Esplosione Calenzano, avvisi di garanzia a 9 persone e a Eni
Avvisi di garanzia sono stati inviati a Eni Spa e a nove persone, tra cui sette dirigenti di Eni e due dipendenti della società appaltatrice Sergen Srl, in relazione all’esplosione verificatasi il 9 dicembre 2024 presso il deposito di idrocarburi Eni situato a Calenzano, in provincia di Firenze. La Procura di Prato contesta, a vario titolo, reati come omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali.
L’incidente ha provocato la morte di cinque persone e il ferimento di altre 28, alcune delle quali hanno riportato lesioni gravissime e hanno richiesto cure prolungate. Alla luce degli elementi emersi dalle indagini, il procuratore ha disposto un incidente probatorio. Tra le accuse mosse figura anche la presunta rimozione di misure di sicurezza sul lavoro.
Un portavoce di Eni ha commentato la situazione dichiarando: “Eni prende atto degli avvisi di garanzia emessi oggi dalla Procura di Prato in relazione all’incidente presso il deposito di Calenzano. Gli avvisi riguardano dirigenti e operatori appartenenti alle aree tecniche operative della Direzione Refining Revolution and Transformation di Eni, nonché rappresentanti della ditta fornitrice Sergen e la stessa Eni Spa per la responsabilità prevista dalla Legge 231. Questo consentirà l’ulteriore sviluppo delle indagini coinvolgendo anche i soggetti interessati”.
Il portavoce ha inoltre sottolineato: “Eni conferma la propria piena e totale collaborazione con l’autorità giudiziaria, con l’obiettivo prioritario di accertare le cause e le dinamiche che hanno portato all’incidente. L’azienda ribadisce altresì il proprio impegno nel risarcire i familiari delle vittime e, compatibilmente con i tempi tecnici delle perizie, nel procedere al risarcimento dei danni civili causati sul territorio, con un avanzato stato di definizione complessivo”.

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Roberto Benigni: “L’Unione Europea è un sogno e un’emozione”

“L’Unione Europea è un sogno, un’emozione”. Così Roberto Benigni ha descritto il progetto europeo durante la trasmissione televisiva Il sogno su Raiuno. L’attore si è definito un “europeista estremista” e ha celebrato quello che considera un progetto, una speranza e un’aspirazione per il futuro.
Benigni ha dedicato particolare attenzione al Manifesto di Ventotene, citato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera in una giornata segnata da polemiche. “La pagina più commovente e entusiasmante della nascita dell’Unione Europea è stata scritta qui in Italia, su una piccola isola del Tirreno chiamata Ventotene”, ha affermato l’attore. “Nel 1941, in un contesto di rovina e morte, tre uomini – Eugenio Colorni, Ernesto Rossi, e Altiero Spinelli – hanno concepito un’idea straordinaria: l’unità europea.”
Benigni ha definito Colorni, Rossi e Spinelli come “eroi della nostra storia“, sottolineando il carattere visionario e concreto del documento che gettò le basi per un’Europa unita. “Non era facile immaginare il futuro in quel momento, ma il loro sogno era di una profondità straordinaria”, ha aggiunto.
Rivolgendosi al pubblico, Benigni ha detto: “Vi voglio parlare dell’Unione Europea. So cosa state pensando: ‘Quell’ente sovranazionale freddo e distante, tra Bruxelles e Strasburgo, che sembra incomprensibile e utile solo a fornire lavoro ai burocrati grigi… davvero vuoi parlarci di questo?’. Ebbene, io la vedo anche così, ma credo che l’Ue rappresenti la più grande costruzione istituzionale, politica, sociale ed economica degli ultimi 5000 anni.”
“L’Unione Europea è un progetto, una speranza, un sogno, ma è soprattutto un evento unico nella storia dell’umanità. Per la prima volta, Stati sovrani hanno scelto, in pace, di cedere parte della loro sovranità a un’istituzione comune. Non la divisione, ma l’unità: un colpo di scena nella storia, una rivoluzione silenziosa capace di trasformare il mondo. L’Ue si basa sulla pace, e non è affatto qualcosa di freddo e distante”, ha spiegato.
Benigni ha continuato, ribadendo il valore emotivo dell’Ue: “L’Unione Europea è un sogno, un’idea che suscita gioia. Bisogna essere fieri di essere europei. Io mi considero un europeista estremista, innamorato dell’Europa. Per la prima volta, la mia generazione non ha conosciuto la guerra, a differenza di tutti i miei antenati. Questo è un miracolo, un risultato colossale. Ottant’anni di pace sono qualcosa di senza precedenti nella storia del continente.”
Infine, Benigni ha ricordato che nel 2012 l’Europa ha ricevuto il Nobel per la Pace. “Mai un premio fu più meritato di questo”, ha concluso.
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Roberto Benigni, il saluto per Papa Francesco: “Che guarisca presto, è...

