Connect with us

Published

on





Un nuovo capitolo di amicizia tra Italia e Regno Unito, il tour di Re Carlo III e Camilla

Siamo stati testimoni di giorni intensi, pieni di slanci simbolici, abbracci inattesi e passaggi solenni. A dire il vero, non ci aspettavamo un carico emotivo così coinvolgente. Quando si è parlato di una visita di Stato in Italia da parte di Re Carlo III e della Regina Camilla, pensavamo a qualcosa di formale, di rigido. E invece ci siamo ritrovati davanti a un viaggio che ha miscelato storia, attualità e sorrisi a stretto contatto con la gente. Un itinerario tra Roma e Ravenna che, oltre a rinforzare i rapporti tra i nostri due Paesi, ci ha fatto respirare un senso di vicinanza e calore.

Forse lo sentite anche voi, quel senso di stupore che ci rimane addosso pensando alle migliaia di persone dietro le transenne. Ai saluti scambiati, ai riferimenti culturali e all’affetto mostrato dai sovrani britannici. Non si è trattato di un semplice passaggio formale. Lo abbiamo visto con i nostri occhi: c’è stata voglia di incontrarsi e mettersi in gioco, dal discorso storico davanti al Parlamento fino alla passeggiata tra i mosaici bizantini. Proviamo a riannodare i fili di questi quattro giorni di visita, riorganizzando in maniera del tutto personale ciò che abbiamo vissuto. E vogliamo condividere con voi ogni dettaglio, quasi come se fossimo ancora lì, mescolati tra la folla.

Ravenna come tappa finale: un bagno di folla inaspettato

Vogliamo partire dalla fine. Succede spesso, no? Si guarda alla conclusione e da lì, si srotola la matassa per tornare indietro. L’ultima fermata di Carlo III e Camilla in terra italiana è stata Ravenna, città che di solito si immagina tranquilla, serena, quasi un gioiello discreto e lontano dalla mondanità tipica della capitale. Invece, il 10 aprile 2025, abbiamo assistito a un momento straordinario: la coppia reale, proveniente da Roma in aereo, è atterrata a Forlì per poi raggiungere Ravenna su quattro ruote. Nel centro storico, migliaia di persone li attendevano con bandierine tricolori e Union Jack sventolanti. Voi potete immaginare lo stupore di una città che, proprio in quell’istante, celebrava anche l’80º anniversario della Liberazione della provincia dal nazifascismo?

È stato come unire la memoria storica al presente, in un saliscendi emotivo di quei valori che accomunano Italia e Regno Unito da tanto tempo. Le parole d’ordine che abbiamo colto erano: rispetto, condivisione, ricordo. E sì, anche festa. Tanta festa. Il re e la regina hanno salutato tutti, facendo deviazioni dal percorso per stringere mani e scambiare parole gentili, protetti dalla scorta ma sempre aperti al contatto umano.

Un omaggio a Dante che ci ha commosso

Uno dei momenti più intensi l’abbiamo vissuto presso la Tomba di Dante. Cercate di immaginare la scena. Carlo III e Camilla a pochi passi dal sepolcro del Sommo Poeta, immersi in un silenzio quasi sacrale, seguiti da bambini che declamano versi della Divina Commedia con vocine sottili, tremanti per l’emozione. Attorno a noi, un sole caldo, tipicamente primaverile, si infilava tra i palazzi storici di Ravenna, creando un’atmosfera sospesa. Davvero, noi respiravamo l’eco della grande letteratura italiana e sentivamo, con tutta la pelle, il rispetto sincero mostrato dal re.

Ha colpito tutti il fatto che Carlo, notoriamente appassionato di arte e cultura, abbia ascoltato attentamente la preghiera di San Bernardo recitata da un’attrice locale. Non c’è stata fretta, non c’è stato stress di calendario. Sembrava che ogni parola dantesca risuonasse con forza. In quell’istante, abbiamo percepito una specie di ponte immaginario tra due tradizioni: l’amore inglese per i capolavori italiani e la fierezza tutta nostra di custodire un patrimonio poetico ineguagliabile.

