Lunedì 14 aprile, Radio Techete’ dedica due appuntamenti speciali, alle ore 14.00 e alle 22.00, alla figura straordinaria di Roberto De Simone, scomparso il 6 aprile, rendendo omaggio a uno dei protagonisti più emblematici della cultura italiana contemporanea. In questo tributo, sarà trasmessa un’intervista esclusiva condotta da Silvana Matarazzo, registrata durante una delle edizioni del Napoli Teatro Festival, dove il Maestro illustrava le tappe fondamentali della sua carriera legata alla musica e alle tradizioni popolari.
Nato a Napoli nel 1933, De Simone ha intrapreso un percorso di ricerca di straordinaria profondità, dedicandosi con passione allo studio delle tradizioni popolari del sud Italia. Per lui, elementi come i canti rituali, le fiabe antiche, le feste religiose e le liturgie contadine non rappresentavano semplici curiosità folcloriche, ma autentici codici simbolici, capaci di rivelare la continuità tra il passato e il presente. Questo approccio ha permesso di riscoprire e valorizzare pratiche culturali che rischiavano di essere dimenticate.
Tra le sue imprese più memorabili, si annovera la fondazione, nel 1967, della Nuova Compagnia di Canto Popolare, attraverso la quale restituì dignità a un repertorio musicale tradizionale spesso trascurato. Tale iniziativa rappresentò un punto di svolta per la conservazione e la diffusione di un patrimonio culturale prezioso e unico.
Nel corso della sua carriera, De Simone ha trovato nel teatro musicale il luogo ideale per esprimere appieno la sua visione artistica. Tra le sue opere più celebri spicca “La gatta Cenerentola”, un’innovativa reinterpretazione della fiaba di Giambattista Basile, che debuttò con enorme successo al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1976. Questo capolavoro fu seguito da altre produzioni di grande rilievo, come “Mistero napoletano” e “L’Opera buffa del Giovedì Santo”, che consolidarono la reputazione del Maestro come autore e regista di straordinario talento.
Oltre alla sua attività creativa, Roberto De Simone ricoprì ruoli istituzionali di primo piano, come quello di direttore artistico del Teatro San Carlo e di direttore del Conservatorio San Pietro a Majella. A quest’ultimo lasciò in eredità un vastissimo archivio di documenti e materiali rari, comprendente circa duemila pezzi unici, testimonianza del suo impegno instancabile per la preservazione della memoria culturale.
Autore anche di importanti studi scientifici, De Simone analizzò con rigore accademico il teatro sacro e le forme musicali della tradizione mediterranea, dimostrando come la memoria non sia solo una finestra sul passato, ma anche una fonte di ispirazione per il futuro. Questo lascito intellettuale e artistico rappresenta un patrimonio inestimabile per le generazioni presenti e future.
Radio Techete’, con questa iniziativa, non solo celebra uno dei più grandi interpreti della cultura italiana, ma invita il pubblico a scoprire e riscoprire l’immenso valore dell’opera di Roberto De Simone, una figura che ha dedicato la sua vita a preservare e reinterpretare le radici profonde della nostra identità collettiva.