Valanga sul Tonale, travolti tre scialpinisti: uno è morto
Una nuova valanga si è verificata oggi in Trentino, causando una tragedia. Un uomo di 49 anni, appassionato di scialpinismo, è deceduto dopo essere stato travolto da una slavina che si è staccata intorno alle ore 11 nella zona di Capanna Presena, al Passo del Tonale, in Valle di Sole, provincia di Trento. L’incidente ha coinvolto un gruppo di tre scialpinisti: due di loro sono stati solo parzialmente sepolti dalla neve e sono stati tratti in salvo vivi grazie all’intervento tempestivo delle squadre del Soccorso Alpino, supportate da due elicotteri.
Il 49enne, rimasto completamente sepolto dalla valanga, è stato recuperato privo di sensi e in arresto cardiaco. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione effettuati sul posto dal personale medico, non è stato possibile salvargli la vita.
Un altro dramma legato alle valanghe si è consumato ieri sera, con la morte del secondo scialpinista rimasto coinvolto nell’incidente di domenica pomeriggio a Forcella Giau, tra San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo (Belluno). La vittima è Abel Ayala Anchundia, un uomo di 38 anni originario dell’Ecuador ma residente a Vittorio Veneto (Treviso). Estratto da sotto due metri di neve in condizioni critiche, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale all’Angelo di Mestre, ma è deceduto in serata.
Ieri sera, all’ospedale di Treviso, è morta anche Elisa De Nardi, una donna di 40 anni originaria di Conegliano (Treviso). Era stata l’ultima ad essere recuperata, essendo rimasta sepolta sotto oltre tre metri di neve. Suo fratello, Andrea De Nardi, di 51 anni, è stato il primo a essere salvato poiché solo parzialmente sommerso. Attualmente si trova ricoverato a Pieve di Cadore per una frattura alla caviglia.
La Procura di Belluno ha avviato un’indagine sull’accaduto, al momento senza indagati. L’inchiesta è stata affidata alla Guardia di Finanza di Cortina d’Ampezzo. Secondo quanto appreso, le autorità hanno già raccolto la testimonianza dell’unico sopravvissuto, il fratello di Elisa De Nardi, che si trova ricoverato per la frattura alla caviglia. Del gruppo faceva parte anche un quarto scialpinista, rimasto illeso, che ha assistito all’evento e dato l’allarme, contribuendo a salvare Andrea De Nardi. Prima che si verificasse la valanga, un altro gruppo di tre o quattro scialpinisti era già sceso dallo stesso versante.
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