Un ribaltone simile non lo vedevamo da un pezzo. Volevamo aggiornare chiunque segua le vicende di Tradimento sulle ultime indiscrezioni, perché stanno davvero cambiando gli equilibri fra Güzide, Sezai e Tarik. È un intreccio che si è complicato oltre ogni previsione, eppure ci sono stati sviluppi a dir poco clamorosi che meritano un’analisi attenta.
Un’amicizia spezzata dal silenzio
Succede tutto quando Güzide comincia a sospettare che Sezai, improvvisamente sparito, non sia davvero in viaggio oltreoceano, come si sussurrava inizialmente. Quella storia del “ti mando solo qualche sms ogni tanto” ha iniziato a suonare strana. Strana forte, se vogliamo dirla tutta. Così, in un lampo di inquietudine, lei si muove per capire dove possa trovarsi l’uomo che ha sempre considerato limpido e affidabile. E fa un scoperta scioccante: è in carcere, da un po’. Un’accusa grave – traffico di droga e riciclaggio di denaro – pende sul suo capo, gettandolo in un limbo che inizia a sembrare insostenibile.
Il dubbio che porta a Tarik
Non appena Güzide realizza la verità, si precipita a parlare con Sezai, in prigione. Lo sguardo di lui – così raccontano fonti attendibili – sembra quasi gridare l’ingiustizia subita. Lei, che non è certo una sprovveduta, non si ferma lì. Contatta Elmas Heves, un’avvocatessa nota per la sua grinta, e scava in profondità. Sembra emergere qualcosa di molto strano: un collegamento che riporta a Tarik, l’ex marito di Güzide, e a una persona coinvolta nella losca storia che ha portato all’arresto di Sezai. Coincidenze? Difficile crederlo, vista la piega che la vicenda sta prendendo.
Il piano per ribaltare l’arresto
A questo punto Güzide, seccata e stanca di subire passivamente ogni colpo di scena, capisce che non può stare a guardare. Già nutriva sospetti su Tarik, ma servono prove certe. Insieme a Elmas, si mette a caccia di documenti che possano inchiodare i responsabili di queste firme contraffatte. C’è un documento in particolare, con una firma manipolata, che diventa l’elemento-chiave per intaccare la credibilità dell’accusa.
Quando Güzide raccoglie quanto basta, decide di parlare con il giudice che segue il caso. Pare che lei e questo giudice abbiano un legame d’amicizia di vecchia data, ma non è quello a fare la differenza: conta ciò che ha in mano. Così, nel giro di qualche ora, Sezai ottiene la scarcerazione, in attesa di un processo definitivo che stabilisca se sia effettivamente innocente.
Tarik e l’ombra di un patrimonio sospetto
Quello che sconcerta ancora di più è la scoperta di un retroscena: il patrimonio di Tarik non apparterrebbe davvero a lui. Secondo verifiche incrociate, quei soldi sarebbero di un criminale di grossa fama, e Tarik fungerebbe solo da prestanome. Uno scenario che lascia Güzide completamente disillusa. A quel punto, desidera tagliare ogni ponte, economicamente e sentimentalmente. Vuole chiudere col marito, puntando al divorzio e a un’equa suddivisione dei beni immobili.
Verso il prossimo colpo di scena
Sembra inevitabile che Tarik reagisca in modo drastico a questa serie di eventi che gli stanno sfuggendo di mano. Alcune anticipazioni affidabili suggeriscono l’arrivo di una svolta in grado di scombinare nuovamente l’equilibrio faticosamente riacquistato da Güzide e Sezai.
L’aria è tesa, i nervi lo sono di più e ogni silenzio può celare un nuovo inganno… in “Tradimento” non si sa mai. In ogni caso, noi, restiamo sicuramente con le orecchie tese e gli occhi vigili su tutto ciò che potrebbe succedere. Non è semplice capire chi uscirà vincitore e chi pagherà il prezzo più alto, ma l’impressione è che nulla sia ancora davvero deciso.