La Fondazione Giovan Battista Baroni: 350mila euro per 11 progetti innovativi a sostegno della disabilità
La Fondazione Giovan Battista Baroni rinnova il proprio impegno verso le persone con disabilità, destinando un finanziamento di 350mila euro a favore di 11 progetti d’avanguardia nei settori della ricerca scientifica, dell’assistenza e dello sport inclusivo. L’annuncio ufficiale è avvenuto nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi ieri sera presso il prestigioso Circolo Aniene di Roma. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo sportivo, artistico e giornalistico.
In un contesto storico in cui il tema della disabilità assume sempre più rilevanza, l’iniziativa della Fondazione appare più che mai imprescindibile. Secondo Eurostat, nel 2023 una persona adulta su quattro nell’Unione Europea convive con una forma di disabilità. In Italia, i dati Istat evidenziano una crescita costante del numero di alunni con disabilità (+6% nell’ultimo anno) e un incremento pari al 40% nella domanda di servizi sociali rispetto al 2012.
Operativa da oltre mezzo secolo nel territorio di Roma e del Lazio, la Fondazione Baroni ha costruito una solida rete di supporto per le persone con disabilità, investendo complessivamente 8 milioni di euro in iniziative dedicate alla ricerca e alla solidarietà.
Tra i progetti recentemente premiati si distinguono:
- Università di Cassino: sviluppo di un sistema di supporto per le terapie neurologiche rivolte ad anziani con patologie neurodegenerative.
- ItaliaCamp: programma di formazione digitale e inserimento lavorativo per persone con disabilità motoria.
- Fondazione Il Coraggio dei Bambini: creazione di un protocollo riabilitativo personalizzato per bambini affetti da tumori neuro-oncologici.
- Associazione Volontari per il Policlinico Tor Vergata: attivazione dello sportello “S.O.S. Emicrania” per la gestione dell’emicrania cronica.
Per quanto riguarda lo sport inclusivo, l’elenco delle iniziative selezionate include:
- S.S. Lazio Nuoto: il progetto “Vincere senza limiti” mira a potenziare le discipline paralimpiche in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2028.
- Unione Rugby Capitolina: “ImplaccAbili”, un format di rugby che consente il pieno contatto tra atleti con e senza disabilità.
- Circolo Canottieri 3 Ponti: organizzazione della discesa a remi del Danubio 2025, un percorso di 300 km tra Vienna e Budapest con equipaggi misti provenienti da Italia, Austria e Germania.
- GET AUT!: attività motorie per ragazzi con autismo, di età compresa tra 8 e 18 anni, in quartieri romani caratterizzati da bassa accessibilità.
In ambito assistenziale, sono stati premiati i seguenti progetti:
- Fateci Posto: laboratori creativi dedicati ad adolescenti autistici con elevati bisogni assistenziali.
- Orma Italia: supporto terapeutico per famiglie in difficoltà.
- Fondazione Cervelli Ribelli: corsi di ceramica, musica e fotografia per giovani con autismo.
La cerimonia è stata inaugurata dai saluti di Massimo Fabbricini, presidente del Circolo Aniene, e condotta dalla giornalista Greta Mauro. Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Baroni, ha evidenziato: “La nostra indipendenza finanziaria ci consente di operare con determinazione, ma è solo attraverso la collaborazione con istituzioni e realtà locali che possiamo costruire progetti sostenibili. Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano.”
Tra i testimonial presenti spiccano il campione paralimpico di scherma Edoardo Giordan, il direttore editoriale del Messaggero Massimo Martinelli, la velista Caterina Banti (oro olimpico a Tokyo e Parigi), l’attrice Giulia Bevilacqua, la conduttrice Eleonora Daniele, la giovane booktoker Sara Ciafardoni e il giornalista Stefano Buttafuoco.
A quest’ultimo è stato attribuito il Premio Fondazione Baroni al Giornalismo Inclusivo, alla sua prima edizione, per la capacità di narrare con sensibilità le fragilità trasformate in opportunità.
Infine, le targhe “Amici della Fondazione Baroni” sono state consegnate a Caterina Banti, Giulia Bevilacqua, Eleonora Daniele e Sara Ciafardoni, in riconoscimento del loro contributo nel promuovere una cultura basata su inclusione e rispetto.

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