Lunedì 14 aprile, alle ore 21.10 su Rai Storia, si conclude il viaggio epico di “Cronache eroiche: Eneide”, narrato con maestria da Cristoforo Gorno. Il programma, ispirato al celebre poema di Virgilio, ci accompagna nell’ultima tappa di un racconto che intreccia miti, profezie e destini, delineando il cammino di un eroe verso la fondazione di un nuovo popolo.
La puntata precedente si era soffermata sulla prima metà dell’opera, descrivendo il lungo e pericoloso peregrinare di Enea. Dopo essere fuggito dalla città di Troia devastata dalle fiamme, l’eroe affronta un viaggio tormentato nel Mediterraneo, segnato da tempeste e insidie. Tra i momenti più significativi, la sua permanenza a Cartagine, dove resiste alla seduzione della regina Didone, e la visita alla Sibilla di Cuma, che lo guida nel regno dei morti. Ogni passo del suo cammino è guidato da oracoli, presagi divini e ineluttabili ordini del destino, ma anche perseguitato dalla maledizione di Didone, che si toglie la vita per lui.
Finalmente, dopo un lungo e faticoso viaggio, Enea punta la prua verso il Lazio, la sua meta finale. Tuttavia, il percorso non è privo di ostacoli. Giunto presso un ampio golfo riparato lungo la costa italiana, l’eroe si ferma per compiere un rito funebre: la sua anziana nutrice, Caieta, spira durante la sosta. In suo onore, il luogo in cui viene sepolta prenderà il nome di Gaeta, perpetuando così la sua memoria.
Terminati i riti funebri, Enea riprende il mare, deciso a evitare ogni ulteriore pericolo. Teniendosi a distanza dall’isola della maga Circe, riesce a superare anche questo ultimo ostacolo. Finalmente, approda sulle coste del Lazio, dove lo attendono nuove sfide e un destino già segnato dagli dèi. Qui, l’eroe incontrerà la sua futura sposa e sarà chiamato a combattere una guerra decisiva, gettando le basi per la nascita di un popolo predestinato a grandi imprese.
Con l’approdo sulle coste italiane, inizia la seconda parte dell’Eneide, che racconta il compimento del destino di Enea: non solo il fondatore di una nuova civiltà, ma l’artefice del mito alla base della futura Roma, destinata a governare il mondo. Un racconto che mescola epica e storia, mito e leggenda, e che trova nella narrazione di “Cronache eroiche” un’interpretazione avvincente e profonda di un classico immortale.