Durante l’apertura dello spettacolo televisivo ‘Il sogno’, Roberto Benigni ha esordito con una battuta: “Siamo a reti unificate, mi sento il Presidente della Repubblica”. Ha poi rivolto un caloroso saluto al Presidente Sergio Mattarella, sottolineando: “So che ci sta guardando”.
Benigni ha successivamente inviato un messaggio di affetto e vicinanza a Papa Francesco, augurandogli una pronta guarigione. “Come si fa a non salutare il Santo Padre? Papa Francesco, guarisca presto”, ha detto. L’attore premio Oscar ha poi ricordato una recente frase del Papa che lo ha profondamente colpito: “Bisogna disarmare le parole per disarmare le menti, disarmare la terra. Che Papa meraviglioso che abbiamo!”, ha esclamato con entusiasmo.
Infine, non è mancata una nota ironica rivolta a Carlo Conti, con queste parole: “Questo non è Sanremo, lo dico per chi ci segue in Europa. Non sono Carlo Conti, ma lo saluto”. Con tono scherzoso, ha aggiunto: “Non ci starà guardando, sarà già impegnato a preparare il prossimo Sanremo per iniziare puntuale. Ha già pronto la scaletta ed è già in camerino”.
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Icardi-Nara separati, da Totti a Buffon: i tradimenti e i divorzi dei calciatori

La storia d’amore tra Mauro Icardi e Wanda Nara è giunta al capolinea. La separazione tra il calciatore argentino e la showgirl è stata ufficializzata dal Tribunale di Milano, sancendo così la fine di una relazione lunga e spesso al centro dell’attenzione mediatica.
Nel mondo del calcio, tuttavia, non è l’unica rottura celebre. Alcuni tra i più importanti protagonisti sportivi hanno vissuto separazioni altrettanto discusse, come Francesco Totti, Alessandro Del Piero, Gianluigi Buffon e Gerard Piqué.
Un esempio emblematico è quello di Francesco Totti e Ilary Blasi, un tempo una delle coppie più amate d’Italia. Dopo 17 anni di matrimonio e tre figli – Cristian (nato il 6 novembre 2005), Chanel (13 maggio 2007) e Isabel (10 marzo 2016) – la coppia ha annunciato la separazione nel luglio 2022. Totti ha dichiarato che la sua relazione con Noemi Bocchi ha avuto inizio dopo aver scoperto un presunto tradimento da parte di Ilary.
Anche Gianluigi Buffon e Alena Seredova hanno vissuto una dolorosa separazione. La coppia, unita dal 2005 al 2014 e sposatasi nel 2011, si è detta addio ufficialmente a causa della relazione tra il portiere e Ilaria D’Amico.
Nel giugno 2022, Gerard Piqué e Shakira hanno comunicato la fine della loro relazione con una nota congiunta. Dopo dodici anni insieme e due figli, Milan e Sasha, la cantante colombiana ha scoperto un tradimento del calciatore con una giovane cameriera di 22 anni, portando così alla rottura definitiva.
Tra le coppie simbolo degli anni 2000, Elisabetta Canalis e Christian Vieri hanno vissuto una relazione dal 2001 al 2004. Tuttavia, le loro vite professionali hanno preso il sopravvento e, nell’autunno del 2004, si sono separati definitivamente.
Una separazione più recente è quella tra Pep Guardiola e Cristina Serra, avvenuta dopo 30 anni insieme. Il tecnico del Manchester City e la stilista si erano incontrati nel 1994 e sposati nel 2014, dando vita a una famiglia con tre figli: Maria, influencer di 24 anni, Marius, amministratore delegato a Dubai a 22 anni, e Valentina, ancora minorenne. Le differenze logistiche e professionali hanno portato la coppia a vivere in città diverse, fino alla decisione di separarsi definitivamente, pur mantenendo rapporti cordiali.
Un’altra storia ben nota è quella tra Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri, durata dal 2017 al 2021. Le indiscrezioni sulla loro separazione hanno parlato di un presunto tradimento da parte dell’allenatore, alimentando il gossip.
Stefano Bettarini e Simona Ventura hanno condiviso 10 anni di vita insieme, sposandosi nel 1998 e divorziando nel 2008. L’unione ha dato loro due figli, Niccolò e Giacomo. La conduttrice ha raccontato che i ripetuti tradimenti del calciatore sono stati la causa principale della rottura, nonostante le smentite di lui.
Infine, Walter Zenga e Roberta Termali si sono sposati nel 1992 e hanno avuto due figli, Nicolò (1989) e Andrea (1993). Tuttavia, nel 1997, la relazione si è conclusa ufficialmente, segnando la fine di un’altra coppia iconica del mondo calcistico.