Bergamo si distingue per un turismo inclusivo e innovativo
Bergamo si pone sempre più come modello di turismo inclusivo, orientato a valorizzare il suo patrimonio artistico e culturale, con un’attenzione particolare verso bambini, anziani e persone con disabilità. Nell’ambito del progetto Bergamo Heritage Lab, sono stati oggi presentati alla stampa, agli operatori turistici e alle istituzioni, una serie di iniziative innovative. L’iniziativa, promossa da Manageritalia Lombardia e dall’Università degli Studi di Bergamo, riunisce competenze accademiche e manageriali per proporre soluzioni turistiche accessibili, sostenibili e creative, con l’obiettivo di mettere in luce il ricco patrimonio della città.
La giornata ha preso il via con i saluti istituzionali di Elisabetta Bani, Prorettrice dell’Università di Bergamo, Antonio Bonardo, vicepresidente di Manageritalia Lombardia, e Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo. Quest’ultimo ha definito i progetti presentati come una “fonte d’ispirazione” e un valido supporto per l’amministrazione cittadina. Ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra studenti, accademici e manager per promuovere una gestione turistica integrata, sostenibile e in grado di posizionare Bergamo come eccellenza sia a livello lombardo che nazionale.
Antonio Bonardo ha espresso il proprio entusiasmo per il progetto, evidenziando come la sinergia tra università e manager favorisca lo sviluppo di proposte innovative, capaci di rendere il patrimonio culturale di Bergamo accessibile e inclusivo. Ha inoltre sottolineato la necessità di unire competenze diverse per rispondere alle esigenze del territorio, esaltando le sue eccellenze e dando nuovo impulso al turismo locale e nazionale.
Secondo Elisabetta Bani, il Bergamo Heritage Lab rappresenta un’importante opportunità per l’ateneo, promuovendo il dialogo e l’innovazione nel settore del turismo accessibile e creativo. La collaborazione tra docenti, studenti e stakeholder pubblici e privati è un elemento chiave per il successo dell’iniziativa.
Un aspetto cruciale del progetto è il rafforzamento della managerialità nelle imprese italiane, un ambito in cui il turismo si dimostra particolarmente carente. In Italia, infatti, si contano solo 0,1 dirigenti ogni 100 dipendenti nel settore turistico, un dato molto inferiore rispetto alla media europea del 2%. Nonostante ciò, il turismo rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia italiana, contribuendo al 10,8% del PIL e al 13% dell’occupazione nel 2024, con prospettive di crescita entro il 2034.
Tre i progetti principali presentati da una rappresentanza di oltre 90 studenti, dottorandi e ricercatori italiani e stranieri coinvolti nel Bergamo Heritage Lab negli ultimi due anni. Le proposte spaziano dall’analisi dettagliata del settore turistico bergamasco alla creazione di percorsi sensoriali e segnaletiche inclusive, fino alla valorizzazione delle peculiarità della Val d’Astino e della Val Brembana. Tra le iniziative, spiccano l’integrazione digitale e il coinvolgimento di comunità locali, aziende agricole ed enti culturali.
Damiano De Crescenzo, coordinatore del gruppo Heritage Lab di Manageritalia Lombardia, ha sottolineato come il progetto miri a mobilitare le migliori competenze per una gestione strategica e manageriale del patrimonio culturale. L’obiettivo è trasformare queste risorse in un motore di crescita e innovazione, valorizzando le professioni del turismo e l’internazionalizzazione, pur rispettando le unicità del territorio.
Tra i progetti più rilevanti, il ‘Tourism Think Tank’ si è concentrato sull’accessibilità delle fortificazioni veneziane di Bergamo, proponendo soluzioni per migliorare l’esperienza di visitatori con disabilità, famiglie e anziani. Tra le proposte, percorsi tattili, audioguide multilingue e trasporti più inclusivi. Il progetto ‘International School Heritage Tourism for All’ ha invece posto l’accento sulla Valle di Astino, elaborando un piano interdisciplinare per migliorarne l’accessibilità fisica e digitale. Infine, ‘Creo-Lab Tourism and Creative Industries’ ha puntato sulla Valle Brembana, proponendo esperienze innovative come un’Escape Room dedicata alle antiche contrade e app interattive per connettere turisti e aziende locali.
La mattinata si è conclusa con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Damiano De Crescenzo, Roberta Garibaldi, Christophe Sanchez e Vittorio Rodeschini. L’attenzione si è focalizzata sulla valorizzazione dei siti UNESCO lombardi, in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra fruizione turistica e conservazione del patrimonio.
Gian Mario Gambirasio, referente per il territorio di Bergamo di Manageritalia Lombardia, ha chiuso l’evento sottolineando il valore del confronto con giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Il Bergamo Heritage Lab si configura così come una piattaforma per lo sviluppo di competenze utili alle imprese locali, in vista del grande appuntamento di Bergamo Next Level 2025.
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