Camilla e Byron: un legame letterario

Mentre Carlo si addentrava tra i mosaici bizantini di San Vitale e del Mausoleo di Galla Placidia (dove pare si sia fermato più a lungo del previsto, rapito dalle tessere dorate che brillano alla luce), Camilla si è diretta a Palazzo Guiccioli, un luogo che custodisce cimeli del poeta inglese Lord Byron. Sapete, lei è da sempre impegnata nel promuovere la lettura e la tappa ravennate si è rivelata perfetta per celebrare quest’anima letteraria. Ci è piaciuto vedere la regina interessarsi ai manoscritti antichi, sfiorare l’anello dell’amante di Byron e scambiare parole con i curatori del museo. Prima di congedarsi, ha pure lasciato in dono una selezione di libri in inglese a scuole e biblioteche locali: un gesto concreto per sottolineare come la cultura possa unire i popoli in profondità.

Il Consiglio Comunale e la memoria della Liberazione

Forse lo sapete già, magari qualcuno no, ma l’ultimo giorno di visita era anche l’anniversario della Liberazione di alcune zone romagnole dalle truppe nazifasciste. Una data importante, di quelle che non puoi dimenticare: era il 10 aprile del ’45, e quei giorni ce li hanno raccontati cento volte i nostri nonni, con tutta la rabbia, il sollievo, le lacrime di allora. Quella mattina, nel Palazzo Comunale, ci siamo trovati davanti Sergio Mattarella, serio e commosso come al solito, con gli occhi che dicevano più di qualsiasi parola.

Sentire ricordare il coraggio dei soldati britannici, quelli che erano venuti fin qui per aiutarci quando tutto sembrava perso, è emozionante. E se chiudi gli occhi riesci quasi a immaginarli, quei ragazzi lontani da casa, così giovani e così coraggiosi, che forse non sapevano nemmeno dove fosse Ravenna sulla mappa. Ma erano qui, con noi, e Carlo lo sa bene. Ecco perché le sue parole in italiano, un po’ incerte e un po’ vere, ci hanno fatto tremare il cuore.

Vedere Carlo III onorare la memoria di soldati e civili ci ha scaldato il cuore e le parole in italiano pronunciate dal re – con un accento imperfetto ma sincero – sono risuonate come un omaggio profondo. L’abbraccio tra lui e Mattarella, alla fine, non era affatto programmato nel rigido protocollo: eppure è accaduto, spontaneo, commovente. Noi lo consideriamo un segno di quell’amicizia che si rinnova, uno sguardo al passato per costruire il futuro.

Un festival enogastronomico come congedo

Dopo tutto questo, i reali non se ne sono andati senza un’ulteriore immersione nella cultura locale. Nella piazza principale di Ravenna, era stato allestito un piccolo festival gastronomico dedicato proprio ai prodotti tipici dell’Emilia-Romagna e alle specialità britanniche. Lì, tra salumi, formaggi e qualche goccia di ottimo whisky scozzese, Carlo e Mattarella hanno brindato con un insolito abbinamento di Parmigiano Reggiano e single malt. Un colpo d’occhio, ve lo assicuriamo, che non capita ogni giorno. E Camilla? Si è persino messa ai fornelli (anzi, al mattarello) per tirare la sfoglia e chiudere i cappelletti. Una scena quasi surreale: la Regina d’Inghilterra, abile con la pasta all’uovo, incoraggiata dallo chef Massimo Bottura.

Solo in seguito, verso le 16, Carlo e Camilla hanno lasciato Ravenna diretti all’aeroporto, mentre la folla li salutava con bandiere e cori. Noi siamo rimasti lì, frastornati e felici. Crediamo che questa conclusione trasmetta bene lo spirito di un viaggio che non ha voluto rimanere chiuso nei confini del protocollo. Prima di procedere al racconto cronologico inverso, cerchiamo di prendere fiato e guardare a come è iniziata tutta questa avventura.

L’arrivo a Roma: solenni onori militari e un gelato tra i vicoli

Facciamo un salto indietro. Il 7 aprile 2025, Re Carlo III e Camilla atterrano all’aeroporto di Ciampino, accolti dal classico tappeto rosso, dalle bandiere e dalla banda che intona gli inni nazionali. C’è anche l’ambasciatore britannico Ed Llewellyn, quello italiano Inigo Lambertini e una delegazione governativa guidata dal Cerimoniale diplomatico. È la prima volta che Carlo visita ufficialmente l’Italia da sovrano e si sente tutta la solennità del momento. Ma la stanchezza del lungo viaggio non sembra rallentarlo: a 76 anni, con qualche problema di salute recente, decide comunque di affrontare un tour intenso. E noi, ancora una volta, ci stupiamo della sua energia.

