Littizzetto e la lettera sugli italiani che “non sanno fare la guerra”, generale Battisti: “Chieda scusa”
La recente dichiarazione di Luciana Littizzetto, in cui affermava che gli italiani “non sono capaci di fare le guerre, facciamo cagarissimo a combattere”, ha scatenato una vivace polemica. Nonostante fosse pronunciata in un contesto satirico, la frase è stata percepita da molti come offensiva, specialmente per coloro che hanno servito o servono nelle forze armate. Tra coloro che hanno espresso il loro dissenso, spicca il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano.
In un’intervista, Battisti ha dichiarato: “Non seguo per principio i programmi in cui appare la signora Littizzetto, in quanto, per quanto possa contare, non gode della mia stima come personaggio pubblico”. Ha poi aggiunto: “Le sue parole sulle nostre forze armate sono un affronto, in particolare verso le famiglie degli oltre 170 militari caduti in missioni operative dopo la Seconda Guerra Mondiale. Almeno per rispetto verso di loro, dovrebbe chiedere scusa, dato che oggi sembra essere di moda farlo”.
Secondo Battisti, ciò che lo lascia amareggiato è il silenzio delle istituzioni e delle associazioni combattentistiche di fronte alle parole della comica torinese. “Ma questa è l’Italia, così è se vi pare!”, ha concluso con amarezza.
Anche il generale Marco Bertolini, ex comandante della Brigata Paracadutisti Folgore, ha risposto duramente, definendo l’uscita della Littizzetto come “di cattivo gusto e tutt’altro che spontanea”. Secondo Bertolini, riportato sul sito brigatafolgore.net, non si sarebbe trattato di una semplice battuta improvvisata, ma di una scelta consapevole per guadagnare l’applauso del pubblico. “Luciana Littizzetto sa bene che una parolaccia detta da una donna suscita sempre compiacimento nel pubblico. Tuttavia, in questo caso non si può parlare di satira: si tratta della solita retorica antitaliana che dipinge i nostri soldati come incapaci, un cliché vecchio e privo di fondamento”.
Bertolini ha inoltre sottolineato come questa narrazione serva a chi promuove l’idea di un esercito europeo, ridimensionando le forze armate nazionali, considerate “troppo legate” agli interessi dei singoli stati.
Alle critiche si è unito anche il tenente colonnello Gianfranco Paglia, paracadutista e Medaglia d’Oro al Valor Militare. Paglia ha risposto con fermezza e dignità: “Rispetto la signora Littizzetto come donna e artista, ma esiste un limite. Di fronte agli uomini e alle donne che indossano l’uniforme con onore, ci si dovrebbe solo inchinare”.
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