Il Futuro dell’Intelligenza Economica: AI e Supercomputing in Discussione
Recentemente, la Fondazione Med-Or ha ospitato un workshop intitolato “AI e Supercomputing al servizio dell’Intelligence Economica”, un incontro che ha visto la partecipazione di accademici, esperti tecnologici e rappresentanti del settore industriale. L’obiettivo principale di questo evento è stato quello di esplorare l’importanza crescente dell’intelligenza artificiale (AI) e del calcolo ad alte prestazioni (HPC) nell’analisi dei dati economici e geopolitici.
Il workshop è stato aperto da Marco Minniti, presidente della Fondazione, il quale ha sottolineato l’importanza di una visione strategica condivisa per il “sistema Paese” italiano. Minniti ha evidenziato la necessità di superare l’individualismo creativo, promuovendo strumenti di soft power come quelli offerti dalla Fondazione Med-Or. In un contesto globale dominato da logiche di hard power, ha affermato, è fondamentale investire in progettualità, conoscenza e cooperazione.
Durante il suo intervento, Minniti ha richiamato l’attenzione sulla necessità di instaurare un dialogo strutturato con il Sud globale, evidenziando il potenziale dell’Italia come interlocutore privilegiato in un panorama geopolitico in rapida evoluzione. Ha menzionato l’importanza di istituire osservatori in America Latina e Indo-Pacifico, nonché di rafforzare la presenza in Africa e Medio Oriente, con sedi previste in Kenya e Emirati Arabi.
Un altro relatore di spicco, Emilio Billi, professore alla San José State University e rinomato esperto di AI, ha condiviso una visione unica sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Billi ha descritto come l’AI, un tempo considerata una tecnologia di nicchia, sia diventata un elemento cruciale nella competizione geopolitica globale. Ha spiegato che il salto di paradigma è stato reso possibile dall’aumento esponenziale della potenza di calcolo, che ha superato la soglia del cervello umano, passando da 10^12 a 10^18 operazioni al secondo.
Secondo Billi, l’elemento chiave di questa trasformazione è l’adozione di modelli matematici semplici ma altamente efficienti, insieme all’uso di strutture neurali capaci di apprendere in modo autonomo. Questa evoluzione ha reso l’intelligenza artificiale non solo un campo di studio, ma un potente strumento per l’analisi e la previsione in ambito economico e geopolitico.
In conclusione, l’evento ha messo in luce come l’integrazione di AI e HPC possa rappresentare una risorsa fondamentale per l’analisi dei dati, aprendo nuove strade per l’intelligence economica e la diplomazia tecnologica. La Fondazione Med-Or si conferma così come un attore chiave nel promuovere un dialogo costruttivo e innovativo in un mondo in continua evoluzione.

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