Ascolti tv, boom per ‘Il Sogno’ di Benigni su Rai1 con 28,1%
‘Il Sogno’ con Roberto Benigni, in onda ieri su Rai1, è stata la trasmissione più seguita tra quelle del prime time. Il programma ha interessato 4.396.000 spettatori pari al 28,1% di share.
Benigni ha celebrato l’Ue. “L’Unione Europea è un sogno, un’emozione. Ed è l’unico custode della democrazia”, ha detto, presentandosi come “europeista estremista” per esaltare “un progetto, un sogno, una speranza”. L’attore si è soffermato ampiamente sul Manifesto di Ventotene, proprio nella giornata in cui il documento è stato citato alla Camera dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tra le polemiche.
Va a Canale 5 il secondo posto del prime time con ‘Lo Show dei Record’ che ha conquistato 1.707.000 spettatori e l’11,9% di share mentre Rai3 con ‘Chi l’ha Visto?’ ha totalizzato 1.529.000 spettatori e il 9,6% di share. Fuori dal podio troviamo Italia1 con ‘Red’ con 1.049.000 spettatori (6,2% share) e Rai2 con ‘The Equalizer 2 – Senza perdono’ con 1.039.000 spettatori (6,1% di share).
A seguire: Rete4 con ‘Fuori dal Coro’ (746.000 spettatori, 5,6% share); La7 con ‘Una Giornata Particolare’ (538.000 spettatori, 3,4% share), Tv8 con ‘4 Ristoranti’ (338.000 spettatori, 2,3% share) e Nove con ‘Confusi e felici’ (219.000 spettatori, 1,3% share).
In access prime time ‘Affari tuoi’ su Rai1 si conferma leader con 6.268.000 spettatori (30,8% share) mentre Canale 5 con ‘Striscia la Notizia’ ha radunato 2.672.000 spettatori (13,2% share).

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Notizie
Le italiane eccellenti: simbolo di competenza e innovazione

Le donne italiane non rappresentano solo sfide e discriminazioni, ma incarnano soprattutto eccellenza, abilità e innovazione. Questo è il messaggio centrale emerso nel corso dell’evento “Storie di Italiane Eccellenti”, organizzato dalla senatrice Cinzia Pellegrino e ospitato presso il Senato. L’iniziativa ha reso omaggio a figure femminili straordinarie che, grazie al loro impegno, hanno contribuito all’evoluzione del Paese, dimostrando come la forza delle donne sia un elemento cardine del progresso italiano.
Tra le personalità premiate, spiccano nomi illustri come le conduttrici televisive Veronica Maya e Licia Colò, la giornalista Rosanna Cancellieri, Rosa Santamaria Maurizio, Chief People Officer del Gruppo Prada, e Daniela Terribile, senologa e presidente di Komen Italia, oltre all’ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei. Accanto a loro, sono state celebrate le giovani eccellenze provenienti dai settori della scienza, dell’imprenditoria, della cultura e delle professioni, esempi di come talento e determinazione possano vincere pregiudizi e stereotipi.
“Occorre superare la narrazione che vede le donne solo come vittime di discriminazioni e difficoltà,” ha dichiarato la senatrice Pellegrino. “In Italia esistono figure straordinarie che meritano di essere riconosciute per il loro coraggio, la loro competenza e i risultati raggiunti. È indispensabile dare voce a queste storie e celebrarle ogni giorno, non soltanto l’8 marzo. Il cambiamento deve partire da una nuova rappresentazione delle donne nei media, nelle istituzioni e nel mondo lavorativo. Non è sufficiente parlare di parità: bisogna mostrare e valorizzare chi la realizza concretamente con il proprio impegno quotidiano”.
Durante la cerimonia, Rosanna Cancellieri ha espresso un pensiero profondo, sottolineando il valore delle donne che hanno segnato la storia: “Queste figure sono state pilastri della nostra cultura, ma ora tocca a noi fare la differenza guardando al futuro”. Licia Colò, invece, ha rivolto un appello alle donne, invitandole a non perdere mai la speranza: “A tutte coloro che desiderano fare la differenza, dico solo una cosa: non arrendetevi, perché è possibile”.
Il fulcro della serata è stato un messaggio condiviso da tutte le premiate: le donne devono continuare a scegliere e a desiderare un futuro migliore. È proprio attraverso questo desiderio che possono nascere i cambiamenti più significativi. Ogni premiata ha ricevuto una targa commemorativa come simbolo di questo impegno.
L’evento non si è limitato a celebrare i traguardi raggiunti, ma ha rappresentato un invito concreto a modificare la prospettiva. Non più storie di esclusione, ma racconti di successo e conquiste. Perché il talento femminile non necessita di un’unica giornata per essere riconosciuto: esso vive, fiorisce e si manifesta ogni giorno. Va sostenuto, narrato e onorato con continuità.
Cronaca
Comitini dedica il suo auditorium al magistrato Luca Crescente

