Unicredit-proxy, “Aumento troppo alto?”: botta e risposta sullo stipendio di Orcel
Scambio di opinioni tra Unicredit e il proxy advisor sulla retribuzione di Andrea Orcel. Glass Lewis critica l’ultimo incremento dello stipendio del CEO di Unicredit, definendolo un “aumento sproporzionato“. La banca, tuttavia, replica affermando che il compenso è “pienamente in linea con le performance raggiunte dall’istituto”. Secondo Glass Lewis, la remunerazione di Orcel supera “di gran lunga i salari dei CEO delle altre banche europee e delle società quotate nell’indice Ftse Mib“.
In risposta, Unicredit fornisce una serie di dati per contestualizzare la sua posizione, sottolineando che negli ultimi quattro anni l’istituto ha ottenuto una “crescita straordinaria” dei profitti. L’utile netto è aumentato da meno di 2 miliardi di euro nel 2021 a 9,3 miliardi nel 2024, con una previsione di raggiungere i 10 miliardi entro il 2027. Questo risultato è stato accompagnato da una gestione del rischio attenta e da un’ottimizzazione operativa, che ha consentito una riduzione dei costi “best-in-class” nonostante le pressioni inflazionistiche.
La banca guidata da Orcel mette in evidenza anche la “migliore crescita del TSR” all’interno del proprio gruppo di riferimento. Durante il periodo 2021-2024, il total shareholder return è cresciuto del 513%, superando di oltre 3,5 volte la media dei concorrenti e di oltre 2,6 volte il secondo classificato nel ranking. Inoltre, il RoTE (Return on Tangible Equity) ha registrato la crescita più alta tra i competitor, con un incremento di 14,7 punti percentuali, equivalente a un +215% rispetto alla media del settore e un +22% rispetto al secondo in classifica.
Infine, Unicredit sottolinea l’importante crescita della sua capitalizzazione di mercato, passata da circa 17 miliardi di euro nel 2021 a circa 60 miliardi nel 2024, e raggiungendo 83 miliardi al 5 marzo 2025. Questo rappresenta un aumento del +235% rispetto alla media dei competitor e del +91% rispetto al secondo classificato. La banca evidenzia anche una “straordinaria serie di distribuzioni agli azionisti“, che ha superato i 26 miliardi di euro, mantenendo al contempo un CET1 ratio leader del 15,9% a fine 2024 e accumulando più di 6,5 miliardi di capitale eccedente.
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