Le riflessioni di Cafu su Roma, Milan e la corsa Champions: tra cambi di mentalità e il valore della pazienza

Nel corso dei Laureus Awards tenutisi a Madrid, Marcos Cafu, celebre ex terzino del Brasile e della Roma, ha condiviso una serie di considerazioni approfondite sul momento attuale della squadra giallorossa e sulle prospettive per la qualificazione alla Champions League. Secondo Cafu, la Roma dispone ancora di margini per recuperare terreno nella corsa europea, sottolineando come il tempo a disposizione e le partite ancora da disputare possano consentire ai capitolini di inseguire con determinazione l’obiettivo Champions, un traguardo che, a suo avviso, rappresenterebbe una soddisfazione di grande rilievo per l’ambiente romanista.

Il cambio di passo della Roma e l’importanza della fiducia negli allenatori

Cafu ha posto l’accento su un aspetto fondamentale: il recente cambio di mentalità che la Roma ha saputo imprimere sotto la guida di Claudio Ranieri. L’ex difensore ha evidenziato come ogni nuovo allenatore sia chiamato, per necessità o per scelta, a modificare l’atteggiamento e la mentalità della squadra, e ha riconosciuto a Ranieri il merito di essere riuscito in questa impresa in tempi molto rapidi. Secondo Cafu, la fiducia nei confronti degli allenatori è un elemento imprescindibile: occorre lasciarli lavorare con serenità, senza cedere alla tentazione di esonerarli dopo poche sconfitte. Solo al termine della stagione, sostiene Cafu, si può valutare con lucidità il percorso compiuto e prendere decisioni ponderate sul futuro della guida tecnica.

La sfida Roma-Milan come spartiacque e il tema del cambio allenatore

Nel suo intervento, Cafu ha individuato nella partita Roma-Milan un vero e proprio crocevia per la qualificazione alla Champions League. Ha definito questo scontro diretto come “la divisione delle acque”, sottolineando come l’esito della gara possa risultare determinante per stabilire quale delle due formazioni riuscirà a centrare l’ambito traguardo europeo. Riguardo al Milan, Cafu ha espresso la propria contrarietà rispetto ai cambi di allenatore a stagione in corso, ritenendo che interrompere il lavoro di un tecnico prima della conclusione del suo progetto impedisca di valutarne appieno le capacità e rischi di compromettere la stabilità della squadra. Un approccio, quello dell’ex rossonero, che invita a una riflessione più ampia sulla gestione delle crisi nei club di vertice.

La ricerca dell’esterno destro e la necessità di pazienza

Un altro tema affrontato da Cafu riguarda la persistente difficoltà della Roma nel trovare un esterno destro di alto livello. Con una battuta ironica, l’ex terzino ha scherzato sull’ipotesi di consigliare sé stesso, “un ragazzino in Brasile con 54 anni che si chiama Cafu”, per poi tornare serio e sottolineare che, sebbene esistano molti giovani talenti, è fondamentale concedere loro il tempo necessario per maturare e inserirsi gradualmente. Cafu ha invitato a non pretendere risultati immediati da chi arriva in un ruolo così delicato, ricordando che ciò che si è costruito in quindici anni non può essere replicato in pochi mesi. La sua esortazione è dunque a mantenere calma e pazienza, attendendo che il momento giusto e il profilo adatto si presentino.

Una Serie A più competitiva e la speranza per la Roma

Infine, Cafu ha osservato come la corsa scudetto in questa stagione si distingua per una competitività inedita rispetto agli anni precedenti, con diverse squadre in grado di contendersi il titolo fino alle ultime giornate. In questo scenario, la Roma è chiamata a credere nelle proprie possibilità, a mantenere la giusta concentrazione e a puntare con decisione verso l’obiettivo Champions League. Per Cafu, la chiave risiede nella determinazione e nella capacità di affrontare ogni partita con la consapevolezza di poter raggiungere traguardi importanti, a patto di non perdere mai la fiducia nel lavoro svolto e nella crescita del gruppo.