Tra memoria e passione: la riscoperta di Ugo Procacci in un documentario d’epoca

Ci siamo spesso domandati come si possa custodire l’anima di un’intera città, specie quando l’acqua invade strade e gallerie, trascinando via opere d’arte secolari. Eppure, nel caos dell’alluvione dell’Arno del 1966, a Firenze è successo qualcosa di straordinario: un gruppo di esperti ha lottato per salvare capolavori in pericolo. Vi è mai capitato di immaginare quanta determinazione ci voglia per affrontare sfide simili?

La forza di un laboratorio

Abbiamo scoperto che, dietro quelle tavole di legno inzuppate e le tele danneggiate, c’era il lavoro meticoloso del Laboratorio del Restauro degli Uffizi. In quell’epoca, guidati dal Sovrintendente alle Belle Arti Ugo Procacci, i restauratori si sono rimboccati le maniche. Hanno unito passione e metodo, salvando un patrimonio che oggi resta simbolo di rinascita.

Forse alcuni di voi non lo sanno, ma esiste un ritratto inedito girato a colori nel 1972 da Massimo Mida Puccini, intitolato Un’ora con Ugo Procacci. È una pellicola davvero preziosa. Oggi, riemerge grazie alla nuova puntata di Mai più trasmessi, in onda mercoledì 26 marzo alle 21.10 su Rai Storia, con il commento di Simona Vanni.

Una mostra emblematica

Nel filmato si ripercorrono le vicende di quei giorni drammatici e si ricorda anche la rassegna “Firenze Restaura” alla Fortezza da Basso, dove nel 1972 si mostrò al mondo un coraggio raro. Ci sembra fondamentale riscoprire certe memorie, perché raccontano non solo i danni di un’alluvione, ma la forza di chi ha deciso di risollevare un’intera città.

Voi cosa ne pensate? Forse è il momento di rimettere insieme i pezzi di questa storia e guardarla con occhi nuovi. Qui non si tratta solo di passato, ma di quella speranza che ci fa proseguire, anche quando tutto sembra perduto.