Finanza: raccolta del private equity a 7 miliardi nel 2024, boom del 77%
Il mercato italiano del private equity e del venture capital ha registrato una crescita significativa nel 2024, con una raccolta che ha raggiunto quasi 7 miliardi di euro, segnando un aumento del 77% rispetto all’anno precedente. Secondo l’analisi condotta da Aifi e PwC Italy, la raccolta ha totalizzato 6.673 milioni di euro, di cui 5.906 milioni provenienti direttamente dal mercato. Gli operatori attivi nel fundraising sono passati da 35 a 42 rispetto al 2023. Sul fronte della provenienza geografica dei fondi, il 66% è stato raccolto in Italia, mentre il 34% ha avuto origine da investitori esteri. Tra le fonti principali, i fondi pensione e le casse di previdenza hanno contribuito per il 17% (984 milioni di euro), seguiti dal settore pubblico (16%, 937 milioni) e dai fondi di fondi privati (10%, 577 milioni).
Gli investimenti effettuati dagli operatori nello stesso anno hanno raggiunto un totale di 14.903 milioni di euro, in crescita dell’83% rispetto al 2023. Questo incremento è stato alimentato da un aumento delle operazioni di grandi dimensioni, sia nel settore delle infrastrutture che in quello dei buy out. Nel 2024 sono stati conclusi 10 large deal e 6 mega deal, rappresentando complessivamente il 59% del totale investito (8.833 milioni di euro). In confronto, nel 2023 si erano registrati solo 6 large deal e 4 mega deal, che avevano rappresentato il 36% del totale investito (2.927 milioni di euro). Le operazioni di dimensioni più contenute (small e medium deal) hanno raggiunto un valore record di 6.070 milioni di euro. Complessivamente, il numero di operazioni è leggermente diminuito, passando da 750 nel 2023 a 732 nel 2024, con il venture capital che si è confermato un motore chiave del settore.
Nel segmento early stage (seed, start-up e later stage), si è registrata una diminuzione del 5% nel numero di operazioni (437 rispetto alle 458 del 2023), ma un incremento del 22% nell’ammontare investito, che è passato da 762 a 927 milioni di euro. I buy out si sono distinti, totalizzando 6.530 milioni di euro attraverso 185 operazioni, con un aumento del 19% dell’ammontare e del 9% nel numero rispetto all’anno precedente. Questo segmento ha rappresentato il 44% del totale investito nel 2024.
Gli investimenti in infrastrutture hanno subito una diminuzione del numero di operazioni, scendendo a 39 (-11% rispetto alle 44 del 2023). Tuttavia, l’ammontare investito ha raggiunto 6.162 milioni di euro, rispetto ai 937 milioni del 2023, grazie a operazioni di grande portata. Il segmento expansion, invece, ha visto un calo sia in termini di ammontare investito (695 milioni, –26%) sia nel numero di operazioni (56, –18% rispetto alle 68 del 2023).
Dal punto di vista della provenienza degli investimenti, gli operatori internazionali hanno mantenuto un forte interesse per il mercato italiano, contribuendo al 71% del totale investito nel 2024 (10.645 milioni di euro). Secondo Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi, “il 2024 si caratterizza per il ritorno di operazioni di grandi dimensioni, portando gli investimenti complessivi a 15 miliardi di euro, il secondo valore più alto mai registrato”. Tuttavia, Cipolletta ha espresso preoccupazione per il calo delle operazioni di capitale per lo sviluppo, che si sono fermate a 56 nel corso dell’anno. Francesco Giordano, Partner di PwC Italy, ha sottolineato “la ripresa dei large e mega deals, accompagnata da una crescita significativa dei disinvestimenti e della raccolta, sempre più focalizzata a livello domestico, segno che gli investitori istituzionali italiani stanno riconoscendo le opportunità offerte dal private equity”.
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