Il processo di Sean Combs: un giudice nega il rinvio e conferma le accuse di traffico sessuale

Un giudice della città di New York ha recentemente rigettato la richiesta del noto rapper e produttore musicale Sean ‘Diddy’ Combs di posticipare di due mesi il suo processo per traffico sessuale. Il magistrato ha ritenuto che l’artista avesse avuto sufficiente tempo per prepararsi adeguatamente alla difesa. Combs, arrestato nell’autunno scorso, è accusato di aver sfruttato il suo vasto impero musicale per sostenere un sistema di sfruttamento sessuale.

Il giudice Arun Subramanian ha stabilito che il processo avrà inizio come programmato il 5 maggio, con una durata stimata compresa tra le otto e le dieci settimane. Durante l’udienza tenutasi presso il Tribunale federale di Manhattan, il giudice ha espresso dubbi sulla necessità di un rinvio, sottolineando che Combs è attualmente assistito da ben quattro studi legali.

Marc Agnifilo, uno degli avvocati di Combs, ha sollecitato il rinvio per poter esaminare nuove prove emerse nel corso del procedimento. Nel frattempo, il rapper ha formalmente dichiarato la sua non colpevolezza in merito a due ulteriori accuse presentate contro di lui.

Durante l’udienza, Sean Combs ha anche rivolto un gesto affettuoso verso sua madre, Janice, mandandole un bacio. Le accuse contro di lui si sono intensificate nell’autunno del 2023, con la denuncia di stupro da parte della cantante R&B Cassie, ex fidanzata dell’artista, che è stata successivamente risolta attraverso un accordo extragiudiziale.

Le testimonianze delle presunte vittime hanno dipinto un quadro inquietante, descrivendo Combs come un predatore sessuale violento, che avrebbe utilizzato alcol e sostanze stupefacenti per costringere le donne alla sottomissione. Attualmente, oltre 120 presunti casi di sfruttamento sessuale sono stati portati all’attenzione delle autorità, rendendo la situazione dell’artista sempre più complessa e delicata.