Proseguono gli attacchi russi in Ucraina, a poche ore dalla telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump. Durante il colloquio, sarebbe stato raggiunto un accordo per interrompere temporaneamente i bombardamenti sulle infrastrutture energetiche ucraine, con una pausa prevista di un mese. Tuttavia, Trump nega che Putin abbia chiesto agli Stati Uniti di fermare la fornitura di armi all’Ucraina, condizione che il leader russo considera essenziale per una tregua.
Il rappresentante speciale di Trump per la Russia, Steve Witkoff, ha dichiarato che i negoziati tra Washington e Mosca riprenderanno domenica 23 marzo in Arabia Saudita.
In un’intervista a “The Ingraham Angle” su Fox News, il presidente americano ha affermato: “Non abbiamo discusso degli aiuti militari degli Stati Uniti all’Ucraina. Non è stato un argomento della nostra conversazione”. Trump ha descritto la telefonata, durata oltre due ore, come “eccellente”, sottolineando che si è parlato di varie questioni legate al raggiungimento della pace. “La guerra non sarebbe mai dovuta iniziare. La Russia si trova in una posizione di vantaggio, con circa 2500 soldati ucraini circondati nella regione di Kursk”, ha aggiunto, reiterando la sua versione secondo cui le truppe di Kiev sarebbero bloccate in territorio russo.
L’Ucraina, dal canto suo, ha smentito queste affermazioni. Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che i militari ucraini stanno combattendo nella regione di Kursk e che l’operazione continuerà fino a quando sarà considerata vantaggiosa. Kiev sembra voler mantenere una posizione strategica nei negoziati, giudicando utile la presenza militare oltre confine.
Durante la notte, le forze armate russe hanno scatenato un’ondata di attacchi, lanciando sei missili balistici e 145 droni Shahed di produzione iraniana contro il territorio ucraino. L’esercito di Kiev ha riferito che 45 droni hanno colpito la capitale. Tra le 12 regioni colpite figurano Kiev, Sumy, Odessa, Poltava, Dnipro e Chernihiv. Nella regione del Donetsk, si segnalano diversi feriti.
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha commentato: “Putin sta giocando. Gli attacchi contro le infrastrutture civili non sono affatto diminuiti dopo questa telefonata, apparentemente significativa”.
Secondo quanto dichiarato da Steve Witkoff a Fox News, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e il Consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz si recheranno nuovamente in Arabia Saudita per proseguire i colloqui sul cessate il fuoco. Witkoff ha spiegato che le negoziazioni inizieranno a Gedda, poche ore dopo l’importante telefonata tra Trump e Putin.
Parlando di una possibile tregua focalizzata sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi strategici nel Mar Nero, Witkoff ha dichiarato: “Credo che questi punti siano stati concordati con i russi. Sono fiducioso che anche gli ucraini accetteranno”.