La deposizione della corona all’Altare della Patria

Il giorno seguente, 8 aprile, si apre con le cerimonie ufficiali al Quirinale. Il Presidente Sergio Mattarella riceve i reali con tutti gli onori: un protocollo quasi da manuale, che si conclude con l’omaggio ai caduti davanti al Milite Ignoto. Che colpo d’occhio, però, quando si sono levate in volo insieme le Frecce Tricolori italiane e le Red Arrows britanniche. A Piazza Venezia, l’aria risuonava del rumore dei jet, mentre nel cielo si mescolavano strisce colorate di fumo rosso, bianco e verde. Una perfetta sintesi del rapporto di alleanza tra i due Paesi, che negli anni si è mantenuto saldo anche attraverso momenti difficili della storia europea.

Immergersi nell’arte: Colosseo e studenti festosi

Nei pomeriggi a Roma siamo stati testimoni di qualcosa che non ti aspetti da un re. Carlo, che lo sappiamo tutti quanto sia fissato con l’arte, era lì dentro al Colosseo, proprio lì, con Alberto Angela che gli spiegava ogni angolo, ogni crepa. Lui ascoltava, annuiva, indicava e noi lì, a guardarli da lontano pensando che fosse una scena quasi normale, come quando vai in giro con un amico che sa tutto di tutto e tu lo segui incantato, cercando di non perdere nemmeno una parola.

E poi c’era Camilla. Lei aveva quell’aria di chi non vuole stare lì solo per fare presenza, no no, si vedeva che voleva capire, sentire, immergersi dentro quelle storie lontanissime, quelle delle donne romane che mica avevano le stesse libertà delle signore di corte. Insomma, era curioso vedere il re fermarsi davanti ai pannelli che raccontavano di restauri, mattoni e secoli passati, e Camilla che con occhi accesi, un po’ commossa, sembrava davvero voler capire com’era la vita di quelle donne che non hanno mai avuto voce nella Storia.

Ma non è tutto. Ancor prima di entrare, la coppia si è fermata a chiacchierare con un gruppo di studenti di scuole britanniche a Roma. Un incontro gioioso, tra selfie veloci e qualche scambio di battute in inglese. Ci ha strappato un sorriso vedere come Camilla rispondesse ai bambini con pazienza, chiedendo di loro, del loro vissuto a Roma, delle differenze rispetto al Regno Unito. Quasi un piccolo bagno di folla, in un contesto carico di storia millenaria.

Una serata informale tra alberi e solidarietà

Nella stessa giornata, i sovrani hanno varcato il cancello di Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico. Lì, in un’atmosfera più rilassata, hanno incontrato la comunità inglese residente in Italia: imprenditori, accademici, artisti. Davvero, chiunque si muova tra i due Paesi, in qualche modo, ha trovato un riferimento in quell’incontro. Carlo, che da sempre si batte per la tutela dell’ambiente, ha piantato un alberello di pioppo, donato da Mattarella, nei giardini della Villa. Ha scherzato, dicendo che spera di vivere abbastanza per vederlo crescere sul serio. È un’immagine che ci ha colpito. Non tanto per il gesto in sé, ma per la spontaneità di quell’auspicio.

Nel parco, inoltre, esperti della sua Circular Bioeconomy Alliance gli hanno mostrato studi su specie invasive e riforestazione. Carlo era attentissimo, facendo domande su come si possano monitorare i cambiamenti climatici nelle aree urbane. Nel frattempo, Camilla si è soffermata a chiacchierare con il personale, apprezzandone il lavoro quotidiano e mostrando la sua tipica curiosità per ogni dettaglio organizzativo. Una chiusura di giornata tra chiacchiere, sorrisi e un leggero vento serale che accarezzava i giardini della residenza.

Il discorso a Montecitorio: un momento “storico” davvero

Se si parla di discorsi storici, di solito pensiamo a quei comizi che restano nella memoria collettiva. Ebbene, il 9 aprile 2025, Carlo III ha parlato di fronte al Parlamento italiano riunito in seduta comune. Non era mai successo che un monarca britannico, in veste di capo di Stato, prendesse la parola nell’Aula di Montecitorio. Ma non è stato solo questo a renderlo memorabile: Carlo ha scelto di farlo proprio nel giorno del ventesimo anniversario di nozze con Camilla, toccando temi profondamente legati al rapporto fra Italia e Regno Unito.

Ha iniziato con un italiano piuttosto chiaro, accogliendo un applauso generale e poi si è concesso la sua lingua madre per il cuore del discorso. Ha ricordato l’influenza culturale italiana su Shakespeare, i momenti drammatici della Seconda guerra mondiale e l’eroismo della Resistenza. Ha citato Giovanni Falcone, ricordando la visita di Elisabetta II a Capaci subito dopo l’attentato, e ci è sembrato davvero che l’Aula fosse percorsa da un brivido, testimoniato dalla standing ovation dei parlamentari.

