Jonathan Majors, dalla bufera Marvel a un nuovo inizio: la strada verso un supereroe inedito
Non useremo scuse o frasi di circostanza. Vi diciamo subito che la storia di Jonathan Majors, ex volto di Kang il Conquistatore all’interno del Marvel Cinematic Universe, non si è conclusa con un semplice licenziamento. È un racconto pieno di salite ripide e qualche luce in fondo al tunnel. Un momento all’apparenza impensabile: da possibile colonna portante dei futuri Avengers, Majors si è ritrovato a dover fare i conti con accuse legali e conseguenze professionali immediate.
Adesso, se ci fermiamo un secondo a riflettere, sembra incredibile che tutto sia accaduto in così poco tempo. Prima Majors era l’uomo che appariva in “Loki” e “Ant-Man and The Wasp: Quantumania”, un attore di talento con lo sguardo pronto a ipnotizzare il pubblico. Poi è arrivata la bufera legale: aggressione di terzo grado e molestie, legate a un alterco con la sua ex fidanzata, Grace Jabbari. Lui ha sempre negato ogni addebito, ma il tribunale penale di Lower Manhattan ha emesso un verdetto di condanna che ha cambiato tutto.
Il duro colpo: l’allontanamento da Marvel Studios
Certe decisioni si apprendono nel modo più duro. Majors ha raccontato a The Hollywood Reporter di aver ricevuto la notizia del licenziamento subito dopo essere uscito dal tribunale, praticamente all’uscita di quella porta che doveva rappresentare la fine di un processo e l’inizio di una ripartenza. E invece, uno del suo team gli ha comunicato che la Marvel aveva deciso di tagliare i ponti. Immaginate il frastuono interiore, la domanda che magari lui stesso si sarà ripetuto mille volte: “Ma è successo per davvero?”.
Lui non ha nascosto di aver provato un dolore sordo, un vuoto che, col passare dei giorni, si è fatto ancora più pesante. E in tutto ciò, per rimettere insieme i pezzi, si è rivolto a un terapeuta e al suo pastore di fiducia, cercando di fare i conti con antiche ferite mai del tutto risolte. D’altronde, quando qualcosa crolla, la prima reazione è cercare di capire da dove ripartire.
L’impegno a ricostruire
Dopo la condanna, l’attore ha svolto un programma di intervento contro la violenza domestica di 52 settimane. Non è uno scherzo: un intero anno a confrontarsi con esperti, a guardarsi dentro, a provare a capire come evitare di commettere errori simili in futuro. È stato un percorso che, a quanto pare, gli ha dato una nuova prospettiva di vita e di lavoro.
E qui arriva la seconda grande notizia: la voglia di un nuovo progetto, fuori dalla sfera Marvel e anche lontano dalla DC. Un film di supereroi indipendente, senza l’ombra dei grandi franchise. Non ci sono dettagli specifici sulla trama, ma si sa che Majors si sta muovendo con cautela, studiando copioni e cercando di capire quale storia possa davvero esaltare il suo talento (e magari restituirgli un po’ di fiducia personale).
Sguardo al futuro (con qualche sorpresa)
Al di là di questa ripartenza, c’è un altro spiraglio che potrebbe riportarlo sotto i riflettori. Pare che Michael B. Jordan abbia espresso il desiderio di vederlo nel quarto capitolo di “Creed”. Che sia l’occasione perfetta per un rilancio definitivo? Mai dire mai.
Nel frattempo, la Marvel si è ritrovata a ridisegnare i propri piani. L’assenza di Kang rischia di cambiare rotta a vari film, inclusi i prossimi Avengers. Questo vuoto narrativo, però, potrebbe trasformarsi in opportunità per nuovi personaggi o storyline. E forse, chissà, è proprio in questi spazi inaspettati che il destino artistico di Majors troverà una direzione più autentica.
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