Netanyahu riafferma la linea dura su Iran e Hamas: determinazione e fermezza nelle scelte strategiche di Israele
Nel corso della giornata di sabato 19 aprile, Benjamin Netanyahu ha diffuso un messaggio video in cui ha affrontato con decisione due dei temi più delicati e centrali per la sicurezza nazionale israeliana: la minaccia nucleare rappresentata dall’Iran e la prosecuzione delle operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza. Il primo ministro israeliano ha ribadito con fermezza la sua posizione, sottolineando l’impegno personale e politico a impedire che Teheran possa dotarsi di armamenti nucleari.
“Sono impegnato a impedire che l’Iran ottenga armi nucleari. Non cederò su questo e non arretrerò neanche di un centimetro”, ha dichiarato Netanyahu nel suo intervento, rimarcando la centralità di questa missione nella sua agenda di governo. Il leader israeliano ha inoltre rivolto parole pungenti a coloro che, in passato, hanno criticato le iniziative volte a ostacolare e rallentare il programma nucleare iraniano, sottolineando come, senza tali azioni, l’Iran avrebbe potuto già da dieci anni disporre dell’arma atomica.
Critiche agli oppositori e fermezza sulla questione di Gaza
Nel prosieguo del suo discorso, Netanyahu ha riservato una stoccata a chi suggerisce una linea più morbida nei confronti di Hamas, invitando il governo israeliano a cedere alle richieste dell’organizzazione e ad abbandonare la Striscia di Gaza. Il premier ha respinto con decisione questa ipotesi, affermando che “non metteremo fine alla guerra di rinascita prima di aver distrutto Hamas a Gaza, fatto tornare tutti gli ostaggi e assicurato che Gaza non ponga più una minaccia a Israele”.
Queste parole riflettono la volontà di Netanyahu di proseguire senza esitazioni nella campagna militare, considerata essenziale per la sicurezza dello Stato ebraico. Il premier ha inoltre espresso la convinzione che sia possibile ottenere il rilascio degli ostaggi senza dover accettare le condizioni imposte da Hamas, sottolineando la necessità di mantenere una posizione di forza e di non cedere a pressioni esterne o interne.
La fase critica della campagna militare e l’appello alla determinazione
Nel messaggio, Netanyahu ha definito la situazione attuale come una “fase critica” della campagna militare a Gaza, evidenziando come il momento richieda pazienza e determinazione da parte di tutto il Paese. Il premier ha invitato la popolazione e la classe politica a sostenere con fermezza le scelte del governo, ribadendo che solo attraverso la perseveranza sarà possibile raggiungere gli obiettivi prefissati: la distruzione di Hamas, il ritorno degli ostaggi e la neutralizzazione definitiva della minaccia proveniente dalla Striscia di Gaza.
“Credo che possiamo far tornare gli ostaggi a casa senza cedere alle richieste di Hamas”, ha concluso Netanyahu, lasciando intendere che la strategia adottata dal governo israeliano non prevede compromessi e che la priorità resta la sicurezza nazionale, anche a costo di prolungare il conflitto e di affrontare le critiche provenienti da più fronti.

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