Forse la parte che più ci ha colpiti è stata la chiusura: “E poi uscimmo a riveder le stelle,” ha detto in italiano, citando Dante e tirando in ballo quell’idea di speranza dopo le difficoltà. Un messaggio potente, se pensiamo al contesto geopolitico attuale, con la guerra in Ucraina e tante altre tensioni globali. È stato un invito a stringere ancora di più la collaborazione tra i nostri due Paesi, nonostante le divergenze e le complessità. Non è un segreto che Regno Unito e Italia condividano sfide su vari fronti, dalla sostenibilità all’innovazione tecnologica, dalla difesa comune ai flussi migratori. Abbiamo percepito la sua volontà di ricordarci: siamo tutti europei, nonostante la Brexit e i confini politici.

Dividersi i compiti: ambiente e istruzione

Quella mattina, mentre Carlo si confrontava con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulle sfide bilaterali, Camilla si dedicava a un programma tutto suo, visitando una scuola elementare della capitale. Nei corridoi decorati con disegni e cartelloni, la regina ha ascoltato letture di fiabe, parlando con insegnanti e bambini, regalando sorrisi e parole di incoraggiamento sull’importanza della lettura. Lei lo ha detto chiaramente in altre occasioni: la cultura deve essere accessibile, amata e praticata, fin dall’infanzia.

In contemporanea, Carlo partecipava a una tavola rotonda su ambiente ed energia pulita nel quartiere Testaccio, dentro gli spazi riqualificati dell’ex Mattatoio. All’incontro c’erano esperti e lo stesso Presidente Mattarella. L’idea era di discutere le possibili sinergie su progetti ecologici e scambi di know-how tra Italia e Regno Unito. L’attenzione di Carlo per le questioni ecologiche è nota e non ha perso occasione per ribadire che siamo davanti a una sfida epocale, che richiede collaborazione globale.

Una passeggiata e un gelato: la Roma informale di Carlo e Camilla

Al termine del discorso in Parlamento, i sovrani hanno sorpreso tutti. Hanno deciso di farsi una passeggiata a piedi per le strade del centro. Senza avvisare troppo, così, all’improvviso, scortati ma comunque abbastanza vicini ai passanti. Come fa un re a camminare tra la folla di Roma? Ve lo diciamo noi: con un sorriso e qualche parola gentile. Qualcuno in strada ha persino offerto loro un fiore, altri scattavano foto increduli. E poi, all’angolo di una gelateria, ecco la sosta più gustosa dell’intera giornata: Carlo e Camilla che assaggiano un cono alla crema. Sembravano divertiti, un po’ come due turisti in vacanza. Un flash da ricordare, assolutamente.

L’incontro con il Papa: un gesto di reciprocità e stima

Quella sera del 9 aprile ci sembrava già piena, fitta di incontri e cose ufficiali, ma poi… poi è successo qualcosa che non era neanche sicuro succedesse. Papa Francesco, che sapete tutti stava ancora poco bene, ha voluto vederli lo stesso, Carlo e Camilla. E noi ci siamo ritrovati a immaginare quest’incontro così delicato, così intimo. Lì, a Casa Santa Marta, senza telecamere, senza clamore. Una cosa breve, sì, venti minuti appena, ma a volte bastano davvero pochi minuti per sentirsi vicini.

E allora il Papa ha augurato loro ogni felicità, per quei vent’anni di matrimonio che cadevano proprio quel giorno. E Carlo e Camilla, con quel sorriso un po’ timido, un po’ commosso che ci siamo abituati a riconoscere, hanno detto qualcosa come “stia bene, rimetta presto forza.” Non erano frasi fatte, era proprio quel genere di parole che dici quando vuoi bene a qualcuno, anche se magari non lo conosci così bene, però senti che un filo vi lega.

Questo filo, stavolta, era ancora più forte, perché dai, diciamocelo chiaramente: vedere il capo della Chiesa cattolica che abbraccia il re d’Inghilterra è qualcosa che ti lascia lì, un attimo sospeso, a pensare. Carlo lo aveva già visto nel 2019 e poi ancora a Londra per i funerali di Elisabetta, ma questa volta c’era un qualcosa in più, quel sentire comune che dice “siamo qui insieme, cerchiamo di fare qualcosa di buono per il mondo.” In tempi come questi, forse, ci serve proprio questo.

