Scopri le ombre (e le risate) della televisione con ‘Dicono di te’
Ci siamo ritrovati a chiederci: ma quante volte abbiamo sospettato che qualcuno ci sparlasse alle spalle? Forse in ufficio, magari in famiglia o persino tra amici. Ed è proprio questa piccola paranoia quotidiana che permea l’anima di “Dicono di te”, la commedia diretta da Umberto Carteni che Rai 2 trasmette venerdì 21 marzo alle 21.20 in prima visione assoluta. Vi invitiamo a immergervi con noi in un viaggio dove la televisione si trasforma in specchio di nevrosi nascoste, contraddizioni diffuse e, ovviamente, un mare di risate.
Un protagonista pieno di dubbi
All’inizio vediamo Giancarlo, autore tv cinquantenne, convinto di avere tutto: successo, denaro, amore. Lo interpreta Max Giusti, volto popolarissimo che abbina comicità a note di malinconia appena accennate. Fin da subito, ci siamo sentiti vicini a quest’uomo all’apparenza granitico: ci ha ricordato un amico che sfoggia sicurezza, ma che in realtà nasconde paure segrete. Con Giancarlo, però, scoppia il caos quando compare il cugino Bernardo (interpretato da Paolo Calabresi), deciso a convincerlo di possedere un potere soprannaturale: sente ciò che la gente mormora dietro le quinte, spesso con brutalità. Una follia, penserete. E invece questa “follia” si rivela il detonatore perfetto per far esplodere tutto ciò che Giancarlo credeva fosse solido.
L’anima della storia
L’intreccio, prodotto da Rai Cinema e da Marco Poccioni, Marco Valsania per Rodeo Drive, si muove come un meccanismo a orologeria. Giancarlo scopre che i colleghi lo criticano con la stessa lingua affilata di un nemico. Non solo: gli amici di una vita lo tollerano appena e la moglie Elena (interpretata da Ilaria Spada), giornalista in cerca di uno scoop “tosto”, potrebbe perfino tradirlo con un imprenditore milionario. A un tratto, ci siamo detti: come reagiremmo noi, se scoprissimo la dura verità su certe persone? Ecco, Giancarlo sceglie la strada del riscatto, benché impiastricciato di rabbia, gelosia e voglia di vendetta.
Dietro la macchina da presa: Umberto Carteni
Il regista Umberto Carteni non è certo un novellino. Ha iniziato al fianco di grandi nomi come Cristina Comencini, Giuseppe Tornatore, Nanni Loy, Bernardo Bertolucci e molti altri. Ha realizzato spot pubblicitari per brand noti (da Lavazza a Ferrero, passando per Tim e Alitalia) e dal 2008, ha firmato lungometraggi come Diverso da chi? o Studio Illegale. In ogni lavoro, percepiamo un taglio ironico che si mescola a riflessioni più serie. Persino qui, in “Dicono di te”, Carteni approfitta dello humor per farci scoprire quei retroscena poco limpidi che popolano il mondo dei media.
Max Giusti: tra comicità e personaggi memorabili
Max Giusti, classe 1968, ha saputo spaziare con una versatilità sorprendente: è comico, attore teatrale, conduttore radiofonico e imitatore dal talento smisurato. Al cinema, lo ricordiamo in film di Carlo Vanzina e Federico Zampaglione. In televisione, ha condotto programmi cult come Affari tuoi, interpretato l’ispettore Marchetti in Distretto di Polizia e si è cimentato in show serali di grande successo. Ci troviamo sempre a sorridere delle sue parodie, e non ci stupisce che stavolta abbia scelto una commedia in cui la televisione diventa lo scenario perfetto per la satira.
Paolo Calabresi: trasformismo e autenticità
Se c’è un volto capace di passare dalla comicità surreale alla serietà più profonda, quello è Paolo Calabresi. Diplomato al Piccolo Teatro di Milano, si è distinto in opere dirette da registi come Strehler e Ronconi, per poi trovare la sua consacrazione con lo storico ruolo di Biascica nella serie Boris. Lo abbiamo visto anche in Smetto quando voglio e Tutta colpa di Freud. Qui interpreta il cugino Bernardo, trascinando la storia in un territorio in bilico tra creduloneria e cinismo.
Ilaria Spada: fascino e determinazione
Con lei, ci siamo spesso soffermati sul modo in cui riesce a rendere qualsiasi personaggio umano e comprensibile. Dopo aver recitato in fiction di forte richiamo come Don Matteo e Provaci ancora prof!, Ilaria Spada continua a brillare sul grande schermo in commedie leggere ma di impatto. In “Dicono di te” le tocca la parte di Elena, giornalista in cerca dell’occasione che svolti la carriera. Ogni sua scena sprigiona quella frustrazione familiare di chi aspetta il momento giusto per emergere, spesso a scapito del partner.
Un tuffo nelle nevrosi dello showbiz
Forse il punto di forza di “Dicono di te” sta proprio nello sguardo divertito (e un po’ crudele) sul dietro le quinte della televisione mainstream, con capricci, pettegolezzi e segreti che spuntano come funghi. L’opera, di 91 minuti e prodotta nel 2024, non rinuncia a cammei curiosi: compaiono Pupo, Mauro “Platinette” Coruzzi e altri volti noti che arricchiscono l’atmosfera.
Come guardarlo e perché ne vale la pena
Lo vedrete su Rai 2, in prima serata, pronti a interrogarvi: cosa direbbero di noi se avessero lo stesso potere di Bernardo? Forse è proprio questa la forza del film: ci coinvolge in riflessioni profonde senza rinunciare a un tono leggero. Da un lato la commedia, dall’altro l’amarezza di scoprire i pensieri nascosti di chi credevamo fidato.
Vi invitiamo a non perderlo e a farvi contagiare da questa simpatica nevrosi collettiva. Magari, alla fine, rideremo con un pizzico di sollievo, ricordandoci che certe verità, forse, è meglio non ascoltarle. Buona visione!
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