Migranti, sindaco Lampedusa: “Qui nessuna emergenza, numeri gestibili e macchina rodata”
La prossima settimana prenderanno il via i primi voli diretti da Milano Malpensa verso Lampedusa, e secondo il sindaco Filippo Mannino, i voli sono già al completo. Il sindaco prevede una stagione estiva promettente, sottolineando che gli sbarchi di migranti sull’isola sono numeri gestibili, grazie alle strutture attualmente disponibili.
Secondo Mannino, non c’è alcuna emergenza e non ci sono motivi di preoccupazione. “Abbiamo una macchina ben collaudata che ci permette di affrontare eventuali picchi di arrivi, anche se al momento non si registrano situazioni critiche”. Nelle ultime ore, sull’isola di Lampedusa, sono arrivati 163 migranti, tra cui 54 intercettati dalla guardia di finanza, comprendenti 4 donne e 3 minori. Questi numeri sono decisamente inferiori rispetto al passato. “Nel 2023 abbiamo registrato il transito di 101mila migranti; da gennaio a oggi, ne sono arrivati circa 4mila,” evidenzia Mannino.
Il sindaco mette in luce il lavoro svolto negli ultimi due anni. “Abbiamo affrontato il fenomeno migratorio con un approccio strutturale. Oggi l’hotspot è gestito dalla Croce Rossa, e le identificazioni avvengono in modo rapido, garantendo trasferimenti entro la giornata stessa. Chi arriva al mattino, spesso viene trasferito già in serata.”
L’assistenza sanitaria è stata anch’essa migliorata. “Nei pressi dell’hotspot abbiamo un poliambulatorio mobile, un’area di emergenza che permette di effettuare visite immediate, soprattutto per le donne in gravidanza.” Mannino ricorda anche la gara europea organizzata in collaborazione con il Governo Meloni per lo smaltimento dei barchini, che in passato venivano ammassati al molo Favaloro, ostacolando l’attracco delle navi.
Tra le altre migliorie apportate, il sindaco cita la nuova camera mortuaria con celle frigorifere. “Questo garantisce che le salme dei migranti deceduti non debbano rimanere per giorni in condizioni igienico-sanitarie precarie, come accadeva prima.” Mannino sottolinea anche gli spazi di socialità creati per favorire l’interazione tra i bambini migranti e quelli residenti sull’isola. “Tutte queste iniziative erano assenti in passato. Abbiamo lavorato per porre fine a quella che era una emergenza continua, forse aggravata da una gestione inadeguata.”
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