Il banchetto di Stato al Quirinale: formalità e battute fuori protocollo

Poche ore dopo l’incontro papale, la coppia reale si è diretta al Palazzo del Quirinale per il banchetto ufficiale. Stavolta, l’atmosfera era più solenne. Nel Salone delle Feste, circa 150 invitati di alto profilo (figure istituzionali, personaggi della cultura e imprenditori di prestigio) attendevano i reali. Il Presidente Mattarella, nei suoi saluti, ha ricordato la lunga storia di rapporti bilaterali tra i nostri Paesi, sottolineando come i valori democratici che condividiamo siano un solido collante.

Carlo, da parte sua, ha stupito tutti con un’uscita ironica: “Grazie, signor Presidente, per aver organizzato questa cena romantica a lume di candela giusto nel giorno del nostro anniversario.” Una battuta, certo, ma che ben riassume il tono disteso della serata. Menù di classe, con tanto di verdure biologiche dall’orto presidenziale e spigola al sale come piatto principale. Brindisi con spumante italiano, foto ufficiali, strette di mano. In quei momenti, ci pareva di respirare un’aria di reciproca ammirazione. Carlo ha anche fatto un piccolo elogio a Mattarella, definendolo “il più longevo” presidente italiano, un modo carino per riconoscere la continuità istituzionale che tanti ci invidiano.

Verso il Nord: il volo dalla capitale alla Romagna

Dopo tre giorni romani così pieni, Carlo e Camilla non avevano ancora finito. La mattina del 10 aprile, la coppia è salita su un jet privato, diretta in Emilia-Romagna. Noi non sapevamo se attendere uno stile più soft, magari un rapido saluto. Invece si è rivelata una giornata entusiasmante – come abbiamo già raccontato: atterraggio a Forlì, spostamento a Ravenna, folla e celebrazioni. Quel legame tra la Romagna e il Regno Unito affonda le radici nella storia della Seconda guerra mondiale, e possiamo dire che la visita reale ha voluto ricordare tutti quei giovani soldati, italiani e britannici, che hanno combattuto fianco a fianco sul nostro suolo.

Raccontare questi quattro giorni ci fa sentire come se avessimo sfogliato un album di foto che mescola momenti istituzionali e scatti presi al volo: il discorso di fronte al Parlamento, gli incontri con studenti, l’emozione a Ravenna. Ci ha dato l’idea di un messaggio forte: Italia e Regno Unito condividono valori e obiettivi comuni. Basti pensare alla difesa dell’Ucraina, alla volontà di stabilizzare l’Europa di fronte a conflitti e incertezze, agli sforzi sulla sostenibilità ambientale, al progetto congiunto per lo sviluppo di un caccia militare di nuova generazione. Non è retorica, perché tutto questo emerge dai fatti, dalle parole del re, dai sorrisi di Camilla mentre si confronta con la gente.

Le reazioni della stampa italiana

I media nazionali hanno parlato di un re “molto più empatico e politico” del previsto. La Repubblica ha sottolineato il modo abile in cui Carlo ha miscelato riferimenti colti – Shakespeare e Dante – e tematiche popolari. Il Corriere della Sera ha evidenziato la capacità del sovrano di muoversi da statista europeo, pur essendo monarca di un Paese che ha scelto la strada della Brexit. E poi la citazione di Falcone, l’omaggio alla Resistenza, la menzione delle Frecce Tricolori e delle Red Arrows insieme: momenti che hanno toccato la sensibilità di un Parlamento spesso diviso, ma che in quella circostanza si è unito in un unico applauso.

Le reazioni della stampa britannica

Oltre Manica, la BBC e il Times hanno raccontato con orgoglio la calorosa accoglienza italiana, celebrando un re che ha saputo parlare italiano in Aula e confrontarsi con i vertici politici e culturali del nostro Paese. The Guardian ha posto l’accento sul valore geopolitico del viaggio, in un periodo in cui il Regno Unito mira a rafforzare le relazioni con gli alleati europei. Hanno anche esaltato l’incontro con Papa Francesco, considerandolo un tassello simbolico di riconciliazione, data la storia delle due confessioni cristiane. E c’è stato un certo clamore per le scene più “leggere,” come il gelato in centro o la passeggiata tra la gente a Ravenna.