Il centro direzionale del Comune di Comitini, un piccolo paese della provincia di Agrigento, ha reso omaggio alla memoria del giudice Luca Crescente intitolando il suo auditorium al magistrato originario di Castelvetrano. Crescente, che svolse un lavoro di grande rilievo presso la direzione distrettuale antimafia, si occupò intensamente delle vicende legate alla criminalità organizzata agrigentina. La sua prematura scomparsa, avvenuta all’età di 39 anni nell’agosto del 2003 a causa di un infarto durante una vacanza in Trentino Alto Adige, lasciò un grande vuoto.
La cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione del sindaco Luigi Nigrelli, della vedova Milena Marino e dei figli Marco e Gabriele, che insieme hanno scoperto la targa dedicata al magistrato. Il momento è stato impreziosito dalla Santa Benedizione impartita da don Angelo Burgio, parroco locale. Durante l’evento, Ambrogio Cartosio, ex collega di Crescente e oggi procuratore a Termini Imerese, ha condiviso i suoi ricordi: “Con Luca abbiamo avuto molte conversazioni sulla evoluzione della mafia, spesso davanti al tempio della Concordia durante le pause delle udienze. La sua figura è sempre presente nella mia vita, come testimonia la foto che ci ritrae insieme al termine del processo Akragas, custodita dietro la mia scrivania.”
A ricordare la figura del magistrato è stato anche il procuratore della Repubblica di Marsala, Fernando Asaro, che ha descritto Crescente come un “esempio di uomo e magistrato sereno e sorridente”. Parole di grande stima sono giunte anche dall’ex procuratore di Agrigento, Ignazio De Francesci, che ha sottolineato il valore dell’impegno profuso da Crescente e dai suoi colleghi. La vedova, Milena Marino, ha evidenziato il senso di indignazione del marito davanti alle ingiustizie e ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria: “Luca desiderava cittadini, non sudditi, capaci di esercitare un controllo sociale della democrazia. Sperava che l’efficienza diventasse un parametro di azione, un pensiero che mi auguro venga raccolto dalle nuove generazioni.”
Alla cerimonia hanno preso parte anche il procuratore di Trapani, Gabriele Paci, e i magistrati Ignazio De Francisci e Salvatore Cardinale. L’evento ha coinvolto gli studenti del liceo Martin Luther King di Favara, accompagnati dalla preside Mirella Vella, e quelli del liceo musicale Empedocle di Agrigento, che hanno eseguito brani sotto la direzione del professor Giacomo Consolo. Inoltre, alcune lettere sono state lette dagli alunni dei plessi Leonardo Da Vinci e Ciranni di Comitini.
Numerosi sono stati i messaggi di partecipazione, tra cui quelli inviati dal colonnello dei carabinieri Massimiliano Sole e dai magistrati Lia Sava, Gaetano Paci e Sergio Lari. L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Comitato scientifico del Comune, composto dal sindaco Luigi Nigrelli, Benedetto Raneri, Salvatore Parello e Alfonso Bugea.
Notizie
Eva Grimaldi e Imma Battaglia: una storia d’amore e un passato difficile

Eva Grimaldi e Imma Battaglia, ospiti di Silvia Toffanin a Verissimo nella giornata di sabato 22 marzo, hanno condiviso con il pubblico il racconto della loro relazione profonda, iniziata nel 2019 e suggellata da una unione civile.
Con grande emozione e commozione, le due protagoniste hanno aperto il loro cuore, rivelando di aver vissuto episodi di molestie durante la loro infanzia, segnando indelebilmente le loro vite.
Eva Grimaldi ha deciso di affrontare per prima il delicato argomento, ripercorrendo un episodio che risale a quando aveva solo nove anni: “Frequentavo le scuole elementari. Un giorno, un amico di famiglia mi portò a vedere una casa che stava preparando per me e i miei cari. Mi condusse in una stanza e mi chiese di sedermi sulla rete del letto. In quel momento iniziò a toccarmi le gambe, un gesto che mi sembrò subito assurdo e inappropriato.”
La celebre attrice, visibilmente provata, ha continuato: “Ho cercato di fermarlo, ma non avevo la forza necessaria. Mi portò in bagno, dove iniziò a masturbarsi, costringendomi a guardarlo mentre io, disperata, piangevo senza poter scappare.”
Anche Imma Battaglia ha raccontato di aver vissuto un’esperienza simile, che l’ha segnata nel profondo: “Avevo dodici anni e, anche nel mio caso, il molestatore era un amico di famiglia. Mi portò nel suo studio. Non comprendevo cosa stesse accadendo, ma tutto sembrava strano e terribile.”
Alla domanda di Silvia Toffanin sul motivo per cui queste vicende non siano mai state raccontate, Eva Grimaldi ha spiegato: “Ho trovato il coraggio di parlarne solo quando avevo trent’anni, dopo la morte di quell’uomo. Avevo così tanta paura di lui. Ogni volta che lo incontravo, il suo sguardo mi minacciava. Nemmeno i miei fratelli erano al corrente di ciò che mi era accaduto.”
La coppia ha concluso il racconto con un forte messaggio di sensibilizzazione: “Ricordiamo sempre l’importanza di denunciare. Nessuno dovrebbe affrontare il silenzio di fronte a queste atrocità.”