Proteste in Turchia per l’arresto del sindaco di Istanbul
“Cessate di incitare i nostri cittadini e smettete di compromettere l’ordine pubblico”, ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un intervento televisivo. Le sue parole arrivano nel pieno delle manifestazioni in corso in Turchia, scaturite dall’arresto di Ekrem Imamoglu, accusato di corruzione. Imamoglu, esponente del partito di opposizione Chp e figura di spicco nel panorama politico rivale al presidente, è stato momentaneamente sospeso dal ruolo di sindaco di Istanbul. Erdogan ha lanciato un monito: “Se siete innocenti, difendetevi dalle accuse che vi sono state rivolte”.
Le proteste, che hanno avuto inizio il 19 marzo, hanno portato al fermo di oltre 1.100 persone in diverse località del paese. Secondo quanto riportato dal sindacato turco dei giornalisti tramite la piattaforma X, sono stati trattenuti anche nove reporter, tra cui un fotogiornalista dell’agenzia Afp, mentre documentavano le manifestazioni. Un bilancio alternativo fornito dall’organizzazione Mlsa segnala invece il fermo di dieci giornalisti.
Il presidente Erdogan ha poi intensificato il suo attacco all’opposizione, affermando che “alla principale forza politica rivale non può essere affidata la gestione dello Stato, né tanto meno quella dei comuni”. Ha inoltre accusato il Chp di aver ignorato le accuse di corruzione, malversazione e cattiva gestione, preferendo rilasciare dichiarazioni che, a suo dire, rappresentano “le più infondate e vergognose nella storia politica del nostro paese”.
Secondo Erdogan, “lo spettacolo dell’opposizione giungerà inevitabilmente a termine e saranno costretti a fare i conti con il danno arrecato alla nazione”. Ha poi denunciato la trasformazione delle proteste in episodi di violenza pura, promettendo che “i responsabili di questo caos saranno chiamati a rispondere delle loro azioni”.
Nel frattempo, le tensioni non accennano a placarsi. Nuove manifestazioni sono attese in Turchia, con iniziative come il boicottaggio delle lezioni promosso dagli studenti delle principali università di Istanbul e Ankara. Come riportato dall’agenzia Afp, per questa sera è previsto un ulteriore raduno presso gli uffici municipali di Istanbul.
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