L’entusiasmo locale

In Emilia-Romagna, giornali come Il Resto del Carlino hanno pubblicato pagine intere di fotografie e titoli che gridano: “Una visita che entra nella storia di Ravenna.” Gli abitanti hanno risposto con calore genuino, e molti raccontano con emozione di aver stretto la mano a Carlo o a Camilla. Alcune signore anziane hanno parlato di un evento mai visto in città, un vero e proprio bagno di folla. Se a Roma si è percepito un clima più istituzionale, a Ravenna si è creato un mix di festa popolare e celebrazione storica.

Domande aperte sul futuro

Che cosa resterà di questo tour? Boh, a dirla tutta, non lo sappiamo mica così bene nemmeno noi. Magari resterà solo qualche ricordo un po’ sbiadito, qualche foto sul telefono o un video un po’ mosso fatto mentre Carlo e Camilla passavano lì vicino. Però, ecco, stavolta ci è sembrato che qualcosa di diverso ci fosse davvero. Abbiamo sentito un orgoglio strano, una sensazione bella, vera. Tipo quando ti rendi conto che qualcuno ci tiene sul serio a ciò che dici e pensi, e non sta lì solo per fare scena. Carlo III che parlava di Europa con quel suo modo gentile, quel suo accento un po’ traballante, ci ha toccato, inutile negarlo.

E poi vedere loro lì, in mezzo a noi, con le facce sorridenti e curiose come quelle di due che sono davvero interessati alla gente comune… beh, ci è piaciuto un sacco. È questo che resta, forse: un po’ di calore, quella sensazione che qualcosa di buono e sincero possa nascere ancora tra noi e loro. Niente di enorme, niente promesse infinite, però qualcosa di vero, sì. E forse, alla fine, è proprio questa la cosa più bella.

Una visita che celebrava anche un anniversario di nozze

Non dimentichiamo un elemento simbolico: i vent’anni di matrimonio di Carlo e Camilla cadevano esattamente il 9 aprile. Forse, a un certo punto, abbiamo anche sorriso all’idea che un re e una regina celebrassero le proprie nozze in giro per l’Italia, tra discorsi alle Camere e incontri con il Papa. È un accostamento singolare, ma in fin dei conti non così strano se consideriamo che la diplomazia spesso si intreccia alla dimensione umana. Carlo lo ha detto chiaramente in Parlamento, con tono ironico: “Spero di non rovinare la lingua di Dante.” Un modo per ridere di sé, un po’ come fanno tanti turisti inglesi che arrivano da noi per la luna di miele o per una vacanza speciale. Il fatto che loro siano sovrani non cambia la voglia di godersi il nostro Paese in un momento per loro significativo.

Piccoli gesti che hanno fatto la differenza

Se ci fermiamo a riflettere, è un viaggio pieno di simboli. L’albero piantato, il coro di bambini davanti alla Tomba di Dante, l’abbraccio col presidente Mattarella, la passeggiata imprevista tra i passanti romani, la sfoglia tirata da Camilla a Ravenna, i riferimenti a Falcone e all’impegno contro la mafia. Ognuno di questi episodi ha una propria piccola “anima.” Da giornalisti (ma soprattutto da esseri umani), abbiamo trovato in questi gesti un senso di calore che non sempre si riscontra nelle visite di Stato. A volte capita di vedere sfilare le auto blu, ascoltare i discorsi formali, prendere nota di frasi diplomatiche di circostanza. Stavolta, però, abbiamo percepito qualcosa di più. Ci è parso che Carlo e Camilla volessero davvero “vivere” questi quattro giorni, lasciando un segno personale.

Anche le istituzioni del nostro Paese hanno avuto parte attiva. Pensiamo al Presidente Mattarella, che ha accolto i reali fin dal primo giorno, accompagnandoli in diversi momenti cruciali, come l’omaggio al Milite Ignoto e il banchetto al Quirinale. O all’idea di invitare Carlo a parlare davanti a deputati e senatori riuniti a Montecitorio, un privilegio concesso a poche personalità di spicco. Senza dimenticare la partecipazione delle forze armate, la presenza costante di rappresentanti del governo e dei ministeri competenti, l’attenzione dei sindaci di Roma e Ravenna, delle autorità religiose e locali. Tutto ha concorso a creare la giusta cornice a un evento di portata non comune.

Uno sguardo ai legami futuri

La visita si è conclusa, ma la scia di emozioni e progetti rimane. Sul piano geopolitico, non è un mistero che la Gran Bretagna stia cercando sponde affidabili in Europa in un momento in cui il continente affronta diverse criticità, da questioni economiche a conflitti internazionali. L’Italia, dal canto suo, punta a mantenere un dialogo stretto con un Paese che resta un interlocutore di primaria importanza, soprattutto in tema di difesa e cooperazione scientifica. L’interesse comune per la transizione ecologica potrebbe portare a collaborazioni in settori come le energie rinnovabili o la tutela delle foreste, temi che Carlo e Camilla non hanno mancato di evidenziare con gesti tangibili.

