Incidente marittimo vicino a Portoferraio: una nave da ricerca si incaglia sugli scogli
Una nave adibita alla ricerca scientifica, la Fugro Mercator, battente bandiera bahamense, è rimasta incagliata nella serata di sabato sulla scogliera del promontorio dell’Enfola, situato nelle vicinanze di Portoferraio. L’imbarcazione era impegnata in operazioni di monitoraggio del fondale marino.
Secondo una prima ricostruzione degli eventi, l’unità navale, con una lunghezza di 42 metri, avrebbe cercato di trovare riparo dalle avverse condizioni meteo. Durante tale manovra, si sarebbe avvicinata eccessivamente alla costa, urtando il fondale poco profondo e arrestando la sua corsa contro la falesia rocciosa presente in quell’area. L’incidente ha causato un’infiltrazione d’acqua nello scafo, inizialmente gestita dall’equipaggio, ma che successivamente ha danneggiato una parte dei motori, provocando un blackout totale dei sistemi di bordo.
Nel corso della notte, la Direzione marittima di Livorno ha coordinato l’intervento della motovedetta CP 805 della Capitaneria di porto di Portoferraio. L’operazione ha permesso di mettere in salvo l’intero equipaggio e il personale tecnico-scientifico, composto da 11 persone di nazionalità diverse. Fortunatamente, tutti i membri risultano in buone condizioni di salute.
Le operazioni di salvataggio sono state particolarmente complesse a causa del blackout che ha colpito la nave, della vicinanza agli scogli e della presenza di una significativa risacca nell’area.
Le cause precise dell’incidente rimangono ancora da chiarire. Le indagini in corso, affidate alla Guardia Costiera, dovranno determinare se l’avvicinamento eccessivo alla costa sia stato causato dai forti venti che hanno caratterizzato la giornata di sabato o da eventuali problemi tecnici al sistema di propulsione della nave.
Questa mattina, presso la sede della Capitaneria di porto di Portoferraio, si è tenuto un incontro operativo. In tale occasione, la società armatrice è stata formalmente diffidata a procedere con la rimozione dell’imbarcazione per motivi di tutela ambientale. Nel corso della riunione sono stati approfonditi i dettagli relativi alle attività necessarie per il recupero della nave. Attualmente, una società specializzata sta conducendo sopralluoghi subacquei preliminari utili alla definizione di un piano operativo per la rimozione dell’unità.
Nel frattempo, i monitoraggi svolti con mezzi aeronavali della Guardia Costiera non hanno evidenziato alcuna traccia di inquinamento marino derivante da eventuali sversamenti di combustibili.
Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!