Ventotene e il Manifesto: un segnale di risveglio tra cultura e memoria
Fabio Masi, proprietario della storica libreria Ultima Spiaggia a Ventotene, racconta l’importanza del Manifesto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. Questo documento, simbolo di una visione europea più unita, è al centro di un dibattito che, secondo Masi, merita maggiore attenzione e diffusione. Il libraio esprime preoccupazione per le difficoltà di trasmettere il messaggio del Manifesto, superando le polemiche politiche legate alle recenti dichiarazioni della premier Giorgia Meloni.
“Quando ho appreso dello scontro alla Camera sul Manifesto, sono rimasto stupito e colpito.” Masi, che in quel momento si trovava nella sua libreria di Camogli, racconta di essere stato sommerso da messaggi che lo informavano del dibattito politico in corso. “Ventotene è tornata a essere al centro del discorso pubblico, ma con toni divisivi che mi hanno rattristato.” Per lui, il Manifesto di Ventotene dovrebbe rappresentare un patrimonio condiviso, non un motivo di conflitto.
Nonostante ciò, la discussione sta portando a un effetto positivo: un crescente interesse verso il Manifesto. “Molti stanno acquistando il libro, mentre altri lo rileggono per comprendere meglio come sia stato strumentalizzato,” afferma Masi. Il Manifesto, che ha raggiunto il tredicesimo posto tra i libri più venduti su Amazon, evidenzia un rinnovato interesse per i suoi contenuti e il messaggio europeo che trasmette.
Riflettendo sul legame tra Ventotene e l’Europa, Masi sottolinea come l’isola stia lentamente recuperando la sua identità storica. “Negli anni ’80, molti isolani tendevano a nascondere la loro storia legata al confino politico,” spiega. Luoghi significativi come i cameroni, le mense e le botteghe, dove prese forma lo spirito europeo del Manifesto, sono stati abbattuti, e oggi manca sull’isola un museo o un percorso dedicato ai confinati. “C’è ancora tanto da fare per valorizzare questa storia.”
Un ulteriore problema è rappresentato dalla scarsa diffusione del Manifesto in Europa. “In molti Paesi non esistono traduzioni locali del documento,” sottolinea Masi. “Un tedesco può leggerlo online, ma non trovare una copia cartacea nella sua lingua.” Solo di recente, edizioni in inglese e francese sono state rese disponibili. Per Masi, è necessario intensificare gli sforzi per dare maggiore visibilità al Manifesto.
Commentando il flash mob organizzato dal Partito Democratico a Ventotene, Masi lo definisce un’iniziativa valida, ma invita a fare di più. “Non basta un evento isolato; occorre lavorare costantemente sul messaggio del Manifesto,” afferma. Secondo lui, sarebbe importante istituire un appuntamento annuale sull’isola, coinvolgendo la sinistra italiana ed europea, per promuovere una riflessione collettiva sul futuro dell’Europa.
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