Un viaggio che ci ha fatto sentire uniti

Se ci chiedete cosa ricordiamo di più di questi quattro giorni, potremmo rispondere in modo sparso, un po’ confuso, magari. Un re che passeggia in centro a Roma e si ferma per un gelato. Una regina che tira la sfoglia in una piazza romagnola gremita. Un discorso in Parlamento che strappa applausi bipartisan. Un omaggio alle vittime del passato, con la deposizione di corone di fiori o l’evocazione dei magistrati antimafia. Il suono di “Romagna Mia” nella piazza di Ravenna, mentre un corteo di curiosi si allunga dietro i sovrani. Il Papa che, nonostante la convalescenza, decide di ricevere Carlo e Camilla, quasi come un atto di amicizia personale verso di loro.

Tutti frammenti che compongono il ritratto di una visita intensa, capace di mescolare protocollo e autenticità, storia e futuro. Speriamo di essere riusciti a farvi respirare il clima, le emozioni contrastanti, la meraviglia della gente comune e l’importanza geopolitica di questo evento. Perché parlare di politica estera non significa rinunciare a un racconto umano. Anzi, è proprio nella fusione di questi elementi che si crea l’interesse genuino. Lo stesso interesse che, siamo certi, porterà i nostri Paesi a cercare nuove occasioni di collaborazione, a battersi per i valori condivisi e a rimanere connessi. Nonostante gli inevitabili cambiamenti della storia.

Questi quattro giorni ci hanno mostrato un volto familiare e cordiale della monarchia britannica, un volto che dialoga con l’Italia e ne apprezza il patrimonio, la gente, la cultura. Noi, dal canto nostro, abbiamo risposto con lo slancio tipico di chi ama l’ospitalità, sperando di aver fatto sentire Carlo e Camilla non ospiti occasionali, bensì amici di lunga data.

Sì, in fondo, uscimmo a riveder le stelle anche noi, con la promessa reciproca di non smettere di collaborare, di costruire ponti, di sognare insieme un’Europa e un mondo più sicuri, più giusti, più consapevoli di ciò che significa vivere sullo stesso pianeta. E in un certo senso, l’albero piantato a Villa Wolkonsky ci ricorda proprio questo: siamo parte di una storia che continua a crescere e chissà, magari saremo qui abbastanza a lungo per vederla portare i suoi frutti.

«In fondo, i confini sono soltanto linee che noi stessi abbiamo tracciato: quando due popoli si guardano negli occhi e decidono di camminare insieme, la storia diventa semplicemente il racconto di una grande amicizia.» (Junior Cristarella)

Animato da un’indomabile passione per il giornalismo, Junior ha trasceso il semplice ruolo di giornalista per intraprendere l’avventura di fondare la sua propria testata, Sbircia la Notizia Magazine, nel 2020. Oltre ad essere l’editore, riveste anche il ruolo cruciale di direttore responsabile, incarnando una visione editoriale innovativa e guidando una squadra di talenti verso il vertice del giornalismo. La sua capacità di indirizzare il dibattito pubblico e di influenzare l’opinione è un testamento alla sua leadership e al suo acume nel campo dei media.

Cerchi qualcosa in particolare?

Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.

Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!

Ultime notizie

Spettacolo13 minuti ago

Capaci: nuove piste mafiose, crisi ucraina, missione papale e raid jihadisti in Africa

Il tragico 23 maggio 1992 è segnato da un episodio che ha profondamente segnato la storia italiana, quando Giovanni Falcone,...

Notizie26 minuti ago

Ad Astra, la barca confiscata alla mafia, diventa simbolo di legalità in memoria di Boris...

La barca a vela Ad Astra della Lega Navale di Castellammare del Golfo assume oggi un nuovo significato, poiché porta...

Notizie37 minuti ago

Sergio Silvestri, collaboratore e chitarrista storico di Vasco Rossi, scomparso a 73 anni

È con profonda tristezza che si apprende la scomparsa di Sergio Silvestri, un collaboratore storico di Vasco Rossi, che ci...

Intrattenimento44 minuti ago

Tempesta d’amore, anticipazioni: dall’incanto delle nozze di Erik e Yvonne al crollo del...

