo sport era trasversale e coinvolgeva molteplici discipline. “Quali sportivi erano i miei eroi quando ero un bambino? Mio padre, direi, ma non è in quella lista. Ma è in buona compagnia. Quindi, onestamente, penso che per me, intendo dire da bambino, la mia più grande passione fosse la squadra di polo, ovviamente. Sono cresciuto idolatrando persone come mio padre, Sergey Bubka, Renaud Lavillenie, ma amo tutti gli sport e ammiro tutti gli atleti ed ex atleti qui presenti. Essere nominato è fantastico, non posso crederci”, ha dichiarato il campione svedese, sottolineando come la sua ammirazione si estenda a tutti gli atleti, senza distinzioni di disciplina o generazione.
Dialogo tra eccellenze: la tavola rotonda con Rebeca Andrade e Nadia Comaneci
Durante la tavola rotonda, Mondo Duplantis ha avuto modo di confrontarsi con due figure di spicco della ginnastica mondiale: la brasiliana Rebeca Andrade, campionessa olimpica di corpo libero a Parigi nell’estate scorsa, e l’americana Nadia Comaneci, ex ginnasta di fama internazionale. Duplantis ha espresso profonda ammirazione per il talento delle due atlete, riconoscendo la complessità e la difficoltà delle loro imprese sportive. “Capisco quanto sia complicato fare quello che fanno loro. Io faccio cose simili alla ginnastica, con competenze simili”, ha osservato il campione svedese, evidenziando le affinità tecniche e mentali tra il salto con l’asta e la ginnastica.
Il confronto con Rebeca Andrade e Nadia Comaneci ha rappresentato per Duplantis un’occasione per riflettere sulle sfide comuni che accomunano gli atleti di alto livello, indipendentemente dalla disciplina praticata. L’incontro ha messo in luce il rispetto reciproco tra campioni, un sentimento che si nutre della consapevolezza delle difficoltà e dei sacrifici richiesti per raggiungere l’eccellenza sportiva.
Un riconoscimento che va oltre il risultato: la nomination ai Laureus Awards
Essere tra i favoriti per il titolo di Miglior sportivo ai Laureus Awards rappresenta per Mondo Duplantis non solo un riconoscimento dei risultati ottenuti, ma anche una conferma del valore umano e sportivo che ha saputo incarnare nel corso della sua carriera. La sua presenza a Madrid, accanto a leggende dello sport mondiale, testimonia la stima e l’ammirazione che il mondo dello sport nutre nei suoi confronti.
Duplantis, con la sua visione profonda e articolata del salto con l’asta, ha saputo restituire un’immagine complessa e affascinante di una disciplina spesso poco compresa, mettendo in luce il legame indissolubile tra competizione, cameratismo e crescita personale. In attesa della cerimonia di premiazione, il suo percorso continua a essere fonte di ispirazione per atleti e appassionati di ogni generazione.

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