Napoli, agguato in centro: giovane di 20 anni ucciso
Un tragico episodio si è verificato questo pomeriggio nel centro di Napoli, dove un giovane di 20 anni ha perso la vita in un agguato avvenuto intorno alle 18:30. Secondo le prime informazioni, i carabinieri sono intervenuti in via Santa Teresa degli Scalzi, dove il ragazzo è stato colpito da proiettili sparati da ignoti e si è spento poco dopo. Il corpo senza vita è stato successivamente trasportato all’ospedale Pellegrini.
La vittima si chiamava Emanuele Durante e aveva festeggiato il suo ventesimo compleanno solo pochi giorni prima. In base a una prima ricostruzione degli investigatori, il giovane sarebbe stato assassinato mentre si trovava in sella al suo scooter, nei pressi di un distributore di carburante situato in via Santa Teresa degli Scalzi.
Emanuele era legato da vincoli familiari ad Annalisa Durante, la giovane di 14 anni uccisa accidentalmente a Forcella il 27 marzo 2004. Annalisa fu colpita mortalmente durante una sparatoria tra clan rivali, un evento che scosse profondamente l’opinione pubblica in tutta Italia. Emanuele nacque un anno dopo la tragica morte della cugina, nel 2005.

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Roberto Benigni a ‘Il sogno’, la battuta sul rapporto Meloni-Musk: cosa ha...

Roberto Benigni ha inaugurato la serata de ‘Il sogno’ con una serie di battute ironiche sul legame tra Giorgia Meloni ed Elon Musk, facendo riferimento alla sua celebre frase pronunciata sul palco del Festival di Sanremo.
L’attore ha iniziato esprimendo gratitudine a Stefano De Martino, che durante ‘Affari Tuoi’ aveva invitato il pubblico a seguire il suo spettacolo. Successivamente, ha aggiunto con tono scherzoso: “Trump ha guardato una puntata di Affari Tuoi e ha deciso di imporre un dazio anche sui pacchi. Appena vede soldi, non riesce a trattenersi”.
Continuando con la sua satira, Benigni ha affermato: “Non è Trump a preoccuparmi, ma Elon Musk. A Sanremo ho detto che c’era una relazione tra lui e Giorgia Meloni. Lei mi ha chiamato per negare, giurando sul suo modello Tesla”. Il pubblico ha accolto queste parole con un caloroso applauso.
L’attore ha poi riflettuto con ironia sullo stato del mondo: “A parte un paio di piccoli problemi, tutto sembra andare bene. Tra questi ci sono la guerra, la minaccia nucleare, l’instabilità politica, l’avanzata delle estreme destre, il cambiamento climatico, il rischio di una nuova pandemia, le fake news, i disastri naturali e la crescente disuguaglianza sociale”.
Proseguendo, Benigni ha scherzato sulla leadership globale: “I grandi del mondo – in America, Russia e Corea del Nord – sono persone davvero tranquille, sagge ed equilibrate. Sapere che le bombe atomiche sono nelle loro mani ci fa dormire serenamente. Siamo proprio una generazione fortunata”.
Infine, parlando di Putin, ha osservato: “Putin vuole entrare in Europa, ma a modo suo. Lo abbiamo visto in Ucraina: il suo modo di bussare è con i carrarmati. Gli piace, è fatto così. L’Europa è tornata di moda, tanto che i ragazzi hanno in camera il poster di Ursula von der Leyen, che ci guarda dal bunker mentre prepara il riarmo”.
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Roberto Benigni: “L’Unione Europea è un sogno e un’emozione”

“L’Unione Europea è un sogno, un’emozione”. Così Roberto Benigni ha descritto il progetto europeo durante la trasmissione televisiva Il sogno su Raiuno. L’attore si è definito un “europeista estremista” e ha celebrato quello che considera un progetto, una speranza e un’aspirazione per il futuro.
Benigni ha dedicato particolare attenzione al Manifesto di Ventotene, citato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera in una giornata segnata da polemiche. “La pagina più commovente e entusiasmante della nascita dell’Unione Europea è stata scritta qui in Italia, su una piccola isola del Tirreno chiamata Ventotene”, ha affermato l’attore. “Nel 1941, in un contesto di rovina e morte, tre uomini – Eugenio Colorni, Ernesto Rossi, e Altiero Spinelli – hanno concepito un’idea straordinaria: l’unità europea.”
Benigni ha definito Colorni, Rossi e Spinelli come “eroi della nostra storia“, sottolineando il carattere visionario e concreto del documento che gettò le basi per un’Europa unita. “Non era facile immaginare il futuro in quel momento, ma il loro sogno era di una profondità straordinaria”, ha aggiunto.
Rivolgendosi al pubblico, Benigni ha detto: “Vi voglio parlare dell’Unione Europea. So cosa state pensando: ‘Quell’ente sovranazionale freddo e distante, tra Bruxelles e Strasburgo, che sembra incomprensibile e utile solo a fornire lavoro ai burocrati grigi… davvero vuoi parlarci di questo?’. Ebbene, io la vedo anche così, ma credo che l’Ue rappresenti la più grande costruzione istituzionale, politica, sociale ed economica degli ultimi 5000 anni.”
“L’Unione Europea è un progetto, una speranza, un sogno, ma è soprattutto un evento unico nella storia dell’umanità. Per la prima volta, Stati sovrani hanno scelto, in pace, di cedere parte della loro sovranità a un’istituzione comune. Non la divisione, ma l’unità: un colpo di scena nella storia, una rivoluzione silenziosa capace di trasformare il mondo. L’Ue si basa sulla pace, e non è affatto qualcosa di freddo e distante”, ha spiegato.
Benigni ha continuato, ribadendo il valore emotivo dell’Ue: “L’Unione Europea è un sogno, un’idea che suscita gioia. Bisogna essere fieri di essere europei. Io mi considero un europeista estremista, innamorato dell’Europa. Per la prima volta, la mia generazione non ha conosciuto la guerra, a differenza di tutti i miei antenati. Questo è un miracolo, un risultato colossale. Ottant’anni di pace sono qualcosa di senza precedenti nella storia del continente.”
Infine, Benigni ha ricordato che nel 2012 l’Europa ha ricevuto il Nobel per la Pace. “Mai un premio fu più meritato di questo”, ha concluso.
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Roberto Benigni, il saluto per Papa Francesco: “Che guarisca presto, è...

Durante l’apertura dello spettacolo televisivo ‘Il sogno’, Roberto Benigni ha esordito con una battuta: “Siamo a reti unificate, mi sento il Presidente della Repubblica”. Ha poi rivolto un caloroso saluto al Presidente Sergio Mattarella, sottolineando: “So che ci sta guardando”.
Benigni ha successivamente inviato un messaggio di affetto e vicinanza a Papa Francesco, augurandogli una pronta guarigione. “Come si fa a non salutare il Santo Padre? Papa Francesco, guarisca presto”, ha detto. L’attore premio Oscar ha poi ricordato una recente frase del Papa che lo ha profondamente colpito: “Bisogna disarmare le parole per disarmare le menti, disarmare la terra. Che Papa meraviglioso che abbiamo!”, ha esclamato con entusiasmo.
Infine, non è mancata una nota ironica rivolta a Carlo Conti, con queste parole: “Questo non è Sanremo, lo dico per chi ci segue in Europa. Non sono Carlo Conti, ma lo saluto”. Con tono scherzoso, ha aggiunto: “Non ci starà guardando, sarà già impegnato a preparare il prossimo Sanremo per iniziare puntuale. Ha già pronto la scaletta ed è già in camerino”.