Nelle puntate di Tempesta d’Amore che Rete 4 programmerà da lunedì 26 a venerdì 30 maggio alle 9.45, la brillante...

Notizie48 minuti ago

Trump: decreto per ridurre i prezzi dei farmaci Medicare e imporre negoziazioni

Il recente ordine esecutivo firmato da Donald Trump ha suscitato notevole scalpore nel settore farmaceutico, con l’obiettivo dichiarato di abbassare...

Intrattenimento49 minuti ago

Un posto al sole, anticipazioni UPAS: l’annuncio della fiction in Trentino di Claudia e...

La settimana compresa tra il 26 e il 30 maggio, in onda su Rai3 alle 20.50, porterà nel microcosmo di...

Intrattenimento51 minuti ago

La promessa, anticipazioni: svolta clamorosa al matrimonio di Jana e Manuel, segreti...

Dietro le mura austere della tenuta de “La promessa”, la settimana che va dal 24 al 30 maggio si apre...

Intrattenimento53 minuti ago

The Family, anticipazioni dal 26 al 30 maggio: accuse, alleanze e passioni che riscrivono...

L’appuntamento quotidiano con “The Family”, in onda su Canale 5 alle 16.25, si prepara a un nuovo scossone narrativo nella...

Intrattenimento54 minuti ago

Tradimento, anticipazioni: video-denuncia di Selin, sospetti di Sezai e addio di Oylum...

Con l’avvicinarsi della settimana compresa fra il 24 e il 30 maggio, Tradimento torna nell’appuntamento quotidiano di Canale 5 –...

Intrattenimento59 minuti ago

Ritorno a Las Sabinas dal 26 al 30 maggio: la settimana che riscrive alleanze e verità

Dal 26 al 30 maggio, alle ore 16 su Rai 1, gli spettatori ritroveranno Ritorno a Las Sabinas in un...

Notizie59 minuti ago

Olav Kooij vince la tappa Modena-Viadana al Giro 2025 con la tattica decisiva del Team...

Olav Kooij ha trovato il modo per liberarsi durante la dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025, coronandosi vincitore in una...

Intrattenimento1 ora ago

Beautiful, anticipazioni: Ridge convoca la famiglia e svela la malattia terminale di Eric

Per gli appassionati di «Beautiful» le puntate in onda su Canale 5 dal 24 al 30 maggio (da lunedì a...

Intrattenimento1 ora ago

La notte nel cuore: intrecci sentimentali, rivalità familiari e panorami della Cappadocia...

La nuova soap «La notte nel cuore» — titolo originale «Siyah Kalp» — debutta su Canale 5 domenica 25 maggio,...

Intrattenimento1 ora ago

Martina de Lujan e Petra Arcos costringono Ignacio de Ayala ad abbandonare La Promessa...

Dopo lungo periodo in cui è stato percepito come un “ospite indesiderato” a La Promessa, il conte Ignacio de Ayala...

Notizie2 ore ago

Generali Q1: utile netto +7,6%, performance Danni e Vita e avvio studio vendita Banca...

Nel primo trimestre, Generali ha segnato un inizio d’anno positivo, evidenziando una crescita costante sia nel risultato operativo che nell’utile...

Notizie2 ore ago

Naomi Campbell e Vladislav Doronin: dai lussi di Cannes alle cause da 3 milioni di dollari

La vita di Naomi Campbell è stata costellata di momenti intensi, dall’incontro con importanti personalità fino a eventi che hanno...

Notizie2 ore ago

22 maggio 2025: previsioni astrologiche in amore, lavoro e famiglia da Ariete a Pesci

In questa giornata di giovedì 22 maggio 2025, le energie astrali offrono spunti interessanti per ogni segno, con previsioni che...

Notizie2 ore ago

Lies of P: modalità Butterfly’s Guidance, Awakened Puppet, Battle Memories e Overture...

Nel panorama dei souls-like, dove la sfida è tradizionalmente venerata, un cambiamento significativo sta per scuotere le convenzioni. Lies of...

Notizie2 ore ago

Pacers ribaltano finale a MSG da 14 punti di vantaggio contro i Knicks in overtime

Nel cuore della notte tra mercoledì e giovedì si sono svolte le finali di Eastern Conference dell’NBA, che rappresenta il...

Spettacolo2 ore ago

Angelina Mango incanta a Firenze con Olly e annuncia nuovi progetti personali

In una serata emozionante al Teatro Cartiere Carrara di Firenze, l’incontro con Angelina Mango ha catturato l’attenzione di tutti. La...